Il grande giorno si avvicina! No non quello del tuo matrimonio. Sto parlando di un giorno che ti terrorizza ancora di più: quello in cui darai l’annuncio del matrimonio alla famiglia riunita. Il giorno di Natale.
Tra pochi giorni, tutti sapranno che ti sposi, saranno a conoscenza della data del tuo matrimonio e ti riempiranno di mille domande sui tuoi preparativi per le nozze.
E soprattutto, tra pochi giorni, tutti sapranno che hai scelto una cerimonia non tradizionale.
Come reagiranno?
Sei combattuta tra due emozioni opposte. Da un lato la voglia di condividere la bella notizia, la tua felicità, le tue aspettative e i tuoi sogni con le persone a te più care. E dall’altro il timore che possano non capire la tua scelta, che ti riempiano di critiche oppure di domande imbarazzanti a cui non sai rispondere.
Ecco quindi che voglio venirti incontro con un articolo dedicato a te, in cui ti aiuterò a fare una scorta di risposte alle domande più probabili che i tuoi familiari ti faranno. In modo da dargli tutte le informazioni di cui hanno bisogno, rassicurarli e vivere in serenità queste feste.
Cosa hai fatto di sbagliato?
Il primo gruppo di domande si concentrerà sul cercare la “colpa” che ti ha spinto a fare una scelta così diversa dal consueto. Molte persone ragionano ancora con i dettami della chiesa, quindi sono convinte che chi sceglie un matrimonio civile (o comunque un matrimonio non cattolico) lo stia facendo perché ha fatto qualcosa di male. È stato scomunicato o non è degno di entrare in chiesa.
Quindi ti chiederanno se sei incinta, se uno di voi due è divorziato, se hai compiuto qualche delitto o ti sei macchiata di qualche colpa tale da perdere il diritto ad un matrimonio canonico.
Qui devi lavorare molto di psicologia. Devi superare la rabbia per queste domande inopportune e devi andare alla radice del problema. In questo momento loro non stanno mettendo in dubbio la tua sincerità o la tua moralità. Semplicemente sono prigionieri di una mentalità arcaica: non riescono a capire.
Devi spiegargli che si tratta di una scelta consapevole. Per esempio che, visto che non sei praticante, non ti sembra rispettoso sposarti in chiesa. Oppure che hai preferito fare una scelta diversa e più vicina alla tua spiritualità. Cerca di non prendertela, insomma, perché queste domande possono risultare molto fastidiose, ma non nascono dal giudizio, bensì dall’ignoranza.
Perché sei sempre la solita originale?
Alcuni di loro potrebbero dare la colpa alla tua voglia di stupire, di fare sempre scelte non convenzionali e di percorrere strade inesplorate.
Probabilmente significa che nella loro vita hanno avuto solo una piccola esperienza di matrimoni. E probabilmente tutti i matrimoni a cui hanno partecipato sono stati in chiesa. È evidente, perché, se guardi i dati ISTAT, ormai la maggior parte dei matrimoni in Italia sono matrimoni civili (il 50,1%).
Però chi non ha una vera esperienza in materia non ha questa percezione, perché conosce soltanto la sua cerchia di amici e parenti e le tradizioni della propria famiglia.
Comunque sarà interessante far presente loro, dati alla mano, che la tua non è una scelta strana. Che non sei l’unica in Italia ad aver optato per questa soluzione, ma sei in ottima compagnia.
Questo probabilmente non basterà a rassicurarli, però metterà un semino nelle loro menti. Questo seme di conoscenza, con l’aggiunta di una cerimonia veramente ben fatta, emozionante e coinvolgente, germoglierà, aiutandoli ad aprire la mente e a capire perché così tante persone scelgono una via diversa da quella tradizionale.
È un rito vero?
Ti sentirai probabilmente fare questa domanda. Perché molte persone sono convinte che l’unico rito valido a livello legale sia quello cattolico.
In realtà, e puoi spiegarlo chiaramente, il sacramento del matrimonio in sé non unisce una coppia dal punto di vista legale. Quello che rende due persone sposate per la legge è il rito civile, che avviene in chiesa subito dopo la messa, mentre gli invitati sono fuori ad attendere gli sposi per il lancio del riso.
Dura circa tre minuti, praticamente non lo calcola nessuno. Ma è quello l’unico pezzo della cerimonia per la legge.
Senza quella parte burocratica, il matrimonio in chiesa non avrebbe alcun valore legale. Inoltre, se sono persone anziane, si ricorderanno certamente dei tempi prima del Concordato tra stato e chiesa. Tempi in cui il matrimonio in chiesa era separato dal rito civile e le due cerimonie si svolgevano in due giorni diversi.
