Qualche tempo fa mi è stata fatta una domanda davvero insolita, da una coppia che desidera un matrimonio davvero originale e personale: “Si può realizzare una cerimonia senza celebrante?“. In pratica gli sposi vogliono auto-celebrare il loro rito nuziale simbolico. Essere in un certo senso officianti per se stessi e l’uno per l’altro. La prima reazione di chiunque sarebbe: “No, è impossibile”. Ma sai che io non sono tipa da fermarmi alla prima risposta.
Ho voluto rifletterci un po’ per poter dare una risposta seria e argomentata. Dopo vari studi e riflessioni sono arrivata alla conclusione che è possibile, ma solo in alcune situazioni, quindi oggi voglio darti tutti gli strumenti per capire se questa soluzione è adatta a te.
Partiamo dall’inizio, giusto per assicurarci di essere sulla stessa lunghezza d’onda. Quando organizzi un rito civile o simbolico di solito prenoti come prima cosa la location in cui si svolgerà. Magari hai sempre sognato un matrimonio sulla spiaggia, una cerimonia in giardino oppure nel bosco. È normalissimo quindi che il tuo primo pensiero sia capire DOVE e QUANDO ti sposerai.
Nella maggior parte dei casi, però, a questa decisione segue un momento di relax, di calo di tensione. Insomma, la coppia pensa: “Abbiamo la data e il posto, siamo a cavallo, ci possiamo rilassare”. Purtroppo non è così. Infatti prenotando il luogo della cerimonia NON hai la cerimonia.
Lo so, sembra un controsenso. Ma organizzare un rito nuziale è come preparare un regalo di Natale. Prenotando la location hai scelto, per così dire, una bellissima confezione per il tuo pacchetto, ma è ancora vuoto.
Questo perché ci sono delle differenze importanti tra un rito cattolico e un rito laico. Nel primo caso, scegliendo la chiesa tu hai automaticamente il sacerdote e anche il testo della cerimonia, vale a dire la messa, che è immutabile. Nel tuo caso invece hai la bellissima opportunità di creare un rito personalizzato, ma nel momento in cui scegli il luogo che farà da scenario alla cerimonia non hai nient’altro. Né un testo, né un officiante (ti prego, non chiamarlo cerimoniere, cerimoniante, o con qualsiasi altro nome assurdo hai trovato in rete).
Al testo della cerimonia e al celebrante devi pensarci tu.
“E il sindaco?” dirai tu. Il sindaco è un funzionario pubblico. Il suo ruolo è mettere in atto una breve procedura burocratica (il rito civile dura circa 3-4 minuti) che non comprende tutto ciò che di solito rende meravigliosa una cerimonia. Non ci sono promesse, scambio delle fedi, letture, riti di unione… niente di tutto ciò. Alcuni comuni sono disponibili a far scambiare le fedi, ma il risultato è solo di aggiungere un gesto privo di contesto alla lettura degli articoli di legge.
Se sei qui e stai cercando informazioni per la tua cerimonia nuziale, suppongo che non ti interessi ridurre mesi o anni di preparativi a tre minuti (per quanto importanti) di fredda lettura delle leggi. Non vuoi una cerimonia che ti lasci indifferente e che nessuno ricorderà.
Quindi torniamo al discorso di prima. Hai scelto la location, ma non hai testo né celebrante.
Ora il punto è questo: il testo è indispensabile. Senza sapere cosa dire, non si può creare alcun momento di emozione. Ti ritroveresti a balbettare qualcosa o a dire a un tuo amico “Improvvisa tu un discorso”. E per esperienza posso dirti che i risultati sono sempre pessimi. Quasi quasi sono meglio i tre minuti sterili e impersonali del rito civile.
La domanda quindi è: visto che non puoi fare a meno del testo della cerimonia, anche il celebrante è indispensabile?
Come ti accennavo prima, dipende.
Di solito ogni cerimonia, in ogni cultura e religione, ha almeno un celebrante (ce ne potrebbe essere più di uno). Sia esso il sacerdote, il sindaco o un officiante laico non importa. Questa figura ha delle funzioni fondamentali, che sono spesso fraintese.
La prima, trova applicazione nelle cerimonie religiose. In questo caso il celebrante, in un modo o nell’altro, fa da tramite tra i fedeli e la divinità. In un rito laico ovviamente questa funzione viene meno, ma comunque questa figura rimane un punto di riferimento della comunità. Incarna in un certo senso l’autorità che rende ufficiale il matrimonio.
Questa associazione mentale è così forte nella nostra cultura che funziona anche quando chi celebra il rito non ha alcuna autorità. Infatti non tutte le coppie scelgono di farsi sposare dal sindaco o da un celebrante laico professionista. Tanti preferiscono affidare questo ruolo a un amico, se possibile adeguatamente preparato.
L’amico non ha una reale autorità, eppure durante la cerimonia la comunità lo percepisce come guida e si lascia condurre. Sempre dando per scontato che il testo sia scritto bene, ovviamente.
Se però andiamo a scomporre le prerogative di questa figura, vediamo che “guidare la comunità” in realtà significa:
- dare indicazioni precise a chi ha un ruolo nel rito (sposi, lettori, damigelle, testimoni ecc. ma anche musicisti, fotografi e così via);
- rassicurare gli invitati che non sono abituati al rito civile o simbolico e aiutarli a emozionarsi e partecipare;
- aiutare gli sposi, che sono emozionati e a volte bloccati per metterli nello stato d’animo giusto per vivere una cerimonia indimenticabile e godersi il momento;
- agevolare tutti quei passaggi tecnici difficili in cui normalmente le cerimonie non professionali si incagliano, creando momenti di incertezza, imbarazzo e paura.
