Nell’antica Grecia, la moglie era adibita soltanto alla procreazione. Non aveva diritti e non partecipava alla vita sociale.
Nell’antica Roma, era considerato normale durante il matrimonio sacrificare una pecora, un bue o un maiale a Giunone per vaticinare sul futuro dell’unione.
Nel medioevo, il matrimonio era ancora una festa che celebrava il passaggio di proprietà della donna, dal padre al marito.
Nel rinascimento, se eri fortunata, potevi nascere in una famiglia in grado di darti una cospicua dote, che ti permetteva praticamente di “comprare” un marito di un ceto sociale inferiore al tuo.
Nel periodo fascista, sposarsi era un obbligo sociale. Esisteva addirittura una tassa che penalizzava i celibi, considerati egoisti. Il regime incoraggiava ad avere un matrimonio più sfarzoso e godereccio possibile, per distogliere la popolazione dal pensiero della realtà politica ed economica, particolarmente critica in quegli anni.
A quel tempo, tutti erano credenti (o proclamavano di esserlo) e tutti si sposavano in chiesa.
O meglio, i giusti si sposavano in chiesa. Il matrimonio solo civile era un rito dedicato a chi aveva qualcosa da nascondere.
Era per le “svergognate” che dovevano porre rimedio in fretta ad una gravidanza inopportuna. O per le coppie “ribelli” che fuggivano insieme perché i genitori non approvavano la loro unione. Era per i “peccatori” che si erano macchiati dell’onta di un divorzio.
Il rito civile perciò era più rapido, freddo e sbrigativo possibile. Del resto avveniva quasi di nascosto, non era un evento di cui vantarsi. La mancanza di qualsiasi decorazione, musica o divertimento era quasi una punizione.
Ti parlo di non molti anni fa. L’epoca dei nostri genitori e nonni.
E a modo loro, gli uomini e donne di quel periodo storico, avevano ragione a pensarla così.
La cultura dell’epoca guardava alla religione come a qualcosa di strettamente legato alla geografia. Gli italiani erano cattolici. Le altre religioni appartenevano a popolazioni lontane, esotiche e spaventose. L’ateismo, poi, non era nemmeno contemplato.
L’evoluzione delle cerimonie nuziali
Poi viaggiare è diventato più facile. Le migrazioni sono diventate consuetudine. È arrivato internet che ha reso disponibili a tutti tante informazioni.
Per le persone intelligenti è stata la svolta. Ha aperto loro la mente, ha creato una nuova cultura.
Certo puoi trovare ancora qualcuno (purtroppo) che sostiene che la moglie serve solo a procreare e appartiene al marito come un oggetto. Ma sai che si tratta di una persona ignorante e retrograda.
Le sue parole ti scandalizzano. Così come saresti inorridita se qualcuno sgozzasse un animale durante il tuo matrimonio per leggerti il futuro nelle sue viscere. Dico bene?
Puoi trovare ancora qualcuno che crede che il matrimonio civile sia un matrimonio di serie B. Un’unione vergognosa, da far passare sotto silenzio.
E forse, lo trovi proprio tra le persone più vicine a te. Dai, hai capito quali. Quelle persone che:
- ti chiedono se hai deciso di non sposarti in chiesa perché sei incinta.
- sono stupite perché hai deciso di indossare un bell’abito da sposa al tuo rito civile (e non un vestitino sobrio da peccatrice pentita).
- ti ripetono che “il matrimonio cattolico è più emozionante” (salvo poi stare fuori dalla chiesa a fumare o chiacchierare durante la funzione)
Le cose però sono cambiate. Sono cambiate soprattutto per TE, che hai avuto la fortuna di nascere in questo periodo storico. Tu puoi scegliere CHI sposare e scegliere COME vuoi sposarti.
Appartieni ad una cerchia ristretta di individui dalla mentalità aperta e con un grande potere. Quello di seguire il proprio cuore e la propria testa, per creare un matrimonio d’amore, espressione della vostra unicità come coppia.
