Questa mattina ho parlato con E, una futura sposa che sta leggendo il mio libro e che si trova in una difficile situazione. Ha un celebrante offerto gratuitamente dalla location dove si svolgerà il suo matrimonio, ma è indecisa. A prima vista sembrerebbe una soluzione ideale, perché il budget a sua disposizione non è molto alto. Lei però è in crisi, perché la cosa le puzza di fregatura.
Insomma, se si tratta di un regalo della location è un regalo bello grosso e di solito le sale ricevimenti non sono così generose. È un dubbio legittimo, perciò voglio approfondire la questione perché forse anche tu ti trovi ad affrontare lo stesso problema e non sai come valutare queste proposte.
Il grosso rischio è che i responsabili della location siano vittime di uno dei più grandi equivoci sui celebranti. Mi spiego meglio e faccio una premessa. Purtroppo è un po’ lunga, ma se hai l’intelligenza di seguire il mio ragionamento sono certa che ci troverai informazioni preziose per il tuo matrimonio.
Nella zona in cui si sposa E. c’è una sala ricevimenti ogni due passi. La concorrenza è altissima. Quindi le varie strutture fanno a gara per proporre un’offerta più allettante possibile e combattere i loro competitor. Questo è del tutto normale, dopotutto non sono degli istituti di beneficienza, ma delle aziende che devono garantirsi un guadagno sufficiente a prosperare. Però, nel loro tentativo di accaparrarsi clienti, dimostrano una grande ingenuità.
Prima di tutto, includere servizi non di competenza della struttura (i fiori, la musica, il celebrante, l’auto ecc) non offre una bella immagine. Gli sposi intelligenti la valuteranno in un unico modo: come la prova che la ristorazione non è abbastanza valida ed è necessario inserire dei bonus per “convincere”. In secondo luogo, si forzano gli sposi ad affidarsi a delle persone scelte dalla location che potrebbero non essere le più adatte a loro. Terzo, siccome i conti poi devono tornare, si tende a proporre qualcosa di poco valore o dei servizi fatti in serie, per non spendere troppo. Questo vale per tutti i servizi “regalati”, non solo per il celebrante.
Nella mia carriera, ho visto sale ricevimenti, che offrivano i fiori inclusi nel prezzo del menu, riciclare le stesse composizioni per tutti i matrimoni della settimana (fino a trovarsi con dei centrotavola dal caratteristico odore di cimitero). Ho visto band musicali proporre sempre la stessa scaletta, senza preoccuparsi dell’atmosfera del matrimonio e dei gusti degli sposi, confettate in omaggio con prodotti scadenti e allestimenti di dubbio gusto, wedding planner stipendiate dalla struttura che non saprebbero organizzare neanche una riunione di condominio. Insomma, ho visto cose che voi umani non potete nemmeno immaginare.
Il celebrante gratuito, omaggio del ristorante. Com’è possibile?
Su questi aspetti oggi c’è un minimo di consapevolezza in più, il mercato sta cambiando e qualcuna delle strutture più intelligenti sta facendo marcia indietro. I migliori ristoranti propongono il meglio in fatto di ristorazione e servizio, una precisa focalizzazione di mercato e una cura del cliente di altissimo livello e – chissà come mai – questo garantisce loro un grande successo anche senza bisogno di regalare servizi che non sono di loro competenza. Qualcun altro, più all’antica, cerca di vincere la sfida con il proporre come bonus i servizi dei migliori e più rinomati professionisti in circolazione, invece di inglobare disperati che hanno bisogno di lavorare e accettano qualunque compromesso. Quindi abbiamo in sostanza tre tipi di sale:
1) Sala poco seria: propone (ed impone) ogni tipo di bonus, scegliendo tra le soluzioni più economiche e facendoci la cresta sopra, per racimolare qualche soldo in più. Queste strutture prosperano nel breve periodo, ma poi cominciano a zoppicare e riducono sempre più la qualità finché falliscono e lasciano gli sposi a terra.
2) Sala seria e moderna: propone il suo servizio di eccellenza e basta, concentrandosi su un certo tipo di cliente e incontrando i suoi gusti e le sue necessità. Sono le più costose e le più richieste, migliorano con il tempo e diventano sempre più prestigiose. In futuro domineranno il mercato e avranno dei prezzi da Re.
3) Sala seria e all’antica: propone dei bonus accollandosi la parcella dei migliori (e quindi delle due l’una: costa tantissimo se messa a confronto con un’altra sala di pari livello di ristorazione, oppure guadagna pochissimo). Queste sale possono sostenere l’investimento per un limitato periodo di tempo, poi sono costrette ad alzare i prezzi e ad entrare in competizione con quelle di tipo 2. Quando arriva quel momento il gioco si fa duro e non tutte sopravvivono.
Tu puoi fare una valutazione e capire qual è la tua situazione. Diciamo che io non so di che tipo sia la sala che ha scelto E. Visto che ha offerto il celebrante gratuito, potrebbe essere di tipo 1 o di tipo 3. Come si fa a verificarlo? Le domande che mi faccio (che si dovrebbe fare E, e che dovresti farti anche tu se ti trovi nella stessa situazione) sono queste:
Se hanno scelto uno dei migliori celebranti sulla piazza perché non fare il nome? Di solito quando si regalano i servizi di un professionista di un certo calibro non se ne fa mistero. Pensa ad un ristorante che propone un menu elaborato insieme ad uno chef stellato. Non ti sembrerebbe strano se lo tenesse nascosto? Logica vuole che lo si dica ai quattro venti, no?
