Ti capita mai di perderti nei ricordi? A me ogni tanto succede. Basta una frase, un odore, un suono, e mi trovo trasportata nel passato, a ripercorrere successi ed insuccessi saltellando nei cassetti disordinati della mia memoria come una pallina da tennis ribelle.
Oggi è uno di quei giorni. Stavo cercando una foto nel mio archivio e mi sono imbambolata a scorrere le immagini di tante cerimonie create per i miei sposi. Mi sono tornati in mente tanti momenti speciali, e anche un po’ di momenti difficili che speravo di aver dimenticato.
Esperienze che non vorrei rivivere per nessun motivo al mondo, ma che mi hanno insegnato tanto. Errori che ho commesso, pasticci che ho combinato, scivoloni (veri e metaforici) che a pensarci ancora mi bruciano più di quanto io sia disposta ad ammettere.
Ma tutti questi ostacoli mi hanno aiutato a creare il mio metodo Cerimonia VIP, quindi per quanto seccante sia, devo essere grata a quegli errori.
Ho pensato perciò di parlartene, perché possano essere utili anche a te, se stai organizzando la tua cerimonia nuziale.
3 cose che ho imparato (a mie spese) sulle cerimonie nuziali
Nel tuo caso non hai a disposizione centinaia di tentativi e anni e anni di esercizio, la tua cerimonia deve andare bene al primo colpo, giusto? Quindi continua a leggere e fai tesoro dei miei sbagli.
1- Se qualcosa può andare storto, lo farà (Legge di Murphy)
Il primo insegnamento che voglio raccontarti è arrivato una mattina d’estate all’aeroporto di Bari. Erano circa le 6:20 ed ero in attesa al gate A5. Mancava poco alla partenza del mio volo, che mi avrebbe portato a Bergamo, per celebrare un rito nuziale in provincia di Mantova.
Era tutto organizzato: biglietti pronti, bagaglio perfettamente in regola, noleggio auto già pagato. Una normale giornata di lavoro, come ne vivo tante durante la stagione estiva, per officiare le mie cerimonie vip in varie zone d’Italia.
Ad un certo punto sul mio telefono e su quello degli altri passeggeri in attesa è arrivato un sms, che diceva più o meno così: “La informiamo che il suo volo partirà alle ore 16:30, ci scusiamo per il disagio”.
Per un attimo ho smesso di respirare e ho fissato lo schermo senza capire. Cioè… IN CHE SENSO alle 16:30??? Io devo essere in location alle 13:30!!!
Poi mi sono attivata, ho cercato un altro volo, ho controllato i treni, ho pensato di mettermi in macchina e partire, ma nessun mezzo poteva farmi arrivare in tempo. Quindi ho iniziato a contattare tutte le altre celebranti della mia squadra. Le ho letteralmente tirate giù dal letto, ad una ad una, fino a trovare chi poteva sostituirmi.
Quando la sposa si è svegliata, trovando il messaggio della compagnia aerea che l’avvisava del ritardo, ha trovato anche il mio messaggio, in cui le dicevo che avevo risolto il problema.
La cerimonia è andata benissimo, ma per un attimo ho temuto il peggio. Te lo dico sinceramente, ho avuto fortuna. Quel giorno ho imparato che dovevo organizzarmi meglio per eventuali sostituzioni.
Da allora abbiamo un calendario in comune, in cui ognuna delle celebranti può vedere chi è libero in quella data e dove si svolgono le cerimonie in programma. E faccio in modo di non occupare mai una data al completo, c’è sempre qualcuno che può correre a salvare la situazione in caso di imprevisti.
L’insegnamento che può servirti: fai in modo di avere sempre chiaro CHI sostituirà il celebrante che hai scelto.
Forse hai riposto la tua fiducia in un tuo caro amico, che sa parlare bene in pubblico. Ma se avesse un imprevisto? Se non potesse partecipare al matrimonio? È meglio che i “cari amici bravi a celebrare una cerimonia” siano almeno due.
Oppure, beninteso, puoi scegliere una Cerimonia VIP e lasciare che questo diventi un problema mio 😉
2- Non tutte le ciambelle riescono col buco
Il secondo insegnamento è purtroppo legato alla mia eccessiva fiducia in quello che dicono le spose. Ora non ti offendere, ma ho imparato sulla mia pelle che non tutti vogliono seguire i consigli.
C’è gente che DICE che è ben felice di ascoltare e mettere in pratica tutto quello che gli suggerirai. Ma quello che FA è molto diverso.
Nel mio caso, si è trattato del testo di una cerimonia nuziale. La sposa lo aveva scritto per conto suo e quando è venuta da me ha messo bene in chiaro che le serviva soltanto qualcuno che lo leggesse.
Non ero molto convinta di questo accordo, quindi alla fine abbiamo trovato un compromesso. Lei mi avrebbe mandato il testo in anticipo, io lo avrei revisionato, suggerendole eventuali modifiche per renderlo più efficace. Lei avrebbe apportato le modifiche suggerite e poi una celebrante della mia squadra avrebbe officiato il rito con il suo testo.
Un ottimo accordo, no?
Lo pensavo anch’io.
Purtroppo le cose non sono andate come avevo previsto. Quando mi ha mandato il testo, mi sono accorta che faceva acqua da tutte le parti. E questo in realtà me lo aspettavo.