Un’elìte coraggiosa, di coppie moderne
Appartieni al minuscolo gruppo di chi sa dare il giusto ordine alle priorità. Che mette al primo posto il significato dell’unione, il valore di quella promessa. E al secondo posto l’apparenza, le convenzioni, tutti quegli elementi del matrimonio che sono solo fumo negli occhi o retaggio di abitudini stantie.
Le cose sono cambiate per te e per la persona che ami. Ma questa nuova libertà richiede uno sforzo. Come sempre è accaduto e accadrà nella storia dell’umanità.
Ci sono sempre i rivoluzionari, i coraggiosi. Quelli disposti ad affermare la propria unicità e a ribellarsi alle regole antiche. Se così non fosse, saremmo ancora alla preistoria.
Tu sei immersa nel vortice del cambiamento. Puoi dominarlo e diventare uno dei nuovi eroi della nostra epoca, oppure farti travolgere e permettere che la tua personalità venga spazzata via. Puoi scegliere se essere il pastore o una qualunque delle pecore del gregge.
Infatti la nuova mentalità non ha raggiunto ancora le persone che vi circondano. Molti di loro hanno conservato una forma mentis antiquata. Sono ancora convinti che l’unica cosa che conta nel matrimonio è esprimere la potenza della famiglia, ostentare ricchezza, seguire in maniera impeccabile la tradizione per creare intorno al matrimonio un’apparenza di opulenza.
E cosa c’è di più sfarzoso di un classico matrimonio in chiesa? Che cosa rende gli invitati più incapaci di pensare di un noiosissimo sermone che non ascoltano nemmeno?
Tu vorresti qualcosa di diverso, di speciale.
Tu sai che il riflesso del sole sulle onde del mare o il fruscio delle foglie che accompagnano la tua cerimonia sono più preziosi degli stucchi di una cattedrale. Sai che una promessa scritta con il cuore e recitata con la voce che vibra per l’emozione ha molto più valore di una litania che è passata di bocca in bocca per centinaia di anni fino a perdere il suo senso.
Vorresti festeggiare il tuo amore come merita. Vorresti condividere la tua gioia con le persone care. Vorresti che partecipassero alla tua felicità senza giocare di nascosto a candy crush tra i banchi della chiesa.
Ma sai che per riuscirci devi creare una cerimonia indimenticabile. Emozionante, piacevole da seguire, leggera e solenne insieme. Un equilibrio difficilissimo da raggiungere. Devi curare la sostanza, prima dell’apparenza. E questo non è stato quasi mai fatto, negli ultimi duemila anni e più.
Questo ti fa vivere nell’ansia, ti fa temere il giudizio dei tuoi invitati e ti fa rimandare le decisioni perché sei tentata di accettare compromessi che preferiresti rifiutare.
Sai che ci saranno momenti difficili, in cui sarai chiamata a difendere le tue idee. Ci saranno dubbi ai quali potrai rispondere solo con un atto di fiducia in te e nella persona che ami.
Ma tu sei determinata e decisa: la tua cerimonia sarà un successo e conquisterà tutti. Farà rimangiare agli scettici le loro frecciatine, ti renderà immensamente felice e ti trasformerà nell’idolo delle tue amiche.
Ma come fare?
Hai ovviamente bisogno degli strumenti giusti. Di colorare quelle zone grigie della tua conoscenza della materia. Ma dove sono questi strumenti?
È la prima volta che ti sposi e non ne sai abbastanza di cerimonie da avere la certezza che quello che hai in mente si trasformerà in un successo. C’è una vocina dentro di te che ti dice che stai rischiando e che per un minimo errore il tuo sogno potrebbe trasformarsi in un fiasco colossale.
E poi chi la sente tua madre, dopo che la tua cerimonia è stata imbarazzante e ha fatto rimpiangere ai tuoi invitati i riti civili squallidi e brevi del passato? E come potresti guardarti allo specchio sapendo che sei stata tu a distruggere il tuo sogno, e quello della persona che ami, con le tue stesse mani?
Sarebbe facile se avessi la chance di provare e riprovare, ma il matrimonio è uno. E se va male… va male. Non ci sono seconde occasioni.
