Tra le tante soluzioni per il rito di unione all’interno della cerimonia simbolica, oggi voglio parlarti della cerimonia della rosa. Si tratta di un’usanza che, come spesso avviene nel caso dei cosiddetti matrimoni all’americana, viene dagli USA.
Le cerimonie americane, come probabilmente già sai, fanno un grande uso di questi simboli e gesti legati all’unione durante il rito nuziale. Per esempio si scelgono molto di frequente il rito della luce, il rito della sabbia oppure il rito dell’albero della vita, di cui ti ho già parlato. Il nome rito simbolico infatti deriva da questo, un rito nuziale con all’interno un simbolo d’unione (anche lo scambio delle fedi ha questa funzione simbolica). Sono tutti riti molto emozionanti e che aggiungono quel tocco internazionale ad una cerimonia di nozze.
La cerimonia della rosa è quella che fa per te?
Prima di descriverti questo rito è doverosa una premessa. La cerimonia della rosa fa parte dei riti più famosi e scelti più di frequente dalle coppie straniere. Il suo difetto è lo stesso di tutti gli altri riti di unione. Da solo non ha senso.
Bisogna considerare l’insieme della cerimonia, la mentalità degli invitati e il loro livello culturale. Non basta mettere un rito suggestivo all’interno della cerimonia nuziale per ottenere l’effetto desiderato di emozionare e colpire positivamente i presenti. Se si salta questo fondamentale passaggio, si rischia di costruire un rito nuziale stridente, che verrà percepito dagli invitati come un’americanata e assumerà dei contorni teatrali e da macchietta. Sicuramente non è questo che vuoi per il tuo matrimonio.
Questo è uno dei motivi per cui, quando scrivo una cerimonia di nozze, valuto prima con gli sposi la scaletta più adeguata, l’opportunità di inserire uno o più simboli di unione e il punto della cerimonia in cui è più corretto svolgere questo suggestivo momento simbolico. Per farlo devo discutere con loro di vari aspetti del loro rapporto e della reazione dei loro invitati all’idea di una cerimonia non convenzionale.
Questo è anche uno dei motivi per cui scrivo la cerimonia prima di scegliere il rito simbolico. Insomma “vogliamo fare il rito della rosa perché l’abbiamo visto su internet e ci sembra bello” può essere un legittimo desiderio della coppia, senza dubbio, ma non necessariamente è un approccio giusto. Occorre prima capire se la cerimonia della rosa risponde a quelli che sono i veri desideri degli sposi.
Infatti io credo che il tuo obiettivo non sia solo avere una cerimonia all’americana o un matrimonio come quello dei film. Sicuramente vuoi che il tuo matrimonio sia bello e scenografico, probabilmente vuoi far avverare quella fantasia che hai cullato nel tuo cuore per anni. Ma realizzare un sogno non è una cosa che riguarda solo l’apparenza.
Bello non è abbastanza. Pensa a tutti i momenti difficili che hai vissuto, al lungo percorso che ti ha condotto a decidere di sposarti, a tutte le volte in cui, nella tua vita, hai dovuto accettare regole decise da altri. In famiglia, a scuola, al lavoro. Quante volte hai dovuto morderti la lingua, fare buon viso a cattivo gioco e soffocare la tua vera essenza?
Il giorno del tuo matrimonio deve andare diversamente. È il tuo riscatto. È il tuo trionfo. Finalmente puoi decidere tu. E puoi farlo con una cerimonia che ti ripaghi di tutti i momenti brutti e che ti dia la forza per continuare la tua vita con la consapevolezza di aver dimostrato chi sei.
Per questo penso che è molto importante non seguire le mode in maniera vuota, non scegliere un rito (anche se si tratta della bellissima cerimonia della rosa) piuttosto che un altro solo perché sembrava bello nella cerimonia di qualcun altra. Una che non ha affrontato quello che hai affrontato tu, che non ha la tua stessa storia e che è completamente diversa da te. Secondo me devi sentirti te stessa nel giorno del tuo matrimonio, dare massimo risalto alla tua personalità e trovarti in quello stato di grazia in cui le persone che ami di più ti riconoscono, ti apprezzano e ti ammirano, festeggiando con te il tuo amore unico, la tua bellezza, il tuo buongusto e la tua capacità di organizzare un matrimonio da favola.
Non vuoi essere parte di un teatrino, con gli invitati che assistono alla recita senza partecipare emotivamente, dico bene? Quello sono capaci di farlo tutti, basta scaricare qualche testo da internet, mettere insieme vari pezzi come il dr Frankenstein, incrociare le dita e dare il foglio in mano ad una persona a caso, che lo leggerà come può.
