Se hai provato a spiegare ai tuoi genitori cos’è una cerimonia simbolica e perché vorresti sceglierla per il tuo matrimonio probabilmente ti sarai trovata davanti ad un muro fatto di ostilità. Forse hai anche pensato ad un certo punto che loro fossero diversi dalle persone che hai sempre creduto di conoscere.
Magari ti sei sempre ritenuta fortunata per il fatto di avere un papà e una mamma di mentalità aperta, moderni, più permissivi di quelli dei tuoi amici e compagni di scuola e adesso scoprire che loro non sono con te in questa scelta ti ha riempito di amarezza.
Probabilmente credevi che almeno sulla cerimonia loro si sarebbero dimostrati disponibili ad ascoltarti, ma devi sapere che la loro non è mancanza d’amore o chiusura mentale. C’è molto di più dietro la loro ostilità. Se capisci la chiave del loro comportamento puoi capire anche come spiegargli perché hai scelto di sposarti con una cerimonia non convenzionale e fare in modo che ti ascoltino mentre illustri tutti i vantaggi del rito all’americana.
Prima di tutto: niente paura. So quello che provi e mi rendo conto che è una delusione scontrarsi contro pregiudizi e incomprensioni, proprio quando sei più fragile e hai più bisogno di aiuto, perché le scelte da fare per il tuo matrimonio sono tante e ti sembra un’impresa impossibile decidere tutte queste cose in così poco tempo.
Respira, va tutto bene. Rifletti sugli aspetti positivi di questa situazione. Tantissime coppie italiane (diciamo quasi tutte) prima di te hanno affrontato questa sfida contro l’atteggiamento ottuso delle famiglie. Posso portarti la testimonianza di tanti dei miei sposi che hanno vinto questa sfida. Ho visto succedere le stesse cose tante volte e so come funziona.
Probabilmente pensi che ogni matrimonio è unico, che ogni coppia ha le sue esigenze e ogni famiglia le sue stranezze ed hai perfettamente ragione. Se mi segui da un po’ saprai che della personalizzazione delle nozze e in particolare delle cerimonie nuziali ho fatto la mia bandiera. Probabilmente però pensi anche che i tuoi siano i più testardi, ottusi e poco collaborativi sulla faccia della terra.
Dai, lo sappiamo tutte e due che non è così, se hanno cresciuto qualcuno con una così forte personalità e capacità di pensare con la sua testa da prendere in considerazione una cerimonia su misura (sì, sto parlando di te!) non possono essere così male! 😉
Se hai la pazienza di leggermi ti mostrerò come puoi andare a fondo alle obiezioni dei tuoi genitori, sotto tutti gli strati di pregiudizio, fino ad arrivare al nucleo e trovare la vera motivazione dietro il loro no. Così potrai portarli dalla tua parte e proseguire i tuoi preparativi con il loro pieno sostegno.
La verità nascosta dietro la frase “si è sempre fatto così”
Facciamo un passo indietro, riflettiamo insieme sul matrimonio e sul suo significato. Le nozze hanno una tradizione lunga secoli, in cui non sono state altro che la manifestazione del potere economico delle famiglie. Secoli fa non ci si sposava (quasi mai) per amore. I matrimoni erano combinati e non di rado gli sposi si conoscevano solo a nozze decise.
La tv e il cinema ci hanno raccontato le storie più eclatanti di questa tradizione nuziale in tutto il mondo, pensa soltanto al matrimonio combinato tra il re Luigi XVI di Francia e Maria Antonietta d’Austria. Accanto a questi casi famosi ce ne sono però migliaia che sono sconosciuti. Soprattutto al sud il modello della famiglia patriarcale era estremamente radicato.
Solo dopo gli anni ’70 è iniziata l’emancipazione femminile e abbiamo avuto un’inversione di tendenza, che piano piano si è diffusa in tutta la penisola, da nord a sud e che ci porta adesso a pensare che sia normale per due persone innamorarsi e poi sposarsi, decidendo autonomamente di compiere il grande passo.
Se vuoi avere un’idea più precisa di come funzionava, guarda le tradizioni di paesi in cui i matrimoni combinati sono ancora la norma, come India, Pakistan, Bangladesh, Egitto, Tunisia, Marocco, Albania ecc.
Anche se le cose sono cambiate c’è sempre una differenza temporale da considerare: prima cambiano le mode, poi le abitudini, solo dopo si modificano i modi di pensare, partendo dalle convinzioni più superficiali per poi far venire a galla quelle più profonde.