Per questo, stai cercando in rete informazioni sulle cerimonie.
Peccato che ci sia una grande confusione.
Questa è un’altra delle cose che sono cambiate rispetto al passato, ma non in meglio.
Prima, al comune trovavi impiegati competenti e gentili, che si impegnavano ad aiutare i cittadini. Ora, spesso negli uffici pubblici ti imbatti in gente annoiata e ignorante, che ti tratta con sufficienza e ti fornisce informazioni imprecise o sbagliate.
Prima, i ristoratori facevano ristorazione. Il loro obiettivo era fare bene da mangiare, curare la location e il servizio. Erano professionisti ed esperti affidabili e innamorati del loro lavoro.
Ora, fanno questi pacchetti strani per convincerti a comprare. La location ti vende anche i fiori, la musica e altri servizi non di sua competenza. Mettendo tutto nel mucchio, e facendoti credere che ti offriranno l’universo intero per quattro soldi. Come se tu non fossi capace di annusare la fregatura.
Prima, per trovare un celebrante laico professionista dovevi farlo venire dall’estero, perché in Italia non esisteva questa figura (infatti io sono stata una delle prime e ho studiato presso una scuola inglese).
Ora, chiunque si improvvisa officiante. Attori falliti, impiegati annoiati, avvocati in bolletta, politici in cerca di un po’ di visibilità. Tutta gente che dal lunedì al venerdì fa tutt’altro e nel fine settimana si diverte a fare esperimenti con il tuo matrimonio e quelli di altri poveri malcapitati.
E in mezzo a questo marasma ci sei tu. Che stai rischiando tutto per realizzare il tuo sogno.
Tu, che più che mai hai bisogno di affidarti a professionisti. A qualcuno che fa questo di mestiere: scrive e celebra cerimonie personalizzate, aiutando coppie con una grande personalità a diventare protagonisti di una rivoluzione culturale. Ma soprattutto a conquistare il matrimonio che hanno sempre desiderato.
Negli ultimi anni (dal 2009) ho codificato un metodo specifico per rendere i riti civili delle coppie italiane efficaci, emozionanti e coinvolgenti.
È composto di tre parti:
- Il Percorso, in cui insieme agli sposi approfondisco le caratteristiche uniche del loro essere coppia.
- La stesura del testo, in cui creo da zero con la coppia una cerimonia su misura, che tiene conto della loro personalità e della mentalità dei loro invitati
- La celebrazione, in cui avviene la magia, e il rito diviene il momento principale del matrimonio. Una cerimonia in cui la comunità si stringe intorno agli sposi, abbagliata e ispirata dal loro grande amore, che risplende come un diamante mirabilmente sfaccettato.
Il mio metodo è stato creato per rendere la coppia protagonista del suo giorno. Per dare un nuovo senso al rito civile ed elevarlo al rango di matrimonio esclusivo.
Ma l’aspetto più importante non sono i complimenti che riceverai. Non è il fatto di aiutare la tua famiglia ad aprire la mente e traghettarla in questo secolo. Non è la soddisfazione di essere invidiata da tutte le tue amiche.
L’aspetto più importante è che la tua cerimonia ti renderà incredibilmente felice. Senza ansia, senza sforzo, senza più avere paura di sbagliare.
Il motivo per cui lo so, con assoluta certezza, è che ho aiutato centinaia di coppie a farcela. Puoi vedere alcune delle loro testimonianze su questa pagina, oppure puoi unirti al mio gruppo facebook per intervistare di persona qualcuno di loro.
Ma il modo più efficace per risolvere tutti i tuoi dubbi e conquistare finalmente la serenità necessaria per vincere la tua sfida è compilare questo form.
Verrai ricontattata al più presto, per una prima consulenza in cui analizzare il tuo caso e proporti la migliore soluzione per la tua cerimonia rivoluzionaria.
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A presto!
Claudia
Quadro: “Blessing of the Young Couple Before Marriage”. Pascal-Adolphe-Jean Dagnan