Se c’è un aspetto positivo in tutto quello che stiamo affrontando quest’anno nel settore dei matrimoni, è che tante coppie hanno scoperto la bellezza dei matrimoni in autunno e in inverno.
Tutti noi professionisti del settore lo dicevamo da anni agli sposi: “non esistono solo la primavera e l’estate!” ma c’è voluta una pandemia per riuscire a farci ascoltare.
Guardiamo il bicchiere mezzo pieno, come si dice.
Dopo aver compreso che i matrimoni “fuori stagione” possono essere altrettanto belli, rimane da capire un aspetto importante.
Cosa cambia quando si crea una cerimonia in autunno?
Ti anticipo subito che la risposta non è “l’allestimento”.
Tante coppie che hanno dovuto rimandare il matrimonio si sono trovate in difficoltà perché avevano impostato tutta la grafica e le decorazioni in base alla stagione.
E posso capire la delusione, quando ti rendi conto che il tuo allestimento a tema mare, per una cerimonia sulla spiaggia a luglio, tutta decorata di conchiglie è difficile da inserire in una sala al chiuso a novembre.
Sì, è una bella gatta da pelare.
Ma io sono una celebrante laica e lascio risolvere questo delicatissimo problema ai designer e ai fioristi. Quello di cui voglio parlarti oggi è un insieme di aspetti legati proprio alla cerimonia nuziale: struttura, testo e svolgimento.
Cominciamo da una premessa importante.
La struttura della cerimonia, quella che si chiama in gergo “scaletta” dipende dalla conformazione della vostra assemblea, dalla tipologia di matrimonio e dalla vostra personalità.
Cose che, normalmente, non cambiano se si sceglie una stagione piuttosto che un’altra. Quindi l’impostazione generale perfetta per te è la stessa anche se hai rimandato il matrimonio.
Ci sono tuttavia dei punti da tenere in considerazione:
1..La durata
Normalmente le cerimonie autunnali si svolgono al chiuso, o comunque in un ambiente che non è afoso come quello estivo. Ti sembra che cambi poco? Per gli invitati cambia tantissimo!
Per un matrimonio estivo, per quanto tu ti sforzi di preparare ventagli, bottigliette d’acqua ecc, la temperatura può essere un problema. Gli invitati, anche i più coinvolti o emozionati, hanno una resistenza limitata.
È chiaro che cambia molto da una zona all’altra, ma ad agosto fa caldo un po’ in tutta Italia e anche se normalmente si evitano i riti di mattina, anche il pomeriggio può essere infernale.
Devi quindi calibrare molto attentamente la durata della cerimonia. Ferma restando la scaletta, ci sono dei limiti temporali da rispettare.
Una cerimonia in autunno, invece, ti dà maggiore margine di movimento. Questo non significa che dovresti fare una cerimonia di due ore, ma il controllo sul tempo è meno rigido.
2. La collaborazione con i comuni
In autunno c’è innegabilmente minore “concorrenza”. È molto probabile che quel giorno ci sia solo tu a sposarti in quel comune, o che comunque il numero di coppie che ha scelto quel giorno sia inferiore rispetto a un sabato di luglio.
Questo significa che, se hai scelto di fare un rito civile, troverai maggiore collaborazione dai comuni.
Ti ricordo che per una cerimonia civile hai tre opzioni:
- Rito celebrato dal sindaco o da una persona scelta da lui
- Rito celebrato da un officiante di tua scelta con delega
- Rito concelebrato dal sindaco e dall’officiante di tua scelta insieme
Qualunque sia la tua scelta, una persona del comune dovrà essere presente alla cerimonia. Per celebrare o per portare la fascia ai registi alla tua celebrante e controllare che tutto si svolga perfettamente.
Ora immagina di essere un impiegato del comune. È un sabato d’estate, vorresti andare al mare, ma devi fare gli straordinari. Ci sono dieci matrimoni in un giorno e devi correre come una scheggia impazzita da una parte all’altra del territorio comunale.
Aggiungici che la maggior parte delle cerimonie sono brutte, banali, piene dei soliti discorsi vuoti e delle solite 4-5 poesie che si ripetono come un incubo.
