Molte spose si affannano alla ricerca della ricetta per il matrimonio perfetto e si scontrano con una cruda realtà: quello che è perfetto per la sposa non sempre è perfetto per gli invitati. Lo sanno bene le ragazze che hanno scelto una cerimonia simbolica o civile, e che si trovano a fare i conti con la diffidenza degli invitati.
Di recente ho rivisto i film della saga di Hunger Games e mi ha stupito notare come nella storia di Katniss Everdeen ci siano tanti spunti di riflessione che sono preziosi per chi come te desidera un matrimonio perfetto e una cerimonia non convenzionale e non sa come fare a vincere l’eterna lotta tra la tradizione e l’innovazione.
Lo so cosa stai pensando: che cosa c’entra Hunger Games con il mio matrimonio? Non sono Jennifer Lawrence e le mie nozze non sono un film di fantascienza! Te lo spiego subito, perché in questa quadrilogia puoi trovare molte delle cose che ti fanno penare, da quando hai comunicato (o pensato di comunicare) ai tuoi cari che hai scelto una cerimonia all’americana.
1) Apparenza
La saga di Hunger Games si svolge in un futuro apocalittico, in cui dopo una ribellione, accaduta parecchi anni prima della storia di Katniss, i vincitori (Capital City) hanno stabilito una pena che i perdenti (i dodici distretti) devono pagare: ogni anno un ragazzo e una ragazza di ciascun Distretto (i cosiddetti tributi) vengono estratti a sorte per partecipare agli Hunger Games.
Si tratta di un evento televisivo, una specie di grande fratello, in cui tributi devono uccidersi a vicenda sotto l’occhio delle telecamere, finché non resta in vita uno solo, che viene proclamato vincitore. Il superstite diventa ricco, famoso e onorato per il resto della sua vita.
Forse ti sembra fantascienza, ma nella nostra storia e mitologia ci sono degli esempi molto vicini a questa idea, a cui sicuramente l’autrice Suzanne Collins si è ispirata. Ti dice niente il mito di Teseo e del Minotauro? In quella storia Minosse imponeva ad Atene (sconfitta da Creta), di inviare ogni anno sette fanciulli e sette fanciulle da dare in pasto al mostro.
Ok, siamo sempre nel campo delle storie, ma che dire dei gladiatori e degli spettacoli di combattimento dell’antica Roma? Nella nostra cultura c’è già il concetto di “guardare gente che si uccide per divertirsi”.
È ovvio che nessuno vuole paragonare il tuo matrimonio ad un evento cruento, ma sai benissimo che è un combattimento. Nel tuo caso il “mostro” è la società con una mentalità ristretta. I tuoi invitati e familiari, pronti a giudicarti e ostacolarti per paura di cosa dirà la gente. I tuoi tributi sono le tue idee e i tuoi desideri, che sistematicamente vengono sacrificati.
Perché tutto deve essere spettacolo, il matrimonio serve per “far vedere” e non veramente per festeggiare il fatto che hai trovato il vero amore e hai deciso di trascorrere tutta la vita con lui. Hunger Games è la storia di una donna che lotta per sopravvivere in un contesto aggressivo e repressivo, dove tutto è spettacolo. Proprio come tu stai lottando per proteggere il tuo sogno e i tuoi desideri.
2) Ipocrisia
Nel film “La ragazza di fuoco” (il secondo della quadrilogia) Katniss e Peeta, vincitori degli Hunger Games, partecipano ad un banchetto in loro onore a Capital City. La scena mostra una meravigliosa villa, piena di persone vestite in abiti decisamente stravaganti e con pettinature improbabili e dai colori sgargianti. Gli invitati a questa festa godono di tutte le attrazioni presenti: giochi di luce, artisti di strada e soprattutto immensi buffet.
La quantità di cibo è tale che viene suggerito a Peeta, ormai sazio, di bere una pozione che induce il vomito per poter ricominciare a mangiare da capo. Confesso, la prima volta che ho visto il film ho pensato che quella pozione sarebbe stata perfetta per un matrimonio!
Io vivo al sud, dove le nozze sono accompagnate da ricevimenti sontuosi, con molto più cibo di quanto sia umanamente possibile mangiare. Sarà capitato anche a te di partecipare ad un banchetto nuziale e pensare che era veramente uno spreco, no? Nel film c’è una battuta di Peeta che sottolinea il contrasto tra gli abitanti di Capital City, che vomitano per potersi ingozzare, e gli abitanti del Distretto 12 che muoiono di fame.