Ho scomposto così le responsabilità del celebrante, che sono molto articolate e complesse, per darti dei punti su cui riflettere. Nella mia esperienza professionale di ormai davvero tanti anni come officiante laica questi sono i punti principali.
Quindi, tolta la parte strettamente burocratica in cui per legge ti serve assolutamente un ufficiale di stato civile, per la cerimonia simbolica puoi fare a meno dell’officiante se hai la certezza di poter risolvere questi problemi in autonomia.
Per realizzare una cerimonia senza celebrante assicurati di avere queste caratteristiche
Prima di tutto, ogni persona che deve intervenire nel rito deve essere adeguatamente preparata. Nessuno deve arrivare alla cerimonia chiedendosi “Cosa devo fare? Cosa devo dire? Quando devo entrare? Dove mi devo mettere?”. Serve ovviamente un’organizzazione eccellente a monte.
In secondo luogo, devi avere un’assemblea costituita unicamente da persone che non hanno pregiudizi e resistenze nei confronti dei riti alternativi. In altre parole, se ci sono persone che non si sentono a loro agio, non sanno cosa aspettarsi o che preferirebbero vederti sposare in chiesa, non puoi fare il rito senza celebrante. Hai bisogno di una figura di riferimento che li aiuti a sciogliersi. Pochissime coppie italiane si trovano in questa situazione, ma con il passare del tempo diventeranno sempre di più. Abbiamo già fatto molti passi avanti da quando ho iniziato a lavorare come celebrante (nel 2009) e se ancora i riti alternativi non sono stati completamente sdoganati, la direzione è quella giusta.
Come terzo punto, voi dovete essere completamente a vostro agio a trovarvi in pubblico, sotto gli occhi di tutti, ad aprire il vostro cuore e mettere a nudo i vostri sentimenti. Inoltre dovete essere persone che sanno reggere l’ansia e che hanno innate capacità di problem solving. La ragione è semplice: se non c’è un celebrante al primo imprevisto siete soli e dovete cavarvela. La vostra professione potrebbe aiutarvi, se siete attori, performer o comunque abituati a essere davanti a una folla (che spesso nel matrimonio tende a giudicare) è un buon punto di partenza.
Infine, il rito deve essere costruito davvero con cura, e tutti i passaggi devono essere sviscerati durante la preparazione. Non solo le parole, ma anche i gesti, i percorsi e i movimenti devono essere studiati con cura.
Sì, ma come funziona?
Ovviamente ogni rito è a sé e va scritto per quella specifica coppia. In generale però sono gli sposi stessi a officiare il rito, leggendo a turno le varie parti. La cerimonia si configura così come una sorta di dialogo d’amore, che culmina con l’autoproclamazione della coppia come famiglia.
Va da sé che non si tratta di un rito tradizionale, quindi devi mettere da parte le idee tipiche sul matrimonio. Per esempio l’ingresso della sposa con il papà, oppure la classica frase “Vi dichiaro marito e moglie, puoi baciare la sposa”. Insomma, si tratta di ripensare completamente il rito e vivere un’esperienza del tutto nuova.
Trovo che questo tipo di cerimonia sia molto adatta a coppie moderne, anticonformiste, magari non giovanissime. Ed è anche una soluzione interessante per chi convive da tanti anni, ha già figli oppure è al secondo matrimonio (o terzo). Si applica anche facilmente alla cerimonia di rinnovo delle promesse.
Non devi dimenticare però, che un rito nuziale va sempre studiato nei minimi dettagli perché si trasformi in un bellissimo ricordo. Se è una cerimonia senza celebrante ancora di più.
Per questo se vuoi ti posso aiutare io.
Cerimonia VIP è il mio progetto di creazione di cerimonie nuziali uniche. Il mio approccio coinvolge la coppia in tutti i preparativi, rendendola protagonista del processo di ideazione e stesura della cerimonia.
Io e il mio team possiamo aiutarti a:
- scrivere il testo del rito, valorizzando la tua storia d’amore e la tua personalità;
- celebrare la cerimonia OPPURE preparare un tuo amico a svolgere il ruolo di celebrante OPPURE preparare voi due a officiare da soli il vostro rito senza celebrante.
In ogni caso si parte sempre dal testo, che è la chiave di tutto il matrimonio. Questo è l’aspetto più delicato, perché per scrivere un testo davvero efficace e unico serve tempo. Bisogna studiare a fondo i tuoi desideri, i tuoi valori e la tua identità di coppia e inoltre occorre analizzare accuratamente le dinamiche che si creano all’interno dell’assemblea degli invitati.
Per questo, se vuoi chiedere il mio aiuto per una cerimonia da film di Hollywood (con o senza celebrante), ti consiglio di prenotare prima possibile. Il momento migliore è prima ancora di aver scelto la location in cui si svolgerà il rito.
Ti lascio qui sotto il modulo da compilare per ricevere il materiale informativo e fissare una prima consulenza gratuita con una consulente di cerimonia Cerimonia VIP.
Richiedi informazioni
"*" indicates required fields
A presto!
Claudia