Se questo celebrante è uno dei migliori, come mai la sala non ha avuto bisogno di verificare la sua disponibilità? Si presume che questo professionista sia molto richiesto, quindi la prima cosa da fare non è proporre il celebrante gratuito, ma chiamarlo e chiedere se è disponibile. Io ho richieste anche con 3 anni di anticipo, quindi le sale che vogliono proporre ai loro sposi i miei servizi prima di tutto mi contattano per chiedermi se posso.
Se questo celebrante è competente, come mai non ha voluto conoscere gli sposi prima? Certo, ci potrebbe essere qualche tipo di accordo con la struttura. Il celebrante potrebbe aver dato un identikit molto preciso delle coppie con cui ama lavorare e chiesto alla sala di contattarlo solo per quel tipo di persone. Non so a te, ma questa ipotesi non mi sembra molto valida anche perché non credo che la sala si sia presa il tempo necessario per conoscere E. e il suo fidanzato. E anche giustamente. Per offrire un buon servizio di ristorazione non serve scendere tanto nel dettaglio delle vite degli sposi. Ma per celebrare una cerimonia di nozze sì.
La mia conclusione è che molto probabilmente il celebrante proposto ad E. non è un professionista. Potrebbe trattarsi di qualcuno che fa un altro lavoro, ma che arrotonda lo stipendio svolgendo questo ruolo. Un po’ lo capisco, con la crisi economica tanti cercano di sbarcare il lunario e deve essersi detto “questa è una figura molto ricercata, perché non provarci?”. La questione è però se va bene per il tuo matrimonio.
Quando va bene il celebrante gratuito
La risposta, come ho accennato nel titolo è “dipende”. Da cosa dipende? Te lo spiego subito. Il celebrante gratuito va bene in questi casi:
1) Vuoi fare una replica del rito civile per far credere ai tuoi parenti che quello sia il sindaco. È una soluzione che ti sconsiglio perché secondo me svilisce il senso del matrimonio e viene regolarmente “scoperta” facendo rischiare agli sposi una pessima figura. Ma potresti non pensarla come me e lo rispetto. In questo caso il celebrante gratuito va più che bene. A leggere qualche articolo di legge e indossare una finta fascia tricolore sono capaci tutti, inoltre nessun celebrante professionista lo farebbe.
2) Non ti interessa particolarmente la cerimonia, vuoi una cosa breve e pro-forma. Un testo standard che non sia troppo squallido, ma neanche chissà quanto elaborato. Se la tua priorità è il ricevimento e consideri il rito nuziale un accessorio del tuo grande giorno, ha senso che tu investa in altro. Il celebrante gratuito può essere una buona scelta. Puoi anche scaricare qualche testo da internet e farglielo leggere, cambiando giusto i nomi degli sposi e la data.
3) Ti sposi domani. Mi è capitato di scrivere una cerimonia in una notte, ma con così poco tempo a disposizione non si può fare un lavoro eccellente. Di solito il mio metodo prevede un percorso in cui si crea il rito insieme agli sposi. Questo perché ci vuole tempo perché la coppia si senta a suo agio, possa elaborare tutte le fasi della creazione e assaporarle pienamente, si crei il giusto feeling tra sposi e celebrante. Ci vuole tempo soprattutto perché maturino le parole giuste di un testo personalizzato. L’ideale secondo me è dedicare almeno tre mesi a questo percorso.
Si può forzare il meccanismo riducendone la durata (ma ci vuole tecnica ed esperienza da parte della celebrante), ma ci sono delle situazioni di urgenza in cui non si può ottenere il massimo per mancanza di tempo. Se quindi hai scoperto oggi le cerimonie personalizzate e ti sposi domani, purtroppo ti devi accontentare di quello che passa il convento. In questo caso ha senso che tu accetti un celebrante gratuito.
Il grande equivoco è che la sala ricevimenti non si è posta questo problema, perché nella maggior parte dei casi è sinceramente convinta che sia sufficiente leggere qualche parola per officiare una cerimonia. Prima che tu chiami il titolare del ristorante per fargli una partaccia, preciso che questo è del tutto normale. Non è detto che un ristoratore sia competente su questo argomento. Si deve occupare del cibo e del servizio del banchetto, deve badare ad adempiere tutti gli obblighi di legge per la ristorazione, a gestire il suo personale, a garantire una corretta manutenzione della sua struttura. Questo è più che sufficiente per chiunque. Faresti mai una colpa al tuo avvocato perché non si intende di chirurgia?
Non credo proprio. Però probabilmente ti stupiresti se l’avvocato offrisse in omaggio un’operazione chirurgica, fatta da un collaboratore del suo studio. Sto esagerando? Sì, forse un po’, lo ammetto, ma non troppo. È per farti capire che fare il ristoratore e fare la celebrante sono due cose diverse, quindi il titolare della location non è tenuto a sapere nel dettaglio cosa serve per organizzare e officiare una perfetta cerimonia. Il suo intento è solo offrirti qualcosa che ti faccia scegliere la sua struttura piuttosto che un’altra. E probabilmente non può permettersi un vero professionista.
Anche se la sala incassa delle belle cifre dal tuo matrimonio non è detto infatti che sia in buone acque. Una volta pagate le materie prime, il personale, le tasse ecc ecc… potrebbe non restare nelle tasche del titolare il guadagno faraonico che pensi. Per questo ti propone un celebrante gratuito che magari non è un professionista e si accontenta di poco.
Ora però tu sai come fare a valutare la proposta e puoi scegliere se accontentarti o no.
Vuoi sapere com’è finita la storia di E? Mi ha fatto una proposta e mi ha chiesto se, con il suo budget ridotto, posso offrirle qualcuno dei miei servizi in versione semplificata. Stiamo valutando insieme le varie possibilità.
Se vuoi fare anche tu lo stesso tentativo scrivimi
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♥♥♥ Claudia