Le convinzioni sul matrimonio sono così sedimentate da secoli di ripetizioni e di interpretazioni ricorrenti dello stesso argomento che non sono ancora completamente salite in superficie. La tua generazione è in un certo senso una generazione di pionieri nel campo del matrimonio, che deve portare avanti la nobile missione di traghettare le nozze da quello che erano nell’antichità a quello che saranno domani. Una bella responsabilità, vero?
Ma torniamo a noi. Che cos’era quindi il matrimonio? Nient’altro che un’occasione sociale, un evento dove si intrecciavano gli interessi (economici, ma non solo) delle due famiglie coinvolte. In più, aspetto da non sottovalutare, erano una vetrina in cui le famiglie facevano a gara nel dimostrare la loro ricchezza, il loro buongusto, la bellezza della sposa, il prestigio dello sposo e tutta una serie di cose che oggi troviamo superate se non discutibili.
È chiaro quindi come i tuoi genitori, senza averne colpa, siano ancora portatori di questa idea sedimentata. Anche se sono delle persone estremamente intelligenti e innovative in tanti aspetti della loro vita, lavorativa e personale, non ci possono fare niente, è una cosa che è legata al doppio filo del loro dna. L’evoluzione della specie non è mai una cosa semplice.
Quando ti dicono “si è sempre fatto così” sanno di pronunciare una frase vuota, se ci riflettono anche loro si rendono conto che tante cose si rinnovano (non solo nel campo del matrimonio). Restando nel nostro ambito ci sono mille cose che si facevano e non si fanno più e non sto parlando solo di mode o dello stile shabby che è più o meno di tendenza del boho chic.
A noi contemporanei alcune antiche tradizioni sembrano assurde, che dire per esempio dei matrimoni dell’antica Grecia? Il banchetto avveniva prima che lo sposo vedesse la sposa (le veniva tolto il velo solo nella camera nuziale), trascorrevano insieme la prima notte e solo dopo il matrimonio veniva considerato valido e ricevevano i doni nuziali.
Per noi è piuttosto bizzarro pensare che la convivenza prima del matrimonio sia fondamentale per sposarsi eppure per gli antichi greci era così. È successo che una tradizione è stata soppiantata da un’altra, non troveresti quantomeno insolito un padre che incoraggia una figlia ad andare a letto con il fidanzato perché se no non può sposarsi?
Questo è solo un esempio, ma nella storia del matrimonio ci sono tantissimi modi di fare e pensare che sono stati soppiantati da altri, anche radicalmente opposti. La buona notizia è quindi che siamo proprio nell’occhio del ciclone, nel momento storico in cui sta avvenendo un’altra grande rivoluzione nel settore delle nozze e tu ne fai parte.
Immagino che a questo punto potresti chiederti qual è la cattiva notizia. In effetti ce n’è una ed è che le rivoluzioni richiedono tempo e coraggio. Devi impegnarti un po’ di più per superare l’inerzia che spinge a ricalcare modelli noti per non correre rischi.
Il rischio della novità
La tradizione è sicura, calda e accogliente, l’innovazione è un punto interrogativo che per i tuoi genitori pesa come un macigno. L’impulso radicato nel loro dna suggerisce che c’è in gioco la loro reputazione e che il significato del matrimonio è far fare bella figura alle famiglie.
Non conta che a parole loro si proclamino arci-convinti che il matrimonio è il tuo e deve piacere a te, che siete voi due a dovervi sposare e che tutte le decisioni spettano a voi. Hanno previsto un piccolo range di variabili e messo in conto che potrai scegliere una portata del banchetto che a loro non piace, un colore di fiori che non è il loro preferito, un modello di abito di uno stile nuovo che non è nelle loro corde.
Non hanno previsto che tu metta in discussione quelli che per loro è l’elemento imprescindibile di qualsiasi matrimonio: la cerimonia in chiesa. E la fede non c’entra niente. Magari non sono neanche praticanti e hanno un percorso spirituale che non ricalca fedelmente i dettami del cattolicesimo.
Quello che veramente li preoccupa non è la possibilità che tu vada all’inferno per aver scelto una cerimonia diversa dal rito cristiano, ma il fatto che loro potrebbero essere condannati ad un inferno diverso, quello che nella loro mente è costituito dalle persone che parlano, anzi S-parlano di loro. Di loro, non di te, perché come abbiamo visto l’istinto li porta a credere che ad essere in gioco sia la loro reputazione.
Le argomentazioni più razionali e logiche ti sono di ben poco aiuto in questo caso, perché nulla possono contro il potere della suggestione. Parlo della loro autosuggestione: il timore di fare brutta figura li porta a visualizzare nella loro mente gli scenari peggiori e più umilianti.