Citando questo esempio, e riportando alla loro memoria questi ricordi, ti sarà molto più facile spiegare come funziona la tua cerimonia.
Nascerà quindi un’altra domanda. Perché mai dovresti accontentarti di un rito che consiste solo in un banale passaggio burocratico da tre minuti e via?
E qui potrai spiegargli nel dettaglio che tu NON vuoi un semplice rito civile, ma che hai in mente di organizzare una cerimonia ben strutturata, emozionante, completa e indimenticabile.
Gli potrai dire insomma, che anche tu avrai una parte che rappresenta la tua spiritualità e poi il rito civile. Oppure che separerai i due riti sposandoti un giorno in comune e un altro giorno con il rito di tua scelta, proprio come ha fatto la nonna.
Saranno quindi più predisposti a sentirti raccontare del tuo rito e di tutte le accortezze che hai preso per far sì che non risulti niente di arrangiato o casuale, ma che è il punto centrale dei tuoi preparativi e in cima alla lista delle tue priorità.
Sarà un matrimonio all’americana?
Devi stare molto attenta a questa domanda perché potrebbe venirti la tentazione di dire di sì.
Ma prima di farlo devi accertarti del significato che ha per loro l’espressione “matrimonio all’americana”.
Per alcuni si tratta di un matrimonio altamente scenografico, come quelli che si vedono nei film e telefilm. Immaginano cioè bellissimi riti nuziali sulla spiaggia o in giardino, sposi e invitati circondati da bellissime decorazioni e un’atmosfera estremamente romantica.
E probabilmente anche per te è così, perché ti sei nutrita in tutti questi mesi di tante foto di nozze celebrate in America. Foto che hai visto su internet, nei blog dedicati al matrimonio, su Pinterest, ecc.
Per altri invece il matrimonio all’americana è quello in stile Las Vegas, con un figurante travestito da Elvis Presley che fa una cerimonia ridicola e scherzosa, priva di qualunque serietà.
Quindi attenta a indagare prima di dichiarare sorridendo che il tuo è proprio un matrimonio all’americana. Perché potresti darti la proverbiale zappa sui piedi.
Nota importante: cosa c’è di vero
Una delle cose che le future spose come te trascurano più spesso quando parlano con loro familiari, è la possibilità che loro abbiano ragione almeno in parte.
Devi sapere che nella loro ansia c’è un fondo di verità. Non hanno tutti i torti ad essere preoccupati che tu faccia una cerimonia ridicola e imbarazzante. Ti consiglio quindi non prendere sotto gamba le loro ansie e paure.
Purtroppo in Italia si vedono spesso riti civili raffazzonati, pasticciati e senza senso. La professione di celebrante è relativamente nuova, quando io ho iniziato a occuparmi di cerimonie, nel 2009, non esistevano celebranti specializzati nella creazione di riti nuziali personalizzati per coppie italiane. Gli unici professionisti disponibili erano coloro che si occupavano di officiare riti per gli stranieri in vacanza, con testi perlopiù sempre uguali, o con minime personalizzazioni.
Posso dire di essere stata una pioniera in questo lavoro, ed essere stata la prima a coinvolgere gli sposi nella creazione della cerimonia, in modo da ottenere un rito unico, autentico e assolutamente personale. Ancora oggi sono l’unica a farlo con un tale livello di partecipazione degli sposi, e anche il mestiere di celebrante è una rarità.
Il settore é in mano ai dilettanti, agli improvvisati, a funzionari comunali annoiati, ad amici degli sposi che pensano di poter creare una cerimonia civile ben riuscita, ma nella stragrande maggioranza dei casi falliscono e rovinano il rito per la loro inesperienza.
Quindi le obiezioni dei tuoi cari non sono per niente lontane dalla realtà. Quello che puoi fare per rassicurarli e per garantirti una cerimonia di successo è affidarti a chi lo fa di mestiere.
Se vuoi, io sono a tua disposizione per guidarti.
Mi occuperò di aiutarti nella stesura del testo più appropriato che convincerà anche i tuoi parenti più scettici e scioglierà cuori di chi è contrario alle cerimonie non tradizionali. E poi, se vorrai, io o una celebrante della mia squadra ci occuperemo di celebrare il tuo rito nuziale in modo efficace, oppure prepareremo un tuo amico a questo compito in modo che sappia come muoversi. .
Per maggiori informazioni e per prenotare una prima analisi del tuo caso, ti metto qui sotto il modulo da compilare.
Ricorda però che le date disponibili sono limitate (ahimè, non ho ancora imparato a clonarmi). E quindi vince chi arriva per primo. Ti consiglio perciò di prenotare prima possibile!
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A presto
Claudia