Oggi voglio parlarti di un argomento un po’ tecnico, meno carico di glitter dei consueti articoli sul matrimonio, i riti simbolici, i dettagli della cerimonia e così via. Sto parlando della terminologia delle cerimonie.
Molte coppie quando si avvicinano all’argomento non hanno informazioni e non sanno nemmeno cosa cercare né cosa chiedere ai fornitori. Qualche tempo fa ti ho parlato dei termini relativi alla persona che celebra il rito, che viene chiamata in mille modi (alcuni sbagliati): celebrante, officiante, cerimoniere, cerimoniante, una volta mi hanno persino chiamato cerimonianda. Oggi invece andiamo alla scoperta dei termini relativi al testo.
Di solito si usano in modo intercambiabile tre diciture: scaletta della cerimonia, testo della cerimonia, libretto della cerimonia.
Il significato però è diverso. Sono tre cose che esistono ma non hanno niente a che fare l’una con l’altra. Quindi quando scrivi a un fornitore per chiedere se può occuparsene potresti ricevere informazioni su un servizio diverso da quello che credi.
Vediamo quindi queste voci una per una.
Scaletta della cerimonia: il punto di partenza per un rito efficace.
La scaletta è la struttura della cerimonia. Si tratta di un passaggio indispensabile e di uno dei più difficili. Immagina di dover realizzare un vestito, la scaletta è l’equivalente del bozzetto o del cartamodello.
Come sarà questo vestito? Lungo o corto? Con le maniche o senza? Quanto lunghe e che forma avranno? Avrà i bottoni o la cerniera? Sarà arricciato in vita? Avrà una cintura? Uno spacco? E così via…
Proprio come non puoi realizzare un vestito senza sapere dove vuoi andare a parare, non puoi scrivere il testo della cerimonia senza aver creato prima la scaletta.
Lo scoglio da superare quando si tratta di cerimonie è che tutti credono di sapere come si fa una scaletta. Molte coppie arrivano già con un’idea in testa molto chiara, dicono per esempio: “Ci sarà un discorso del celebrante, poi ci scambiamo le promesse, poi facciamo il rito della sabbia e alla fine parlerà mio cugino”.
Questo tipo di approccio non è nemmeno lontanamente efficace. Studiando e scrivendo cerimonie per tutti questi anni (dal 2009… fai tu il conto) ho maturato una certa esperienza e posso dirti che non si può creare un testo veramente su misura, coinvolgente ed emozionante partendo da un’idea così approssimativa.
Inoltre, regolarmente, quando chiedo a queste coppie perché hanno scelto proprio quella scansione delle fasi del rito non sanno fornire reali motivazioni. Dicono che se la sono immaginata così.
L’immaginazione è una cosa bellissima, ma spesso porta fuori strada. Torniamo all’esempio del vestito, tu magari hai immaginato il tuo abito da sposa in un certo modo, che so, con la gonna a ruota, in pizzo, con la scollatura a cuore e lo strascico.
Ma lo compreresti lo stesso se provandolo ti accorgessi che ti sta malissimo e ti fa sembrare una meringa spiaccicata o uno spaventapasseri? Sono certa di no.
Il problema è che la cerimonia non la puoi provare prima. Certo, la puoi leggere e modificare, ma saprai quale effetto avrà solo il giorno del tuo matrimonio. La maggior parte delle persone che propongono queste scalette improvvisate ha un atteggiamento alla “Io speriamo che me la cavo” che è il contrario di una buona e serena pianificazione.
In media sono 27 le parti della cerimonia da inserire nella scaletta e per definirne l’esatta posizione per ottenere il massimo risultato serve studiare a fondo la coppia e l’assemblea degli invitati.
Poi, intendiamoci, una scaletta casuale è sempre meglio che niente e sicuramente è meglio di lasciare il rito civile nudo e puro con i suoi tre minuti di burocrazia. Ma se sei qui a leggere questo articolo do per scontato che tu non voglia accontentarti di una cerimonia “alla meno peggio”. Vuoi un rito indimenticabile che ti faccia vivere quel giorno come meriti e sogni da una vita e che ti renda orgogliosa negli anni a venire quando ripenserai al tuo matrimonio.
E quindi non si sfugge, ti serve una scaletta fatta come si deve. Su questa base puoi scrivere o meglio ancora far scrivere il tuo testo. E così arriviamo al secondo termine da analizzare.
Il testo della cerimonia, la tua assicurazione per un matrimonio indimenticabile
Il testo della cerimonia viene scritto sulla scaletta. Per farti un esempio banale, se in un punto della scaletta c’è scritto solo “saluti”, nel testo ci sarà scritto parola per parola quello che il celebrante dirà, che so, “Benvenuti cari amici e parenti di Asdrubale e Gesualda, oggi siamo qui per…”.