Non so se questa cosa ti dice niente, ma io mi sono sentita molte volte suggerire di mangiare durante l’infanzia perché “in Africa i bambini muoiono di fame”. Probabilmente i tuoi genitori hanno detto qualcosa di simile anche a te. Stranamente però quando si tratta di matrimonio le cose cambiano e gli sprechi diventano segni di prestigio.
L’attenzione è spesso sul cibo, sullo sfarzo, sull’abbigliamento degli invitati, sull’intrattenimento. Il vero significato del matrimonio, le promesse nuziali che state pronunciando, il vostro impegno a prendervi cura l’uno dell’altra per sempre passano in secondo piano.
La cerimonia è un elemento lasciato al caso, alla tiritera del prete o alle quattro formule burocratiche lette dal sindaco, senza nessun riguardo per il passo fondamentale che stai compiendo. Come vedi non è proprio un film di fantascienza, ma riproduce dinamiche che ti sono molto vicine in questo momento! Anche tu come Peeta percepisci l’assurdità e l’incongruenza di questi meccanismi.
3) Invidia
Quando Peeta e Katniss annunciano il loro fidanzamento lo fanno in televisione, per saziare la folla affamata di dettagli sulla loro storia d’amore. Da quel momento ogni fase dei preparativi per il loro matrimonio viene strumentalizzato per manipolare l’opinione pubblica. Per scoraggiare la ribellione fomentata dalle gesta di Katniss, vengono mandati in onda programmi di gossip che parlano dei preparativi per il matrimonio e subito dopo riprese delle esecuzioni che si susseguono in tutta Panem.
Lo so che non vuoi pensarci, ma anche nel caso del tuo matrimonio è così. Le tue amiche, le tue parenti, hanno la sensazione di vivere qualcosa di molto simile. Tu parli allegramente del tuo matrimonio e di tutto quello che stai organizzando e appari loro come la persona più felice della terra. A contrasto c’è la loro realtà quotidiana, molto più piatta. Se non sono felici tendono a vivere in maniera drammatica questa differenza.
Lo so che anche tu hai tanti problemi, e che i preparativi vanno ad aggiungere stress a stress, impegni a impegni e preoccupazioni a preoccupazioni. Ma loro questo “dietro le quinte” non lo vedono, o non ci credono. Per questo cominciano ad invidiarti, ad evitarti, a volte a sabotarti. Durante i preparativi di nozze spesso le migliori amicizie si trasformano in guerriglia.
Come prima cosa sparlano degli aspetti più innovativi del tuo matrimonio, quelli per i quali sanno che troveranno alleati tra i benpensanti e gli insicuri. Primo tra tutti la tua cerimonia nuziale non convenzionale. Tu ti aspettavi che fossero felici per te e che ti sostenessero. Invece no. Hai perfettamente ragione a sentirti tradita. Sono d’accordo con te che il boccone è decisamente amaro. Tuttavia se ti metti nei loro panni sarà più facile resistere a questi attacchi.
Come vincere la sfida per il matrimonio perfetto
Forse hai riconosciuto tre dei tuoi grandi crucci, tre cose che proprio non ti vanno giù dei matrimoni tradizionali. Questa fissazione di dover per forza salvare le apparenze, quasi che si trattasse di uno spettacolo teatrale. L’ipocrisia di mettere al centro il cibo, lo spreco e l’ostentazione, a discapito delle cose veramente importanti. L’atteggiamento improvvisamente ostile delle persone che credevi tue alleate.
Non è piacevole, anzi ti faccio i miei complimenti per come hai gestito la situazione fino ad ora. Se sei qui ancora a leggere vuol dire che stai cercando una soluzione attivamente, e non sei intenta a piangerti addosso.
La strada per vincere la tua sfida e ottenere il matrimonio perfetto viene proprio da Hunger Games e da una frase del secondo film: Ricorda chi è il vero nemico. Proprio così, non devi combattere contro i tuoi genitori, contro la sua famiglia o contro le tue amiche. Sono vittime come te, sono altri tributi buttati nell’arena per partecipare ad un gioco suicida.
