Una delle prime domande che una coppia si fa quando inizia i preparativi per la sua cerimonia nuziale è: chi può celebrare il matrimonio civile? Le ragioni sono facilmente comprensibili, molti infatti non desiderano che a officiare il rito sia una persona sconosciuta e che magari ha poco a cuore la felicità della coppia.
Da quello che ho potuto vedere in questi anni trascorsi accanto a tante coppie di sposi, questo è uno degli aspetti che, in Italia, spingono molte coppie non credenti a scegliere il matrimonio in chiesa. Infatti si pensa che avere quel giorno una persona che ha già conosciuto gli sposi durante il corso prematrimoniale sia utile a riscaldare un po’ la cerimonia.
Se mi segui però sai bene come la penso: il matrimonio in chiesa dovrebbe essere riservato a chi è credente e praticante, tutti gli altri dovrebbero avere la possibilità di celebrare la loro unione secondo la loro spiritualità senza essere penalizzati. Questo è il principio chiave che ha sempre guidato il mio lavoro come celebrante e come autrice di cerimonie.
Fatta questa premessa, vediamo quindi come ovviare al problema.
Chi può celebrare il rito civile?
Di base la legge prevede che il rito civile sia celebrato dal sindaco, o da un suo delegato. Questo delegato può essere il vicesindaco, un assessore o un consigliere comunale, un presidente di circoscrizione, il segretario comunale, un dipendente comunale, o anche un cittadino italiano che abbia i requisiti per l’elezione a consigliere. Questi requisiti sono molto semplici: bisogna essere maggiorenni e avere diritto di voto.
Si escludono solo le persone che hanno un legame di primo grado con gli sposi. Vale a dire che il celebrante non può essere uno dei genitori, né un fratello o una sorella, né uno dei figli degli sposi.
Tolte queste limitazioni, c’è un’ampia scelta di persone che possono essere delegate a ufficiale di stato civile (per quello specifico matrimonio). Possiamo distinguere due casi tipici:
- il celebrante è un amico degli sposi;
- il celebrante è un professionista.
Tutti e due i casi hanno pro e contro.
Ovviamente se ti rivolgi a un professionista hai una certa sicurezza, perché saprà gestire la situazione con competenza (se ti rivolgi a una persona preparata e non a qualcuno che si sta improvvisando celebrante), mentre se ti rivolgi a un amico il rito avrà un calore ancora maggiore, però dovrai mettere in conto il fatto che l’amico potrebbe trovarsi in difficoltà a rivestire un ruolo così solenne e complesso senza avere esperienza.
Tra poco ti spiegherò come puoi ottenere il meglio da entrambe le situazioni, prima però voglio aiutarti a capire i possibili scogli che dovrai superare scegliendo una persona diversa dal sindaco per il tuo rito civile.
Quali sono le difficoltà che potresti incontrare?
Prima di tutto bisogna sottolineare che la delega è a discrezione del sindaco. È lui che decide se concederla, quando e a chi.
Di solito i sindaci si dimostrano meglio disposti nei confronti dei celebranti professionisti, ma dipende da caso a caso. Ci possono essere sindaci che hanno avuto esperienze così negative con pseudo-celebranti poco rispettosi del rito civile da avere dei pregiudizi nei confronti di tutta la categoria e preferire quindi un amico.
Oppure ci sono quelli che preferiscono essere in prima linea perché amano celebrare i matrimoni, sono felici con un microfono in mano e non vogliono perdere l’occasione per fare campagna elettorale (purtroppo sì, capita che il sindaco faccia un discorso politico durante un matrimonio).
Quindi, al di là delle possibilità offerte dalla legge, chi celebra il rito civile lo decide il sindaco.
La seconda difficoltà che certamente ti troverai a incontrare è legata alla cerimonia in sé. La persona che celebra il rito è solo uno dei nodi da sciogliere, ma non è il principale. Sia che tu scelga un amico, sia che tu ti rivolga a un celebrante professionista, la prima cosa che ti serve è il testo della cerimonia.
In altre parole: che cosa verrà detto durante il rito?
Molte persone sono convinte che il celebrante sappia a prescindere cosa dire, che il sindaco possa improvvisare un discorso o che l’amico possa scrivere qualcosa di carino. Purtroppo non è così.
