Ho perso il conto delle volte in cui ho iniziato a scrivere questo articolo e poi non l’ho portato a termine. La verità è che il matrimonio di Marco e Sharon è stato così speciale per me che vorrei raccontarti mille dettagli. E allo stesso tempo si è trattato di un evento esclusivo, quindi non voglio raccontare troppo, per proteggere il senso di magia a cui hanno partecipato solo i presenti.
Un bel problema, no? Beh, cominciamo col dire che Sharon e Marco sono una coppia non solo di clienti, ma anche di amici. In particolare io e Marco siamo stati compagni di studi in alcuni recenti corsi e abbiamo condiviso idee e progetti per le nostre attività professionali. Quanto a Sharon, per un certo periodo ha fatto parte della mia squadra, rispondendo con grinta alle richieste più strane di spose provenienti da ogni parte d’Italia.
Capisci bene che, per il loro matrimonio volevo assolutamente il massimo.
Per fortuna, il progetto ideato da Sharon era incantevole. A cominciare dalla sala, Villa Muggia, una splendida location del 1800, a Stresa (Piemonte, provincia di Verbano-Cusio-Ossola) affacciata sul Lago Maggiore. Per me, donna di mare, il lago è sempre un’esperienza da ricordare.
Infatti non potrò mai dimenticare il freddo di quando siamo andati tutti insieme a fare il sopralluogo alla location. 😀 Era gennaio, circa sei mesi prima del matrimonio. Marco e Sharon mi sono venuti a prendere all’aeroporto di Torino e siamo andati a fare una visita strategica della villa, insieme al responsabile della musica e alla fiorista. Si gelava!
Per fortuna il matrimonio era a giugno, in una giornata incantevole, perché la cerimonia si è tenuta proprio sulla terrazza della villa, vista lago. Gli invitati infatti erano in numero ristretto e abbiamo potuto sfruttare questo spazio.
Il Grande Gatsby
Come forse avrai intuito dalle piume ritratte nella foto, il matrimonio aveva un tema con una collocazione ben precisa nel tempo e uno stile inconfondibile. Il tema scelto era infatti Il Grande Gatsby.
Anche la cerimonia era a tema. Infatti durante la stesura ho riletto il romanzo di Francis Scott Fitzgerald, per riuscire a raccontare la storia d’amore di Marco e Sharon con uno stile di scrittura appropriato al contesto. E ho inserito anche qualche citazione dal libro. Tra cui quella che, diversi mesi dopo, la principessa Eugenie di York ha voluto dedicare a suo marito durante il loro rito nuziale.
Il suo sorriso era uno di quei sorrisi rari, dotati di un eterno incoraggiamento, che si incontrano quattro o cinque volte nella vita. Affrontava – o pareva affrontare – l’intero eterno mondo per un attimo, e poi si concentrava sulla persona a cui era rivolto con un pregiudizio irresistibile a suo favore. La capiva esattamente fin dove voleva essere capita, credeva in lei come a lei sarebbe piaciuto credere in se stessa, e la assicurava di aver ricevuto da lei esattamente l’impressione che sperava di produrre nelle condizioni migliori.
Coincidenze? Chissà, sta di fatto che per me Sharon, anche se non ha il sangue blu, è una Principessa (con buona pace di Eugenie e le altre). Anzi, LA Principessa.
Ad aspettare una Sharon più emozionata che mai, c’era un Marco che invece non ha fatto che scherzare per tutta la giornata. Sembrava che il matrimonio non fosse il suo, non dava cenni di nervosismo o ansia. Poi, quando abbiamo sentito il clacson della macchina della sposa e l’abbiamo vista, dalla terrazza di Villa Muggia, mentre percorreva il viale, si è trasfigurato.
Il suo viso è passato attraverso varie sfumature di rosso. Gli occhi gli sono diventati lucidi. Gli è spuntato un sorriso emozionato. Ricordo che in quel momento ho pensato: “Ora sì. Ora ti riconosco”. E pochi istanti dopo, al suono di un pianoforte a coda bianco, Sharon ha fatto il suo ingresso alla cerimonia e la magia ha avuto inizio.
La cerimonia nuziale
Durante il rito non volava una mosca. Erano tutti attenti ed emozionati. La cerimonia è stata scritta per loro, per mettere in risalto la loro personalità, ed è quindi unica. Ecco però alcuni dettagli originali che Marco e Sharon hanno scelto e che possono servirti per prendere spunto:
- Ingresso dello sposo con il cane (Margherita *_*)
- Paggetto con il cartello “Here comes the bride”
- Scambio delle promesse ispirato ad un telefilm (Game of Thrones)
- Rito della rosa
- Firma della pergamena di nozze
C’erano anche alcuni elementi tradizionali, come per esempio lo scambio delle fedi. Il mix rappresenta il carattere degli sposi. Amanti delle novità, ma anche delle cose belle senza tempo.
Gli invitati sono stati iper-coccolati da tanti dettagli ideati da Sharon (lei ha curato la grafica, la realizzazione manuale degli accessori, insomma c’è la sua firma in ogni particolare), come per esempio i libretti, il programma della giornata, i ventagli e le decorazioni. Decisamente ha le mani d’oro. 🙂
E tra i dettagli non poteva mancare il necessario per un festoso lancio del riso finale!
L’avrai capito, ormai, io sono estremamente felice di aver fatto parte del matrimonio di Sharon e Marco e di essere stata la celebrante per il loro matrimonio. Non ero sola, ovviamente. Accanto a me c’era la magica Claudia Girola, come mia assistente, e un team di professionisti di altissimo livello.
Tra loro non posso che ringraziare Wedding Drone per le bellissime foto. Per darti ancora di più il senso di questa incredibile giornata, ti mostro anche il video che hanno realizzato.
Come puoi fare se vuoi anche tu una cerimonia personalizzata, romantica ed emozionante?
È molto semplice! Compila il form qui sotto. Cominceremo con una consulenza preliminare, per fare un’analisi del tuo rito nuziale e fornirti tutte le informazioni necessarie a fare una scelta consapevole.
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A presto
Claudia