E così via per tutti i punti della scaletta. Il testo però non si limita alle parole che chi celebra dovrà leggere. Contiene tutto quello che verrà detto dagli sposi e dai lettori, e tutto quello che verrà fatto.
Intendo i gesti da compiere per dare valore ai vari momenti della cerimonia, le musiche che verranno suonate e così via.
È una guida completa che ti da la possibilità di avere tutto sotto controllo e di avere la certezza che tutto andrà bene.
Ora, lo so che in genere arrivati a questo punto ci sono un sacco di domande che frullano nel cervellino (in senso affettuoso) delle spose quindi se mi permetti proverò a fare un giro nella tua testa e rispondere
- “Ma improvvisando non viene più spontaneo?”
- “Ma leggendola prima non si perde la sorpresa?”
- “Ma non basta avere la scaletta e andare a braccio?”
- “Ma che succede se ci sono modifiche all’ultimo momento?”
Tanto per cominciare, dobbiamo capire cosa significa spontaneo.
Se intendi che una persona ha il microfono in mano e comincia a dire frasi a caso intervallate da “Eh, ma, cioè, volevo dire, dunque, che stavo dicendo?” allora sì, se improvvisi viene più spontaneo e la cerimonia viene “spontaneamente” rovinata.
Se invece intendi che avere il testo scritto non vi aiuta ad emozionarvi, sorprendervi e commuovervi, allora no. Un testo ben fatto è scritto apposta per farvi emozionare. Tanto è vero che tutte le mie coppie sono concordi nel dire che, pur avendo letto in precedenza il testo che ho scritto per loro, il giorno del matrimonio si sono commossi, hanno riso e hanno pianto come se non lo avessero mai letto (qui trovi le testimonianze).
E questo risponde anche alle altre due domande perché è evidente che nemmeno la scaletta da sola è sufficiente a fornire una guida precisa. La scaletta è lo scheletro, ma poi servono muscoli, organi, pelle ecc, per creare una Signora Cerimonia.
Questo non significa che il testo del rito sia scritto sulla pietra, anzi.
Il testo è una cosa viva, quindi capita spesso che venga modificato dal celebrante mentre parla. E non parlo solo di modifiche dovute ad imprevisti tipo “Ora doveva leggere zia Maria, ma è dovuta correre in bagno, che facciamo?”. Parlo di sintonizzarsi con gli sposi e l’assemblea.
Durante il rito il celebrante può cambiare ritmo, tono e colore della voce rispetto al previsto, può inserire una battuta, ripetere un concetto, semplificare una frase ecc. Tutto questo grazie alla sua sensibilità e percezione dello stato d’animo dei presenti.
Per questo è così importante non affidarsi a persone improvvisate che non sanno come rendere autentica e veramente cucita su misura la cerimonia. Quando le mie coppie decidono di voler affidare questo ruolo a un loro amico, prima viene preparato da me in modo da sapersi muovere in modo efficace.
Ovviamente il testo non deve impararlo a memoria ma leggerlo, e questo ci porta al nostro terzo punto.
Il libretto della cerimonia, un accessorio che aiuta a conservare i ricordi.
Si tratta di un accessorio, un libricino con stampato il testo della cerimonia. La sua funzione è di aiutare gli invitati a seguire meglio il rito e a conservare un ricordo di quello che è stato detto.
Forse sei abituata a pensare che il libretto è una spesa inutile perché finisce nella spazzatura, ma questo succede di solito in due casi.
- Quando il libretto è bruttarello, realizzato con materiali scadenti o anonimo.
- Quando il libretto contiene un testo già sentito, come quello della messa o del rito civile standard.
Nel caso di una cerimonia che parla di te, ben fatta ed emozionante, sarà invece un tesoro da conservare per tutte le persone che ti vogliono bene.
Come tutti gli accessori, ovviamente, non è indispensabile. Si tratta di un “di più”, una coccola per gli invitati. Ci sono dei casi in cui il libretto della cerimonia è caldamente consigliato, se il tuo matrimonio non rientra in uno di questi devi solo chiederti se è un dettaglio che ti piace.
Puoi anche decidere di stamparne poche copie, riservate a voi sposi, al celebrante e ai lettori.
Come vedi, scaletta della cerimonia, testo della cerimonia e libretto della cerimonia sono cose diverse.
I primi due sono indispensabili e se vuoi posso aiutarti a realizzarli. Cerimonia VIP è infatti il primo metodo per la creazione di cerimonie nuziali su misura, in cui gli sposi diventano protagonisti di un percorso romantico e coinvolgente che li aiuta ad esprimere la loro personalità e trasferirla nel rito.
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