La stagione dei matrimoni è esplosa in tutta la sua glitterata e infiocchettata violenza, e come ogni anno nella mia casella di posta si accumulano richieste disperate di aiuto last minute. Hanno più o meno tutte lo stesso tenore.
“Il mio amico doveva celebrare la cerimonia ma si è tirato indietro”
“Il sindaco ha detto che ha da fare, non verrà nella location a fare la replica del rito civile”
“Pensavo che il ristorante mi desse il celebrante, ma ho scoperto che devo pensarci io”
“La mia wedding planner si è ammalata e non potrà venire a officiare il rito”
“Non sapevo che servisse un officiante” (???)
“Il parroco mi ha detto che la cerimonia sulla spiaggia non si può fare”
Eccetera.
Di solito queste richieste arrivano a pochi giorni dal matrimonio (non scherzo, stanotte mi ha scritto una coppia che si sposerà dopodomani), gli sposi sono fuori di sé, in preda all’ansia e alla disperazione, mandano richieste strappalacrime per trovare qualcuno che li aiuti. Una professionista che salvi il salvabile dopo che i dilettanti hanno dimostrato i loro limiti.
Ora ti confesso una cosa, spero di non offenderti. La mia prima reazione è di totale incredulità.
“E tu sei arrivata a due giorni dal grande evento e ancora non sai chi si occuperà della parte più importante del tuo matrimonio? A cosa hai pensato fino ad ora? Al vestito? Al banchetto? Alle bomboniere? Come hai potuto trascurare fino a questo punto la tua cerimonia nuziale, il momento della tua promessa per la vita, che dovrebbe essere il vero motivo per cui stai organizzando tutto questo?”
La seconda reazione è di rabbia.
“Scommetto che hai bloccato per tempo il fiorista, il fotografo, i musicisti, il parrucchiere, l’estetista… Per tutti questi ruoli ti sei rivolta a professionisti specializzati. Hai messo a budget sin dall’inizio questo investimento. Invece per la cerimonia hai pensato di risparmiare, di rivolgerti a persone senza arte né parte, ben sapendo che al 90% ti avrebbero lasciato con il sedere per terra. Ben ti sta!”
Poi, il mio buon cuore ha il sopravvento.
Mi ricordo che non è colpa tua se viviamo in una nazione bigotta e arretrata, in cui le cerimonie nuziali alternative sono considerate un elemento accessorio. Mi viene in mente che in quest’epoca si bada più all’apparenza che alla sostanza. Capisco quindi che per andare dietro al miraggio di un evento che ti faccia sentire bella, speciale, vincente e ammirata, hai dimenticato un “piccolo” dettaglio.
Stai per promettere, alla persona più importante al mondo per te, che lo amerai per sempre.
Questo per me è sacro. Si tratta di qualcosa di unico, raro e prezioso. La mia missione è aiutarti a far sì che quel momento sia indimenticabile. Un ricordo felice che ti darà forza e coraggio in tutti i momenti difficili della tua vita matrimoniale.
E allora cedo.
Cedo perché non voglio risponderti “la prossima volta imparerai ad organizzarti meglio” come qualunque persona sana di mente farebbe. Perché io, proprio come te, non voglio che ci sia una prossima volta. Voglio che il tuo matrimonio sia per la vita.
Mi metto a tavolino con la mia squadra e facciamo miracoli per inserire anche questi riti nuziali nel nostro fittissimo calendario. Scrivo testi alla velocità della luce, troviamo soluzioni rapide a problemi complessi, affrontiamo lunghi viaggi e trasferte rocambolesche pur di salvare il tuo matrimonio.
Qualche volta però ci sono dei matrimoni che non possono essere salvati.
La squadra è tutta impegnata altrove, il tempo per scrivere il testo è veramente insufficiente, i mezzi di trasporto non collaborano, la mission impossible è troppo impossible persino per una squadra di super-eroine come la mia.
Per questo voglio fare qualcosa per aiutarti a prevenire questi problemi e capire meglio come funzionano le cerimonie. In particolare voglio spiegarti perché la persona che avevi scelto per celebrare ti ha fatto il bidone.
Perchè il tuo celebrante si tira indietro?
Togliamoci subito il pensiero. Sì, è possibile che la ragione sia una sola: hai scelto come celebrante una testa di c… cocco. Succede, hai riposto la tua fiducia nella persona sbagliata. Capita anche ai migliori.
Questo però è un caso raro, di solito un (presunto) celebrante si tira indietro perché ha delle ottime ragioni. Ecco le più frequenti.
1) Non sa cosa dire
Gli avevi fatto credere che doveva venire lì a leggere quattro parole in croce da un foglio. Come se celebrare una cerimonia fosse equivalente a leggere una poesia. Poi ti sei resa conto che google non è una macchina automatica in cui spingere un bottone e trovare un testo emozionante, unico, commovente e cucito su misura sulla tua storia d’amore.
