Uno dei problemi più sentiti dalle coppie che hanno scelto un matrimonio civile o simbolico è capire cosa dovrà dire il celebrante durante l’introduzione. In tanti mi scrivono dicendo di aver chiaro cosa succederà durante l’ingresso e durante le promesse e lo scambio delle fedi, ma di avere un unico dubbio, relativo appunto all’introduzione.
In realtà la questione è un po’ più complicata di così, perciò ho deciso di scrivere questo articolo, per aiutarti a capire meglio come funziona.
Cominciamo col dire che questo equivoco deriva dall’abitudine del Comune di concedere un po’ di spazio alla persona incaricata di celebrare il rito (per esempio un amico degli sposi, con la delega del sindaco) per “riscaldare” la cerimonia. Il matrimonio civile infatti è molto breve (circa 3-4 minuti) e freddo, trattandosi di un atto burocratico.
Poiché è molto lontano da quello che le coppie sognano, nella maggior parte dei casi viene concessa una piccola personalizzazione, che di solito consiste nell’aggiunta dello scambio delle fedi (ricordo che non fanno parte del rito civile e non hanno alcun valore legale o ufficiale) e appunto di due parole di introduzione.
Nei casi più favorevoli, quando ci si trova davanti persone un pochino più disponibili, gli sposi hanno la possibilità anche di aggiungere qualcosina in più, come le promesse, un gesto simbolico (ad esempio il rito della sabbia) o la lettura di una o due poesie.
L’intento è lodevole e la cerimonia si allunga rispetto al semplice rito civile arrivando a circa 10 minuti, che sono sempre meglio di 3. Purtroppo queste aggiunte non sono sufficienti a trasformare quel momento in una cerimonia, emozionante, coinvolgente e unica.
Di certo per il tuo matrimonio non vuoi accontentarti di dire “sempre meglio che niente”, giusto? Quel giorno viene una volta sola, quindi sicuramente desideri che sia magico e indimenticabile.
Ecco, accettare queste concessioni del Comune (ripeto, offerte con le migliori intenzioni) senza pretendere di più ti porta a svoltare sulla strada sbagliata, che può condurre a un matrimonio deludente.
Il tuo matrimonio civile sarà all’altezza dei tuoi sogni? Questa è la domanda delle domande
La sensazione di non avere il controllo della cerimonia, quella che ti ha spinto a leggere questo articolo, è un buon segno. Significa che ti stai rendendo conto di non saperne abbastanza. Vuoi risolvere il problema, prima di ritrovarti a rimpiangere le tue scelte perché la parte più importante del tuo matrimonio è andata a scatafascio.
Qualcuno ti dirà: “Naaaa, non preoccuparti! L’importante è che vi amiate!” ma so bene che vorresti il meglio. Proprio perché vi amate, volete dare valore al momento in cui vi unite per la vita.
Per questo dovresti ascoltare l’istinto e organizzare la tua cerimonia in modo accurato e strategico. Non pensare nemmeno per un momento di meritare meno di chi si sposa in chiesa, e se qualcuno osa sminuire il tuo rito nuziale solo perché non è religioso non dargli retta!
Il punto è che la maggior parte delle coppie riesce, più o meno, a immaginare cosa succede nel momento delle promesse e dello scambio delle fedi, ma si blocca nel momento di scrivere l’introduzione. Questo perché si ha la falsa percezione che questa benedetta introduzione debba salvare la cerimonia.
L’amico che celebra, insomma, nel suo breve spazio iniziale, dovrebbe conferire romanticismo, personalizzazione e brio alla lettura di un atto pubblico. Basta rifletterci un attimo per capire che questo è praticamente impossibile, nel migliore dei casi otterresti un mix di momenti “caldi” e “freddi” che risulterebbe poco coinvolgente, difficile da seguire e quasi fastidioso.
Ti hanno detto che si fa così, ma chi lavora al Comune in realtà non ha esperienza di scrittura di cerimonie. Fa tutt’altro lavoro, e non è tenuto a sapere come suscitare emozioni, rassicurare gli sposi un po’ timidi, coccolare gli invitati con le parole giuste, stimolare reazioni positive in tutti i presenti, creare ricordi unici ecc.
Non sarebbe neanche giusto chiederglielo! È come pretendere che un dentista sappia pilotare un aereo. Non si tratta di essere cattivi, incapaci o poco pazienti (anche se qualcuno dei funzionari comunali che ho incontrato aveva tutti questi difetti), è che suscitare emozioni non è il suo lavoro.
Inoltre, gli interessi degli impiegati del Comune vanno nella direzione opposta dei tuoi. Loro vogliono semplificarsi la vita al massimo, sbrigarsi il più possibile e prendere più matrimoni in un giorno per incamerare una maggiore quantità di denaro. Tu vorresti che quel momento non finisse mai, pretendi giustamente che il tuo matrimonio sia costruito sui tuoi desideri e vuoi che tutto sia perfetto.
Spetta a te fare in modo che lo sia e questo può voler dire dover difendere il tuo diritto di creare una cerimonia completa, ben fatta e personalizzata. Non semplicemente qualche parola di introduzione che dovrebbe fare il miracolo.
L’introduzione non basta, un matrimonio civile indimenticabile è una questione di equilibri
Parlare di “introduzione”, così come di “promesse” o “rito di unione” è limitante. Ogni parte della cerimonia è composta infatti da diversi passaggi. Per esempio non basta dire “Ora scambiatevi gli anelli” per dare valore a quel momento.
Eppure la maggior parte delle coppie non si pone il problema di capire come è composto quel pezzetto di cerimonia. Sanno che si scambieranno le fedi e si fanno bastare questa informazione. Penso che il motivo sia che riescono a immaginare il gesto che compiranno (mettere l’anello all’anulare dell’altro) e questo li rassicura.
Forse anche tu hai accantonato tutte le domande che avevi nella mente pensando “Almeno so cosa fare”, ma ora hai capito che la cerimonia non è fatta solo di questi piccoli gesti.
Ogni coppia è diversa e ogni cerimonia dovrebbe essere diversa, per rappresentarla al meglio. Devi immaginare il testo del rito come una serie di strati di tulle colorato. Frase dopo frase, passaggio dopo passaggio, si sovrappongono questi strati fino a creare quell’esatta sfumatura di colore, unica al mondo, che vi rappresenta.
La cosiddetta introduzione è un insieme di questi strati, così come ogni altro pezzetto della cerimonia. Ci sono strati nello scambio delle promesse, nei vari riti, nelle letture, nei discorsi ecc. Solo componendoli ad arte puoi ottenere un insieme perfetto.
Ci vuole competenza ed esperienza per ideare questo mix unico e irripetibile e posso capire che tu ti senta confusa e scoraggiata all’idea. Ora che sai che non devi semplicemente pensare a una banale introduzione, tutto sembra molto più complicato.
La buona notizia è che in realtà non lo è affatto! Posso aiutarti io a creare il tuo magnifico matrimonio civile.
Sono specializzata nella stesura di testi per cerimonie laiche, civili e simboliche. Ormai faccio questo lavoro da circa 14 anni e ho aiutato centinaia di coppie a coronare il loro sogno.
Le mie cerimonie sono pezzi unici, cuciti su misura attraverso un percorso in cui gli sposi sono i protagonisti e mi piacerebbe presentarti il mio lavoro.
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