Detto tra noi, è vero che le persone tendono a criticare. Il matrimonio tira fuori il meglio e il peggio da tutti coloro che vi partecipano ed è probabile che quella zia, che è già in conflitto con tua madre per tutte quelle vecchie storie di quando erano ragazze, non stia aspettando altro che l’occasione per diffondere in giro un po’ di commenti velenosi.
In tutte le famiglie e in tutte le cerchie di amici c’è la persona invidiosa che non vede l’ora di cercare il pelo nell’uovo e mettere in cattiva luce la persona verso la quale prova dell’astio o sente un malcelato senso di inferiorità. Criticare è più facile che esprimere ammirazione.
Non voglio neanche prendere in considerazione le varie polemiche sulle finte cerimonie, sui falsi riti civili o peggio false messe. Se sei qui e mi stai leggendo do per scontato che tu abbia superato quella fase e ti sia informata sull’argomento. Forse però le famiglie non lo sono altrettanto.
Il punto è come fare a convincere i genitori che vale la pena di correre questo rischio. Tu sei disposta a mettere in gioco tanto della tua essenza nell’organizzazione del tuo matrimonio, hai buttato il cuore oltre l’ostacolo e ti stai impegnando a superare le tue resistenze interne e le mille difficoltà che la pianificazione delle nozze ti presenta ad ogni momento che passa.
I tuoi genitori vorrebbero solo una cosa: la garanzia che tutto andrà bene e che faranno una splendida figura, capace di far ingoiare alla zia malefica il suo veleno.
Come dare ai tuoi genitori le garanzie che cercano
Cosa succederebbe se i tuoi avessero la certezza matematica che il tuo matrimonio sarà un successo senza precedenti, che la tua cerimonia all’americana coinvolgerà e farà emozionare i vostri invitati e che saranno ricordati come degli innovatori, degli esempi da seguire e da copiare?
Immagina la loro soddisfazione quando, oltre ad essere riusciti a godersi senza ansia e senza paura il momento emozionante del tuo sì, versando copiose lacrime di gioia, saranno circondati da persone ammirate che fanno loro i complimenti e chiedono come hanno avuto questa idea, come hanno pensato a questo rito così personale e unico.
Immagina il tuo stato d’animo quando, oltre a vedere finalmente il tuo sogno avverarsi, fino a toccarlo con mano, sai di aver fatto la cosa migliore per loro, di averli ripagati di tutti i sacrifici fatti per crescerti, del loro aiuto nell’organizzazione del matrimonio, donando loro questo momento di gloria.
Il batticuore, la sensazione di toccare il cielo con un dito, la magia dell’amore che si irradia da voi sposi fino a coinvolgere tutti i vostri cari ti ritorneranno alla mente negli anni ogni volta che ricorderai il tuo matrimonio. Non ci sono parole per descrivere quello stato d’animo.
Sto dando per scontato che la cerimonia sia organizzata alla perfezione, che il testo sia scritto in maniera strategica e che il rito sia celebrato da una persona esperta e competente. Altrimenti il rischio che si verifichi lo scenario peggiore è molto alto.
In quel caso avresti fatto avverare il peggiore incubo tuo e dei tuoi genitori: una cerimonia macchietta, un finto rito, una celebrazione noiosa e imbarazzante, che resta come una macchia sul tuo bellissimo matrimonio, brrr…
È molto importante che alla tua cerimonia venga data l’importanza che merita, che ogni elemento sia scelto con cura per completare il mosaico composto da testo, gesti, musica, allestimenti, emozioni, simbolismi e dettagli personali. Nella migliore delle ipotesi, quella cioè di una cerimonia studiata alla perfezione già la cura dei dettagli sarà un elemento che ti aiuterà a far capire ai tuoi che tieni in grande considerazione la loro necessità di essere a loro modo protagonisti di quel giorno. Questo ovviamente non basta.
Per questo motivo, quando ho ideato il mio sistema, ho deciso di mettermi dalla parte degli sposi anche su questo fronte, aiutandoli a rassicurare i loro genitori e a regalarsi e regalare loro questa esperienza indimenticabile. Ti racconto quindi come ho fatto io nel corso di questi anni, e come ho permesso alle mie coppie di abbattere il muro dell’ostilità.
Di matrimonio in matrimonio ho raccolto foto, dati e testimonianze sulle cerimonie simboliche e all’americana. Ho creato in questo modo un’arsenale che le coppie possono mostrare ai loro genitori per dimostrare l’efficacia del sistema. Loro possono leggere le testimonianze, vedere i video e se vogliono anche contattare le persone che sono già passate attraverso questa esperienza.