Mettici pure che nei comuni ci sono spesso persone splendide, disponibili e che amano fare un buon lavoro, ma ancora più spesso ci sono persone poco professionali, disattente e pigre.
Sheckera tutto insieme e capirai perché in molti casi, quando una coppia desidera fare una cerimonia più completa, bella, intensa ed emozionante, si trova davanti a un muro. E si sente dire che può durare massimo dieci minuti perché poi il sindaco o chi per lui deve andare.
Il tuo matrimonio, che hai sognato per tutta la vita, dovrebbe durare dieci minuti? Non scherziamo!!!
Questo è uno dei motivi per cui sempre più coppie decidono di separare i due momenti: un giorno il rito civile e un altro giorno la LORO cerimonia.
Se la cerimonia è in autunno questo rischio è minore, perché i matrimoni sono di meno ed è più facile che il sindaco o il funzionario sia disponibile a prolungare la sua presenza.
3. La luce
Un altro aspetto importante da considerare solo le condizioni di luce. Ovviamente sai che in autunno il tramonto arriva prima. Questo non rende solo lo scenario generale più romantico (se hai scelto una cerimonia di pomeriggio), ma può dare maggiore enfasi ad alcuni rituali.
Per esempio tutti i riti d’unione o in generale le celebrazioni che prevedono l’uso di candele. Penso al rito della luce, giusto per citarne uno famoso, oppure al rito del ricordo in cui si associano candele o lanterne alla presenza di antenati o dei cari estinti a benedire l’unione.
Penso al rito dell’albero di Natale, per i matrimoni a dicembre, o al rito degli elementi per chi ha scelto di ispirarsi alla spiritualità pagana. Insomma, di esempi ce ne sarebbero tantissimi.
In quel caso potrebbe essere una buona idea scegliere una sala con delle vetrate per sfruttare la luce del tramonto, oppure comunque non esagerare con la luce artificiale in modo da rendere ancora più speciale quel momento.
Ti sembrerà un dettaglio che fa parte dell’allestimento, ma in realtà il modo in cui i nostri sensi percepiscono ciò che ci circonda influisce sulle nostre emozioni. Quindi in questo caso lo stimolo della vista permette di partecipare in maniera ancora più profonda al rito.
In conclusione ritengo che una cerimonia in autunno sia una scelta eccellente, anche dal punto di vista strategico.
A patto ovviamente di fare una bella cerimonia personalizzata e non limitarsi ai tre minuti del rito civile standard.
Ma per quanto riguarda questo aspetto posso aiutarti io.
Il mio metodo si basa sulla stesura di testi esclusivi per cerimonie nuziali, attraverso un percorso creativo condiviso con gli sposi. Sarete i protagonisti di ogni fase della creazione della cerimonia e questo permette di vivere ancora più intensamente quel momento.
Leggi per esempio cosa mi ha scritto Laura, che si è sposata proprio qualche giorno fa. Io ho scritto con lei e Fausto la cerimonia e Claudia (sì lo so, ci chiamiamo uguale), una delle nostre celebranti senior ha officiato il rito:
“Carissima Claudia… ora che le emozioni si sono stemperate, ti posso scrivere!
Ero l’unica a credere veramente in questo tipo di cerimonia e invece… il commento “peggiore” che ho ricevuto è stato di mia sorella, che mi ha accusata di avere alzato talmente tanto l’assicella dello standard di matrimonio che il suo non sarà mai all’altezza.
Io ho pianto tutto il tempo, ma era normale (però sono riuscita quasi a leggere le promesse senza singhiozzare) Fausto anche, e non lo era.
Tutti quelli dietro di noi erano tra il commosso lieve al pianto dirotto. Il fotografo si asciugava le lacrime. La testimone di Fausto, donna-roccia, l’ho vista asciugarsi le lacrime di nascosto.
Come se non bastasse, dopo, l’atmosfera era davvero diversa dal solito. Gente timida scatenata in pista, tutti che ridevano e scherzavano tra loro. Hanno seguito il consiglio di Claudia e si sono sentiti molto comunità!
Quindi grazie!!” (Laura Griseri)
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A presto!
Claudia