Oggi voglio farti riflettere su uno degli errori più frequenti che vengono fatti dalle future spose quando organizzano la loro cerimonia civile o simbolica. Non per spaventarti o mortificarti, ma per darti i giusti strumenti per conquistare il tuo sogno.
Per cominciare voglio fare una scommessa, vediamo se la vinco.
Scommetto che quando hai progettato di celebrare il tuo matrimonio con una romantica cerimonia all’americana, sei partita dallo scenario. La tua prima preoccupazione è stata quella di trovare un posto scenografico che faccia da cornice alla tua cerimonia.
Ho indovinato?
Forse hai sempre sognato un matrimonio sulla spiaggia, con il rumore del mare a fare da sottofondo e la sabbia sotto i piedi. Oppure ti sei sempre vista mentre facevi il tuo ingresso in uno splendido giardino, con gli uccellini che cinguettano e un dolce profumo floreale. O ancora hai immaginato una elegante sala di un castello, con alte mura in pietra, lo scoppiettio dei ciocchi nel camino e una profusione di candele.
Tutto molto bello. Ma c’è un problema.
Questo ti ha portato a trascurare 3 elementi importantissimi, che non possono mancare nel tuo rito nuziale, civile o simbolico che sia: emotività, struttura e resistenza.
Non li hai mai sentiti? Ora ti spiego, concedimi qualche minuto del tuo tempo e ti fornirò gli strumenti che ti servono per capire se sei sulla strada giusta.
In pratica si tratta di questo: qualunque sia il tuo sogno, è probabile che tu ne abbia un’immagine bi-dimensionale. Cioè sai benissimo come sarà il tuo matrimonio nelle foto, ma non ti sei soffermata a sufficienza su un aspetto ancora più importante: come imprimere quelle emozioni nel tuo cuore.
Le foto mentono
In una foto puoi sorridere anche se ti senti morire dentro perché la tua cerimonia non è quella che desideravi. I tuoi invitati sorrideranno educatamente anche se si stanno annoiando a morte. Sembrerà bella anche se il tuo battito cardiaco è lo stesso di quando fai la fila alla posta.
Non sempre, certo. Anzi, ci sono bravissimi fotografi che sanno cogliere la verità e l’emozione autentica del momento. E quindi non avrai neanche le “foto di scena” con i finti sorrisi, ma una serie di scatti che riprendono tutto ciò che NON vuoi ricordare.
Il tuo broncio di delusione. l’impazienza del tuo novello marito che vuole solo andare a bersi qualcosa con il suo testimone. Gli sbadigli degli invitati. Qualche sorrisetto maligno delle amiche invidiose. Lo sguardo stizzito della nonna, che non vede l’ora di dirti “Hai visto? La cerimonia in chiesa è più bella!”.
Sto esagerando? Non credo. Dentro di te sai benissimo che c’è questo rischio.
Ovviamente non ti sto suggerendo di sposarti in un luogo che non ti piace. È ovvio che devi cercare lo scenario che ti piace di più e che corrisponde meglio alla tua idea di cerimonia.
Ma questo non è sufficiente per regalarti un matrimonio da ricordare con emozione negli anni.
La maggior parte delle spose lo scopre troppo tardi
L’aspetto più bello (ma anche quello più brutto) del matrimonio è che non c’è una seconda occasione. Beninteso, a meno che tu non abbia voglia di divorziare e risposarti in maniera seriale. Ma in quel caso avresti problemi ben più gravi del rendere emozionante la tua cerimonia civile o simbolica, non sei d’accordo?
Una volta che la tua cerimonia è andata male non puoi dire “Ci riprovo la prossima volta”.
Quindi, per essere sicura di ottenere un risultato che ti riempirà di gioia e di orgoglio e spingerà i tuoi invitati a parlare bene del tuo matrimonio e ricordarlo con emozione negli anni a venire, devi agire tempestivamente. È importante che inizi ad inserire i tre elementi fondamentali sin da subito.
L’emotività
Non ho usato la parola emozione volutamente, perché è fraintendibile. In qualsiasi caso tu sarai emozionata il giorno del tuo matrimonio. Qualunque sia la cerimonia che scegli, anche la più breve e squallida in comune, sarai emozionata. Anche se ti dovesse investire un tir (sto scherzando, non succederà!) saresti emozionata.
Non è sufficiente però. Essere emozionata e lasciare che quella giornata ti scivoli addosso senza ricordarti niente non è la soluzione migliore. Subire la tua cerimonia senza viverla è ancora peggio. Essere sola nella tua emozione, infine, è intollerabile.
Quello che devi fare è stimolare la parte più sensibile ed “emotiva” di tutti i presenti (te compresa). Coinvolgerli, farli sentire parte di qualcosa. Così la tua emozione sarà condivisa e si tramuterà in piena gioia.
La struttura
Per farlo non puoi mettere a caso i vari elementi della cerimonia. Se qualcuno ti ha detto che le varie fasi del rito hanno un ordine preciso e immutabile, non sa quello che dice.
È chiaro che ci sono alcuni elementi che logicamente vanno prima. Se vuoi dare un benvenuto agli invitati, è OVVIO che lo farai prima di congedarti. Il contrario sarebbe assurdo. Ma a parte queste piccole certezze, tutto il resto va costruito strategicamente.