Sono anche loro in pericolo. Anche loro si sentono a disagio. Sono osservati e sotto giudizio, tutti si sentono schiacciati. Dai fantomatici “altri” che non si sa bene chi siano, ma anche dalla tua personalità e dalla tua felicità. Ma chi è l’osservatore? Chi è Capital City?
Potresti dirmi che è la società, che impone un certo tipo di comportamento, un determinato approccio alle nozze. Oppure potresti rispondere che è la chiesa, che spinge verso il matrimonio cattolico e svilisce tutte le altre forme di spiritualità e di unione.
Avresti ragione.
E avresti anche torto.
La verità è che nel tuo caso Capital City non esiste, è soltanto l’abitudine di giudicarsi l’uno con l’altro. È uno schema che si può spezzare, almeno per un giorno, con la strategia giusta. Dando la possibilità a tutti i tuoi invitati di vivere qualcosa di così straordinario e nuovo da scardinare i loro comportamenti abituali, da sommergerli con nuove emozioni, che non sono abituati a dissimulare.
Questo lo puoi fare sin dall’inizio, con una cerimonia nuziale di grande impatto. Farai vivere loro un’esperienza così nuova ed entusiasmante che dimenticheranno per un attimo di ripetere i soliti schemi comportamentali. E in quell’attimo si accorgeranno di essere felici e si godranno il tuo matrimonio per tutto il giorno, in piena libertà.
La cerimonia è il momento più importante delle tue nozze. Non solo perché è lì che si suggella il tuo impegno, ma anche perché definisce l’andamento di tutta la giornata. Se la cerimonia è efficace il più è fatto. È sufficiente far sì che non si verifichino degli imprevisti gravi durante il ricevimento e il matrimonio è un successo.
Al contrario, se la cerimonia è un fiasco, se è banale, noiosa, già vista, poco emozionante, è finita. Potrai migliorare un po’ la situazione con un banchetto impeccabile, ma il sogno di un matrimonio perfetto dovrà essere accantonato. Come nell’arena di Hunger Games basta un solo passo falso, il danno di un rito nuziale sbagliato concettualmente e praticamente non si può riparare.
Attenta, non sto parlando di piccoli errori. Non conta se ti impappini mentre leggi la tua promessa nuziale oppure se non vai a tempo con la marcia nuziale mentre cammini lungo la navata. Sto parlando di un errore molto più grave.
Quello di scegliere una cerimonia che non ti rispecchia solo per assecondare gli altri o per paura di quello che dirà la gente. Hai bisogno di un rito personalizzato, scritto per te e creato in maniera efficace per aiutare le famiglie a viverlo. Un rito che custodirai nel cuore come il ricordo più prezioso.
Come Katniss Everdeen, la ghiandaia imitatrice, anche tu devi difenderti dagli altri tributi, ma non devi essere crudele con loro. Anzi devi comprendere le loro ansie e fare del tuo meglio per contrastare il sistema. Per opporti alle logiche trite e ritrite dei matrimoni tradizionali, che non ti rispecchiano e non ti rendono felice (e non rendono felici i tuoi invitati, anche se loro ancora non lo sanno).
Io posso essere la tua mentore e aiutarti a vincere la sfida del matrimonio perfetto con una cerimonia nuziale personalizzata e inedita, che ti trasporterà insieme al tuo futuro sposo e alle vostre famiglie in un mondo nuovo e magico. Un mondo dove puoi essere te stessa, puoi festeggiare l’amore e puoi essere circondata da persone che gioiscono con te dimenticando le imposizioni sociali, le tradizioni che puzzano di muffa e le usanze arrugginite. Immagina come sarebbe, vedere tutti felici intorno a te, sentirti dire che si sono ricreduti, che è stato splendido, che non si sono mai emozionati così tanto, che finalmente hanno capito quanto è potente il tuo amore, che non hanno mai visto un matrimonio meraviglioso come quello che hai creato.
Questa volta non si tratta di un film, sono vere frasi che sono state dette a vere spose dopo la loro cerimonia nuziale. E che ascolterai anche tu, se solo raccogli il tuo coraggio e fai il primo passo verso la felicità.
Scrivimi per saperne di più e possa la fortuna essere sempre dalla tua parte!
Love
♥♥♥ Claudia