Ma guarda un po’…
E allora hai detto alla persona che hai scelto come celebrante che il testo della tua cerimonia se lo deve scrivere lui. E che sia bello, mi raccomando! All’inizio ti ha detto di sì, tanto – ha pensato – cosa ci vorrà mai? Nei film americani sembra tutto così facile! Poi si è messo davanti al foglio bianco e ha scoperto che non è semplice come sembra raccontare una coppia, i suoi valori e la sua unicità in maniera da creare un’atmosfera romantica e coinvolgente.
Magari mi ha anche scritto chiedendomi aiuto, poi ha scoperto che il servizio di stesura professionale di un testo da cerimonia si paga (sai com’è, è il mio lavoro). Ed ha preferito trovare una scusa e mollarti lì con le castagne che sfrigolano sul fuoco minacciando di esplodere.
2) Si è accorto che non è facile come sembra
Non si tratta solo di parole. Il celebrante deve essere il punto di riferimento per la comunità. Si assume la responsabilità della buona riuscita della cerimonia. Si occupa di trasmettere agli invitati i sentimenti degli sposi. In qualche modo fa da guida, conducendo gli ospiti nel mondo interiore della coppia.
Che toni usare? Che gesti fare? Come coordinare insieme tutti gli elementi del rito per creare un insieme armonioso? Come mettere gli sposi e le loro famiglie a proprio agio?
Man mano che ci pensa si rende conto che è più complicato del previsto e che senza un’adeguata preparazione (che richiede anni di studio e pratica) non è all’altezza della situazione. Come fare? Anche qui l’unica soluzione è la fuga. Si fingerà malato e non verrà al matrimonio.
3) Ha scoperto che il tuo progetto non è a norma di legge
Tu sapevi che la tua location non è autorizzata per i riti civili e che la curia non dà l’autorizzazione per i riti nuziali fuori dalla parrocchia. In preda alla consueta ostinazione delle spose, che sono pronte a fare di tutto pur di avere il matrimonio dei loro sogni, hai però omesso questo dettaglio.
Pensavi che la legge si sarebbe piegata al tuo volere, che santa madre chiesa avrebbe steso un tappeto rosso ai tuoi piedi, assecondando ogni tuo capriccio. Del resto sei la sposa, no? Ogni cosa deve andare come vuoi tu. 😉
Ti chiedo scusa se ti prendo in giro, ma devi ammettere che vista dall’esterno la tua è una pretesa piuttosto ingenua! Quando mai hai visto lo Stato o la chiesa accontentare qualcuno? Peccato che tu te ne sia accorta solo dopo e che tu abbia scelto la strada più pericolosa.
Hai fatto credere al celebrante che era tutto regolare. Poi… il tuo amico prete ha scoperto che rischia di perdere il posto se il vescovo lo scopre. Il tuo amico laico si è reso conto che far finta di essere il sindaco è illegale. Il tuo amico assessore comunale ha imparato che non basta schioccare le dita per far autorizzare una location. La reazione in ogni caso è la stessa: il celebrante si tira indietro sdegnato.
Qui la colpa non è tua, amica mia. Sei stata condizionata.
Ti hanno fatto credere che il rito cattolico e il rito civile sono veri, mentre la cerimonia simbolica è falsa. Ti hanno dato a bere la storia che l’unica parte importante del matrimonio è quella che corrisponde al suo aspetto giuridico.
Per carità, è importante che il tuo matrimonio sia registrato a norma di legge.
Ma non è questa l’unica cosa importante.
Le tue promesse, il tuo impegno, il tuo presentarti davanti alla comunità dei tuoi cari per dichiarare il tuo amore. Queste cose sono altrettanto sacre. Altrettanto importanti. Sarò blasfema, ma secondo me lo sono ancora di più.
Tra una promessa eterna di due persone che si amano, anche se non sono legalmente sposati, e un vincolo di legge tra due persone a cui non importa niente l’uno dell’altra preferisco la prima. Tutta la vita.
Per fortuna tu non devi scegliere, questo non è il tuo caso. Tu avrai entrambe le cose.
La parte sentimentale, sacra, autentica e incisa nell’anima. La parte burocratica, valida a livello di legge, scritta su carta bollata. Solo, in due momenti diversi.
Se però capisci l’importanza di entrambe queste fasi capirai anche che è fondamentale affidarle alle persone più adatte. Il tuo amico che si improvvisa celebrante non può essere la soluzione, e fa bene a darsela a gambe.
Per questo l’errore non è tanto del celebrante che si tira indietro quando scopre, come un novello Wile E. Coyote, che il lavoro non è alla sua portata. L’errore sta a monte. E per guarire da questo errore c’è un’unica medicina veramente valida.
- Prenota una celebrante per tempo (contestualmente alla prenotazione della location)
- Scegli una professionista che ti offra la migliore garanzia di riuscita
- Dedica il tempo necessario alla creazione e alla stesura del testo della cerimonia con la tua celebrante.
Tutto il resto sono situazioni di ripiego, pericolose come una pentola a pressione difettosa che prima o poi ti esploderà tra le mani.
Io qualcosa posso fare se ti trovi senza celebrante, ma non indugiare perché anche i miei miracoli hanno dei limiti!
Se vuoi il mio aiuto il primo passo è contattarmi per scoprire se c’è ancora disponibilità per la tua data. Usa il modulo qui sotto:
"*" indicates required fields
A presto
Claudia