Pensaci, quanto può essere efficace il tuo discorso sui vantaggi di una cerimonia personalizzata quando le vere motivazioni non sono razionali? È molto più utile parlare, leggere o ascoltare il racconto dell’esperienza di un’altra coppia che ha già sconfitto i pregiudizi della propria famiglia, di altri genitori che sono già passati attraverso questo calvario di dubbi e che alla fine hanno scoperto di aver fatto la migliore scelta della loro vita.
Dovrai quindi procurarti questo tipo di materiali: foto, testimonianze, recensioni, racconti di esperienze, contatti di persone da chiamare per chiedere informazioni. Fai capire loro che consideri naturali i loro dubbi e cerca di non assumere un atteggiamento ostile, ma di essere propositiva e ottimista.
L’altra strategia, da seguire parallelamente a questa, è quella di coinvolgere direttamente i genitori nell’organizzazione e nella celebrazione della cerimonia. So che vorresti mantenere tu il controllo, perché la loro tendenza verso la tradizione si scontra con il tuo stile personale e unico, ma ci sono alcuni compiti per cui loro sono perfetti e che li aiuteranno a sentirsi in prima linea.
Capiranno tanti dettagli in più, condivideranno con te la scelta di alcuni elementi della cerimonia e questo li aiuterà a non farsi sopraffare dall’ansia e dall’incertezza. Per esperienza posso dirti che più una cosa è ignota e più fa paura, quindi sarà fondamentale che diventino un po’ più esperti nella materia e che sappiano trasmettere qualche informazione strategica alla zia antipatica che chiede chiarimenti sul rito cercando un punto debole da attaccare nelle sue critiche.
Vedrai che dopo un po’ ci prenderanno gusto e si affezioneranno al progetto e all’idea di far tacere la zia. Inoltre sarà molto importante trovare il giusto ruolo per loro nella cerimonia, a seconda del loro carattere e della loro voglia di essere o meno al centro dell’attenzione durante il rito li si potrà coinvolgere in diversi momenti della celebrazione, dal corteo alla fase dell’indirizzo, da quella della presentazione sino al congedo.
Poiché la tua cerimonia sarà diversa da tutte quelle che sono state celebrate finora non è possibile in questa sede individuare a priori quali saranno i simbolismi più adatti, gli elementi caratterizzanti o la struttura più efficace, ma quando andrai a scrivere il testo della cerimonia dovrai capire qual è il momento migliore e il modo migliore per coinvolgere i tuoi genitori e fare le relative scelte strategiche.
Riassumendo quindi potremmo dire che gli elementi base dell’operazione anti-ansia che aiuterà i tuoi a guarire dalla preoccupazione e ad essere pronti ad ascoltarti quando parli del tuo matrimonio non convenzionale sono tre:
- Procurati testimonianze su cerimonie di successo, una ricca case history che li rassicuri
- Falli partecipare ai preparativi, concedi loro di prendere alcune decisioni e di starti vicino
- Dai loro il giusto ruolo e la giusta importanza durante la cerimonia vera e propria.
In realtà a proposito di questo punto bisognerebbe specificare che questa importanza va data ai genitori prima, durante e dopo il rito. Questo ti aiuterà anche in un altro aspetto. Infatti se i tuoi parenti più scettici si renderanno conto che i tuoi sono informati sul significato e lo svolgimento di questo rito, si rivolgeranno probabilmente a loro per chiedere lumi.
Questo non è un vantaggio da poco, perché significa che tu potrai evitare di dare troppe spiegazioni e di perdere tempo in discussioni filosofiche sul matrimonio, dedicandoti invece a quello che ti interessa di più: far avverare il tuo sogno.
Ogni volta che con le mie coppie di sposi abbiamo applicato questa strategia abbiamo avuto successo. Nei casi più difficili, di genitori veramente all’antica e refrattari ad ogni novità, siamo riusciti a ottenere il beneficio del dubbio, un vantaggio non da poco perché abbiamo potuto poi spazzare via ogni incertezza con una cerimonia a prova di critiche.
Quando hanno letto il testo per la prima volta tutte le paure si sono dissolte per incanto e poi, cosa più importante, quel giorno erano al settimo cielo. Oggi questi genitori sono tra i miei più grandi fan e hanno generato un bellissimo passaparola.
Non disperare quindi, anche se i tuoi sono i peggiori esemplari di conservatori ce la faremo comunque. Per ricevere il mio aiuto per la tua cerimonia o semplicemente per saperne di più scrivimi, sono a tua disposizione.
Love
♥♥♥ Claudia
Foto in evidenza Elizabeth Henson