No, tu vuoi di più. Quindi ora io ti spiegherò come funziona la cerimonia della rosa. Tu però mi raccomando, prima di decidere se inserirla nella tua cerimonia valuta bene tutti gli aspetti del rito. Se la scegli studia il momento migliore per inserirla, a seconda della durata del rito, dello stile, del numero degli invitati e del loro modo di pensare. E rispetta anche la personalità della persona che stai per sposare, perché la cerimonia dovrebbe rappresentarvi entrambi. A dirti la verità questa valutazione non è proprio semplice se non hai esperienza e non hai studiato approfonditamente l’ambito delle cerimonie. Se non riesci e ti impantani in queste riflessioni, sono qui per aiutarti.
La cerimonia della rosa, come funziona
Veniamo ora all’argomento principale di questo articolo. Come funziona la cerimonia della rosa?
Si basa sul principio che la rosa è il simbolo del dono d’amore per eccellenza. Nel mito greco di Afrodite e Adone, lui viene ucciso da un cinghiale e la dea non può fare nulla per salvarlo, ma nel tentativo di soccorrerlo si ferisce e dal suo sangue sbocciano delle rose rosse (in una versione del mito il sangue cade su delle rose bianche, trasformandole in rose rosse). Zeus, commosso dal suo dolore, permette ad Adone di dividere il suo tempo tra il regno dei morti e quello dei vivi. In questo senso la rosa rossa viene associata all’amore che vive anche oltre la morte e che è quindi immortale.
È un fiore che significa molte cose, per la sua forma rotonda richiama la perfezione e la completezza. Per il fatto di avere in sé profumo e spine simboleggia la felicità che si ottiene a gran prezzo. È allo stesso tempo simbolo di purezza e di passione, del Paradiso e dell’amore carnale, la bellezza e il silenzio. Per questo è perfettamente adatta a rappresentare le varie sfaccettature dell’amore e il trionfo di questo sulle difficoltà della vita.
Insomma proprio quello che andiamo a festeggiare durante il tuo matrimonio: due persone che si amano e che si uniscono in maniera fisica ma anche spirituale e che rappresentano la vittoria dell’amore sulla paura del futuro. Non ti sembra che sia veramente appropriato per celebrare le nozze? Del resto è anche il fiore più usato per San Valentino o per tutte le occasioni in cui si vuole dire “ti amo”.
Durante la cerimonia della rosa in sostanza gli sposi si fanno dono reciprocamente di questo fiore, accompagnandolo con frasi e gesti che racchiudono il senso del loro impegno l’uno verso l’altra. Sono le parole a rendere il rito della rosa veramente emozionante, perché devono spiegare il senso di questo gesto all’apparenza semplice e forse un po’ banale. Ti dono una rosa è molto più che un omaggio floreale, proprio perché questo fiore rappresenta così tante cose.
Il rito si svolge con un’introduzione della celebrante, che spiega il senso della cerimonia e il simbolismo legato alla rosa, poi la parola passa agli sposi che compiono questo scambio di doni dicendo una frase che descrive il loro impegno nel matrimonio. Di solito ci si concentra sulla volontà di accettare l’altro completamente, con i suoi pregi e i suoi difetti e su quella di impegnarsi nel matrimonio sia nei giorni belli che in quelli brutti. Il gesto è simbolico perché si accetta tutto questo così come si accetta la rosa con le sue spine.
Conviene prevedere un vaso sul tavolo di celebrazione, oppure si possono usare delle rose stabilizzate sistemate in delle scatole o dei supporti in sintonia con lo stile e i colori del matrimonio.
Un’altra variante della cerimonia prevede che siano le famiglie a fare dono agli sposi di una rosa o a ricevere una rosa dagli sposi. La famiglia dell’uno accoglie l’altro impegnandosi ad amarne anche i difetti. Oppure si può decidere di fare entrambe le cose, in una versione più elaborata della cerimonia.
Si può anche creare una versione ampliata della cerimonia a cui partecipino TUTTI i presenti al rito, per diventare partecipi di quell’unione. Ovviamente ci vorranno molte rose, ma potrebbe essere un’idea utilizzare i vasi che sono stati riempiti durante la cerimonia della rosa per decorare poi alcune zone del ricevimento. Ti servirà di certo un fiorista esperto che con pochi tocchi potrà sistemare i fiori che i tuoi familiari e amici, presi dall’emozione e dalla commozione del momento, hanno messo nel vaso in maniera disordinata.
L’importante, come detto prima, sono le parole. Assicurati che la celebrante spieghi bene il concetto e lo leghi alla storia familiare e di coppia per trasmettere la giusta intensità. Fai anche in modo che le parole che pronunciate siano romantiche e solenni quanto basta per liberare la giusta reazione emotiva. Lo so, questa è una delle parti più difficili del tuo matrimonio. Ma se sei qui vuoi dire che sai già che in questo posso aiutarti io.
Se vuoi che ti aiuti con la tua cerimonia, consigliandoti sul rito simbolico più adatto, scrivendo per te il testo o celebrando il rito sono felice di aiutarti.
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