Quando hai immaginato la tua cerimonia simbolica hai subito pensato che alcune persone importanti per te avrebbero letto qualcosa. Non pretendevi che scrivessero una poesia o una dedica speciale (anche se ti sarebbe piaciuto tanto), ma leggere un brano da te scelto ti sembrava un gesto naturale.
Del resto se ti fossi sposata in chiesa qualcuno avrebbe dovuto leggere le letture, quindi sei sicura che la tua proposta non sia strana, nè offensiva.
Eppure, quando hai dato la bella notizia ai prescelti, la loro reazione ti ha spiazzato.
Nessuno vuole leggere al tuo matrimonio
Ti hanno detto che non se la sentono, che si vergognano, che saranno troppo emozionati…
La scusa che hanno usato ti importa relativamente, quello che per te è importante è che contavi su di loro e sei rimasta delusa.
So come ti senti, è veramente frustrante. Ti sembra di fare passi indietro nell’organizzazione della tua cerimonia civile o simbolica, invece che passi in avanti. Il tuo obiettivo si è improvvisamente allontanato.
Ok. Ora fai un respiro profondo. So che sei arrabbiata.
Però voglio aiutarti a capire le ragioni che ci sono dietro queste scuse, e darti qualche buon consiglio per risolvere il problema con un pizzico di strategia.
Per questo ho preparato un video per te
Panico da letture: quando i tuoi amici non se la sentono
Qui sotto trovi la trascrizione, così se preferisci leggere puoi farlo.
Oggi voglio parlarti di un problema molto seccante ma anche molto comune che potresti avere quando organizzi il tuo rito nuziale.
Nei tuoi progetti c’è quello di far intervenire alcune persone per leggere durante la cerimonia, poi però quando vai da loro a chierderglielo, queste si tirano indietro. Ti dicono che non se la sentono, che si vergognano, che non sono capaci di parlare in pubblico e tante altre scuse simili.
Ti senti delusa e frustrata, ed è perfettamente naturale. Tu pensi che siano proprio degli ingrati, dopotutto il ruolo che hai offerto loro è un ruolo d’onore. Non glielo avresti chiesto se non fossero persone importanti per te, giusto? E inoltre prima di fare questa proposta ci hai pensato e secondo te sono perfettamente in grado di leggere una mezza paginetta.
La questione però è un po’ più complessa di quello che credi.
Prima di tutto devi tenere presente che nella situazione in cui ci troviamo in Italia, le cerimonie non convenzionali spesso vengono fraintese. Moltissime coppie si sposano in chiesa e probabilmente per i tuoi familiari e amici quella è la cerimonia che corrisponde alla loro idea di matrimonio.
I riti civili non prevedono letture, almeno se consideriamo il rito standard in comune, quindi è probabile che le persone a cui hai chiesto, sapendo che farai un rito civile, abbiano un’idea molto diversa da quella che hai tu nella mente. Ed è probabile che la tua richiesta li abbia spiazzati, tirando fuori le loro insicurezza.
Per quanto riguarda i riti simbolici, purtroppo spesso sono dei finti riti civili, delle recite. Il che genera l’associazione mentale tra la tua cerimonia e una rappresentazione teatrale. Chi viene invitato a leggere la interpreta come se fosse una performance da fare in pubblico. E non si sente all’altezza.
In realtà ci sono diverse tipologie di invitati e tu dovresti fare chiarezza dentro di te prima di chiedere a qualcuno di leggere.
- C’è quello che ha voglia di mettersi in mostra, che probabilmente accetterà subito, ma non sei sicura che lo farà per te. Per lui o per lei è importante avere l’occasione di parlare al microfono davanti ad una platea. Questo è anche il tipo di amico che si offre di celebrare la tua cerimonia anche se non l’ha mai fatto, senza preoccuparsi del rischio di fare un pasticcio e rovinare il tuo matrimonio.
- C’è quello che per te farebbe qualsiasi cosa, che accetterebbe comunque, anche se gli chiedessi di gettarsi nel fuoco. Certamente accetterà, ma poi avrà tante paure nascoste, tante ansie e timori di cui non vorrà parlarti per non turbarti, ma che potrebbero poi portarlo a bloccarsi, o anche a sentirsi male il giorno del matrimonio.
- In mezzo a questi due estremi c’è una grande varietà di persone che hanno tutta una serie di obiezioni e scuse. A parte qualcuno che è veramente molto timido e anche nella vita quotidiana ha grandi difficoltà a comunicare, gli altri stanno probabilmente fraintendendo.
Quello che tu dovresti spiegargli è che non è uno spettacolo, non sono su un palcoscenico. È un’occasione familiare, conviviale. Non c’è niente di diverso dal raccontare qualcosa durante il pranzo di Natale, o fare un brindisi ad una festa.
Quello che devi trasmettere è che leggere alla cerimonia è un dono che ti fanno, per la loro stessa presenza. Non importa se poi il lettore ha la voce che trema oppure si commuove, anzi tutte queste espressioni dell’emozione vanno benissimo.
Infatti se c’è una persona che celebra la cerimonia in modo professionale, il rito resta in piedi ed è efficace e ben riuscito anche se l’amico non riesce a completare la lettura del brano che hai scelto in maniera ottimale.
Se la struttura del rito è solida e ben costruita, tutte le emozioni di voi sposi e dei lettori possono trovare il loro posto.
Per fare questo devi prima di tutto interiorizzare il senso della cerimonia. Capire cosa stai raccontando, a chi lo stai raccontando e come fare in modo che tutto sia fluido, autentico e in sintonia con la tua personalità.
Questo è un passaggio essenziale e per niente banale.
Un atteggiamento che deve venire da te, solo così potrai trasmetterlo.
Per questo ho inserito alcune riflessioni e spunti tra gli elementi più importanti del percorso Cerimonia VIP. Mentre collaboreremo alla stesura della tua cerimonia esclusiva avrai modo di approfondire il senso della tua promessa, e potrai scegliere le persone giuste per farne parte e aiutarli a superare tutte le loro paure e obiezioni.
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A presto!
Claudia