Il rito civile in sé dura pochi minuti ed è un breve atto pubblico. Il sindaco si limiterà a quello, aggiungendo al massimo qualche frase di circostanza. L’amico non avrà alcun supporto dal comune, che gli fornirà solo il testo di legge.
Come fare quindi se vuoi che il tuo rito civile sia unico e speciale?
La bellezza di un rito civile personalizzato (così come di una cerimonia simbolica) è che può rispecchiare al massimo la personalità e i gusti degli sposi. Questo però significa che non hai una cerimonia precostituita (come la messa, che è sempre uguale), ma il rito va costruito su misura.
Se non vuoi accontentarti di 3-4 poesie appiccicate a casaccio, di un discorso generico o di qualche frase fatta sul matrimonio la tua unica opzione è farti scrivere un testo apposito.
Ho specificato “farti scrivere” perché potresti anche voler scrivere il tuo testo da sola, ma ti accorgerai che non è facile come sembra. Anche se le parole sono il tuo mestiere (perché sei una giornalista, una copywriter o una scrittrice) nel corso della stesura ti renderai conto che ci sono molti elementi complessi da mettere insieme.
Ti faccio qualche esempio:
- Le vostre due personalità. Se la cerimonia deve essere di entrambi nessuno deve schiacciare l’altro. È importante che il testo contenga elementi che valorizzino ognuno dei due e la coppia. E questo è difficile da fare per chiunque, a maggior ragione se il testo lo scrivi tu, che sei ovviamente influenzata dal tuo modo di vedere le cose.
- Le aspettative e a volte le diffidenze dei vostri invitati. Se hanno visto principalmente matrimoni in chiesa potrebbero essere prevenuti nei confronti del tuo rito e servono accorgimenti di scrittura specifici per coinvolgerli.
- Il desiderio di creare qualcosa di nuovo. Se non vuoi la solita cerimonia, ma un rito davvero inedito e originale probabilmente avrai difficoltà a scrivere qualcosa che non sia “già visto”.
- La timidezza o riservatezza di uno dei due (o entrambi). Non è facile trovarsi al centro dell’attenzione, quindi il testo deve avere anche il potere di mettervi a vostro agio e calmare l’ansia da palcoscenico.
Questi sono solo alcuni esempi, che dovrebbero farti capire che la stesura di un testo su misura non riguarda solo trovare belle parole, ma coinvolge tanti aspetti collegati alle emozioni, all’umore e all’andamento di tutta la giornata.
Cosa posso fare per te per aiutarti ad avere un rito civile personalizzato ed emozionante?
Il mio lavoro è proprio aiutare le coppie che desiderano avere un matrimonio indimenticabile. Lo faccio attraverso un percorso con la coppia in cui scriviamo insieme il testo.
Così hai la gioia di partecipare alla sua creazione, in ogni dettaglio, insieme alla sicurezza di avere poi un testo professionale ed efficace nel risolvere tutte le difficoltà di cui ti ho parlato (e anche quelle che per brevità non ho citato).
Inoltre, come ti accennavo prima, ho previsto due opzioni per sanare il solco tra celebrante professionista e celebrante amico:
- Puoi affidare la celebrazione a una celebrante della mia squadra: in questo modo ti rivolgerai a un professionista, ma non ti troverai davanti un estraneo il giorno del tuo matrimonio. Infatti durante il percorso avrai modo di entrare in sintonia con la tua celebrante e creare un legame. Alla tua cerimonia avrai una celebrante che conosci e che è diventata un’amica.
- Puoi scegliere un tuo amico che prepareremo noi: in questo modo l’officiante sarà una persona a te cara e che magari conosci da tutta la vita, ma non si troverà in difficoltà. Ci occuperemo di spiegargli nel dettaglio quello che deve fare e di fare delle prove con lui. Alla tua cerimonia avrai il tuo amico, che però saprà gestire il suo ruolo al meglio.
Valuteremo inoltre insieme qual è l’opzione migliore e ti aiuterò a sondare il terreno e parlare con il tuo sindaco, per aumentare le possibilità che ti conceda la delega e che sia disponibile ad accogliere le personalizzazioni che vuoi inserire (sui divieti e le restrizioni imposte dai sindaci bisognerebbe scrivere un libro).
Il punto di partenza per avvalerti del mio aiuto è prenotare una prima consulenza in cui analizzare a fondo le tue esigenze, verificare che ci sia ancora possibilità nel periodo da te scelto e creare una proposta personalizzata per te.
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A presto!
Claudia