Per una sposa è molto difficile scrivere il testo di una cerimonia. È un lavoro tecnico, che richiede esperienza e competenza. Non basta mettere insieme qualche bella lettura e aggiungere qualche rito simbolico. Per creare emozione, evocare una certa atmosfera, rassicurare e coccolare gli ospiti e esaltare la storia d’amore degli sposi ci vuole ben altro che qualche frase ad effetto.
Quello che non avevo previsto è stato che lei, contrariamente agli accordi, avrebbe rifiutato di apportare le modifiche consigliate. Non c’è stato niente da fare: secondo lei la cerimonia andava bene così.
Morale della favola? Il rito non è stato efficace. A lei non è piaciuto, e alla fine la recensione non troppo positiva l’ha messa a ME. Lamentandosi che non c’era stata emozione.
E secondo lei, io per quale motivo le avevo suggerito quelle modifiche? Mah, non capirò mai perché le spose amino tanto auto-sabotarsi fingendo una competenza che non hanno.
Comunque… da allora, non celebriamo più testi che non sono stati scritti da noi. Potrebbe venire Dante Alighieri in persona e tornerebbe a casa a mani vuote.
L’insegnamento che può servirti: non fare sempre e solo affidamento sulle tue forze. Fatti aiutare da chi ne sa più di te.
La creazione di un testo Cerimonia VIP è un lavoro di squadra, in cui gli sposi mettono tanto di proprio. Ma la stesura finale passa sempre dalle mie mani. Questo ovviamente mi ha fatto rinunciare a diversi incarichi, perché ogni volta che mi è stato chiesto di leggere un testo altrui mi sono rifiutata. Ma ritengo che sia prima di tutto nel migliore interesse delle coppie.
3- Lo spettacolo deve continuare
Questo insegnamento in realtà l’ho ricevuto più e più volte. Ma ti racconto uno dei tanti episodi che mi hanno fatto giungere alla conclusione che un celebrante professionista deve avere abbastanza pelo sullo stomaco per reagire a qualsiasi intoppo.
La cerimonia NON si può fermare. NON si può rimandare e NON può venire male. Chi deve adoperarsi al massimo delle proprie possibilità perché questo avvenga è il celebrante.
Una delle situazioni più critiche in cui mi sono trovata è stata in occasione di una cerimonia sulla spiaggia, in una bella sera d’estate. Era tutto perfetto, lo sposo era emozionatissimo, la sposa era pronta, mancavano pochi minuti all’inizio del rito.
La visibilità della spiaggia era garantita da dei faretti, perché il sole era calato e non c’era abbastanza luce lunare da permettere a tutti di vedere. Per la musica, c’era un dj, pronto a far partire la canzone preferita della sposa.
E all’improvviso… black out totale. Tutta la costa si è spenta. Un problema alla rete elettrica ha messo ko gli impianti per diverse ore.
Che cosa avrei dovuto fare? Ho cercato una soluzione e ho chiesto agli altri professionisti di attivarsi insieme a me.
Il titolare della location è corso a procurare delle candele. Il dj, che fortunatamente aveva in macchina la sua chitarra (e sapeva suonarla), ha improvvisato una versione unplugged delle musiche previste. E quanto a me, oltre a celebrare senza microfono, ho modificato la cerimonia rendendola più allegra e strappando agli sposi (comprensibilmente nervosi) e agli invitati una bella risata.
E, ridendo ridendo, l’atmosfera è tornata ad essere gioiosa. La cerimonia alla fine è stata piena di emozioni, commovente e in un certo qual modo ancora più poetica. È diventato un rito a lume di candela.
Ma potrei raccontarti tanti di questi casi, in cui qualcosa avrebbe potuto mandare a monte tutto e invece ho portato avanti ugualmente la cerimonia.
Una volta il vento ha fatto crollare l’arco di fiori durante il rito. Un’altra volta un invitato è svenuto. In un’altra occasione c’è stata una lieve scossa di terremoto che ha generato un certo panico tra gli invitati.
L’ultima in ordine di tempo: domenica scorsa ho celebrato una cerimonia in cui la messa a terra del microfono aveva dei problemi, quindi ho preso per 7 volte la scossa durante il rito (in maniera blanda, ovviamente, se no non sarei qui a scriverti, ma è stato piuttosto sgradevole).
Io ho imparato a reagire a questi imprevisti e so come modificare la cerimonia sul momento per riportare la serenità nell’assemblea.
L’insegnamento che può servirti: ci possono essere mille situazioni che non puoi prevedere, anche con la pianificazione più attenta. In questi casi avere al tuo fianco chi ne ha già viste e risolte tante è un vero asso nella manica.
Sarebbe terribile se la tua cerimonia dovesse essere rimandata o bloccata da un imprevisto e devi assicurarti che il tuo celebrante abbia la capacità di non bloccarsi in queste situazioni.
Cosa puoi imparare dalla mia esperienza
In questi dieci anni le cose che ho imparato a mie spese sono tantissime. Oggi te ne ho raccontate tre. È possibile che NESSUNA di queste cose si verifichi al tuo matrimonio, così come è possibile che succeda QUALCOSA che né tu né io al momento riusciamo ad immaginare.
Per questo è fondamentale che tu affidi il tuo rito nuziale nelle mani giuste. Io posso mettere al tuo servizio la mia esperienza e il mio metodo Cerimonia VIP. Ideato per creare cerimonie esclusive, flessibili, personalizzate, efficaci e soprattutto incredibilmente romantiche.
Se vuoi richiedere il mio aiuto, ecco il modulo da compilare. Se la tua data è ancora diponibile sarò felice di aiutarti.
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A presto
Claudia