- Fare il rito simbolico o non farlo?
- Quanti ne servono?
- Quando inserirli?
- Bisogna inserire delle letture?
- Quante?
- Quando vanno messe?
- Le promesse e le fedi vanno in due momenti separati?
- Quale va prima?
- E la vostra storia quando va raccontata?
- Quale tipo di conclusione è più adatto?
- Che impostazione deve avere l’address?
Ho buttato giù solo alcune domande, le prime che mi sono venute in mente. Ma dovrebbero farti capire che non è così schematico come potrebbe sembrare. Una cerimonia personalizzata non segue uno schema fisso come una liturgia ecclesiastica. Sarebbe un paradosso. Sarebbe il modo migliore per creare un rito sempre uguale e annoiare tutti.
Come si fa a creare la giusta struttura? Con uno studio approfondito della vostra personalità e della mentalità e cultura dei vostri invitati.
La resistenza
Una cerimonia nuziale non è uno spettacolo, anche se molti la intendono così. Parlo soprattutto dei finti celebranti. Attorucoli e attricette senza lavoro che si riciclano fingendo di essere funzionari pubblici o si dedicano a recitare la parte del celebrante professionista. Per carità, la disoccupazione è una brutta bestia, ma quando per sbarcare il lunario mandano a monte il matrimonio di una coppia dovrebbero farsi delle domande.
Ma non voglio cadere nella polemica, sono sicura che sei abbastanza furba da saper distinguere i ciarlatani dai professionisti.
Sappi solo che una celebrante non può limitarsi a leggere un copione, anche se è scritto in maniera impeccabile e basta. Se hai pensato che il ruolo della celebrante sia venire lì quel giorno e leggere, sei in errore. Una cerimonia nuziale si basa sulle PERSONE, e se è fatta bene, provoca delle reazioni emotive. La cerimonia deve resistere agli imprevisti ed essere strategicamente modificata in corso d’opera.
Non ci sono solo imprevisti negativi, come una sposa che si blocca mentre legge la promessa, uno dei lettori che scoppia a piangere e non riesce a proseguire, il vento che spegne la candela dell’unione, un improvviso blackout in tutta la città che getta alle ortiche tutto il lavoro del dj, l’arco fiorito che crolla improvvisamente (tutti casi realmente successi in alcune delle cerimonie che ho celebrato).
Ci sono anche imprevisti positivi, come per esempio un rito così divertente che tutti gli invitati non riescono a tornare seri quel tanto che basta per ascoltare in silenzio le promesse. Oppure un rito così commovente che la musica viene sovrastata dal rumore dalle persone che si soffiano il naso. Una musica così coinvolgente che gli invitati si mettono a cantare quando non era previsto. Potrei farti tanti esempi e raccontarti tante storie vere.
Quello che devi sapere però è che la cerimonia, grazie all’esperienza e alla competenza della celebrante, deve essere poi modificata sul posto. Con cambi di tono, di colore della voce, di ritmo, a volte veri e propri cambi di testo, inserimento di battute o di frasi adeguate, una celebrante Cerimonia VIP si assicura che tutto proceda in maniera fluida.
Tutti devono riuscire a seguire. L’atmosfera che si crea deve essere quella giusta.
Come fare a garantire alla tua cerimonia civile o simbolica questi tre elementi fondamentali?
Proprio per riuscirci ho ideato il mio metodo Cerimonia VIP. Il primo metodo dedicato agli italiani (che sono più scettici, diffidenti e criticoni rispetto agli invitati di altre nazionalità). Studiato e codificato in anni e anni di pratica e centinaia di cerimonie scritte e celebrate.
Partiremo dal percorso Cerimonia VIP, in cui oltre a guidarvi nella creazione consapevole della vostra cerimonia, studieremo insieme la vostra personalità e le caratteristiche dei vostri invitati.
Creeremo la più corretta struttura per il TUO rito, diversa da tutti gli altri riti. Scriveremo insieme il testo più appropriato ed efficace.
Infine, io o una delle celebranti del mio team, celebreremo la tua cerimonia. Il metodo Cerimonia VIP comprende tecniche di celebrazione studiate ed elaborate per reagire agli imprevisti comuni, e la nostra esperienza ci consente di far fronte prontamente anche alle situazioni più inaspettate.
Questi sono i tre elementi che devi assicurarti di avere PRIMA ancora di decidere il luogo.
Certo, creare una cerimonia di questo tipo non è un lavoro semplice. Mentre un celebrante tradizionale si limiterebbe a venire lì per 20-30 minuti a leggere sempre lo stesso testo, io ti accompagno lungo tutto il percorso.
Il mio è un servizio esclusivo, su misura. Riservato solo a chi vuole una cerimonia indimenticabile. Quindi se hai badato solo alla scenografia, e ora ti sei resa conto che sarà un fiasco e devi salvare il salvabile, abbiamo un problema.
Se invece la tua cerimonia per te è importante e vuoi evitare errori madornali, sono a tua disposizione per fornirti tutte le informazioni che ti servono per fare una scelta consapevole.
Compila il form qui sotto e verrai contattata al più presto. Se la tua data è ancora disponibile potrò aiutarti a creare il matrimonio da film che hai sempre sognato.
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A presto
Claudia