Qualche tempo fa ho ricevuto una telefonata da una futura sposa, che cercava informazioni sulla cerimonia acattolica. Non è stata l’esperienza più piacevole del mondo perché lei era molto nervosa al telefono, come solo una sposa sa essere quando i preparativi per il matrimonio vanno male. Aveva ricevuto delle informazioni errate sulle cerimonie nuziali e quando io le ho spiegato come stanno veramente le cose, alcune delle sue speranze sono crollate.
Il risultato è stato che mi ha praticamente sbattuto il telefono in faccia.
Come sai io ho le spalle larghe e sono abituata a trattare con le spose. Non è la prima volta che mi capita di interagire con una futura sposa in preda all’ansia e al nervosismo per l’organizzazione della sua cerimonia. Non me la sono presa, anzi ne ho tirato fuori un’occasione per parlarti delle cerimonie acattoliche e aiutarti ad organizzare il tuo rito nuziale.
Perché anche tu potresti essere nella sua stessa situazione.
Non posso però evitare di provare un po’ di amarezza, perché molto triste quando i preparativi diventano un periodo stressante. Questo dovrebbe essere un periodo bellissimo per te, in cui tutti i tuoi sogni si avverano. All’idea che qualcuno possa darti informazioni sbagliate e farti innervosire come è successo a quell’altra ragazza mi viene una gran rabbia.
Il “colpevole” è stato l’impiegato del comune, che avrebbe dovuto darle ben altre informazioni per organizzare un rito civile sulla spiaggia, come era suo desiderio. Forse per ignoranza, forse per poca disponibilità, le ha dato invece indicazioni sbagliate.
Volutamente o no? Non lo saprò mai.
Posso dire però che non è la prima volta che mi capita. Nel mio lavoro mi sono spostata in ogni parte d’Italia per fare da celebrante a cerimonie simboliche e riti civili. Qualche volta ho trovato funzionari del comune veramente esperti e disponibili, persone che mi hanno insegnato tanto e mi hanno aiutato a realizzare i sogni degli sposi. Purtroppo spesso ho incontrato dei veri e propri ruba – stipendio. Desiderosi soltanto di fare meno fatica possibile, capaci di fare una pausa caffè dietro l’altra fino all’orario di uscita e soprattutto ignoranti.
Perché va bene che celebrare cerimonie non è il tuo lavoro, ma sei un impiegato comunale, e che diamine! Lavori nell’ufficio di stato civile, non ti viene la curiosità di studiare come funziona?
Mah, lascio giudicare a te, io intanto ho fatto un video per spiegarti come funziona la cerimonia acattolica.
La cerimonia acattolica: che cos’è e come funziona?
In questo video risponderò alle domande di quella sposa:
- che cos’è una cerimonia acattolica?
- con una cerimonia acattolica posso celebrare il mio matrimonio sulla spiaggia con valore legale?
- si tratta di una cerimonia laica?
- quali sono le alternative?
- come funzionano i matrimoni non cattolici in Italia?
Qui trovi la trascrizione:
Oggi voglio parlarti delle cosiddette cerimonie acattoliche. Ti racconto un aneddoto, per spiegarti per quale motivo ho deciso di fare questo video. Mi è capitato di recente di ricevere una telefonata da una futura sposa, come mi capita molto spesso. Lei cercava informazioni su questi riti nuziali acattolici. Ha cercato su internet, ha trovato il mio sito e quindi mi ha telefonato. Fin qui, dirai tu, niente di strano.
Il problema è stato che lei era totalmente fuori strada e aveva ricevuto delle informazioni sbagliate, quindi quando le ho spiegato come stanno veramente le cose si è innervosita da matti e mi ha praticamente sbattuto il telefono in faccia.
In realtà non ce l’aveva con me, lo so bene, stava solo sfogando su di me la sua delusione, ma è proprio questo il problema. È veramente triste vedere una sposa in questo stato. Che cosa era successo? Lei era andata in comune dicendo che voleva fare la cerimonia per il suo matrimonio sulla spiaggia.
Questo perché non è credente e quindi non si vuole sposare in chiesa. Nel suo comune non c’è un tratto di spiaggia che ha l’autorizzazione per i matrimoni civili, quindi l’impiegato del comune (secondo me, perché non ero ovviamente presente) ha pensato bene di liquidarla, consigliandole di fare un matrimonio acattolico.
Acattolico, una parola che lei ha male interpretato e ha pensato che si trattasse di un matrimonio non religioso. Quindi è impazzita a cercare su google qualche celebrante per officiare questo rito acattolico, finché, purtroppo o per fortuna, giudica tu, ha chiamato me.
Voglio quindi spiegarti come funziona, perché magari anche tu non sei credente e potresti trovarti nella stessa situazione. La legge italiana riconosce varie religioni. Non tutte, ma diciamo quelle che hanno il maggior numero di fedeli. Gli esponenti di queste religioni fanno il matrimonio con il loro rito e poi l’unione viene registrata in comune e diventa valida da un punto di vista legale. Per intenderci, senza bisogno di fare due cerimonie, una religiosa e una civile, come avviene invece per le religioni non riconosciute.
Nel gruppo di queste confessioni diverse dalla cattolica, ci sono le religioni cosiddette acattoliche, che sono tutte le religioni cristiane non cattoliche. Per esempio la religione protestante. Quindi per esempio è vero che un pastore protestante può celebrare un matrimonio che poi viene registrato. È vero pure che quasi sempre i pastori protestanti, per restare nell’esempio, sono disponibili a celebrare le nozze in qualsiasi posto, che sia la spiaggia, un giardino, un edificio privato.
Però è falso che si tratta di una cerimonia non religiosa. Inoltre non è che puoi andare dal pastore e fare finta di essere protestante per un giorno, al solo scopo di convincerlo a sposarti. Ci vuole, come per tutte le cose un po’ di coerenza. Non solo mancheresti di rispetto a chi è veramente credente, ma è difficile che il pastore si faccia prendere in giro così.
Se poi ti riconosci in quell’approccio alla religione, va benissimo. Però dovrai iniziare a fare un percorso spirituale in quel contesto. Se invece tu, come la ragazza che mi ha telefonato, non sei credente, quello che devi fare è una cerimonia laica.
Questo rito può essere di tre tipi: il rito civile, quello standard, dieci minuti e via. Oppure un rito civile personalizzato, quindi più ricco, lungo e romantico. Oppure una cosiddetta cerimonia simbolica seguita o preceduta dalla parte burocratica, che si svolge in comune in un altro giorno.
Questo perché non è prevista dalla legge italiana una ritualità della laicità. Essere atei è come far parte di una religione non riconosciuta.
Come vedi è un argomento molto vasto, su cui si potrebbe parlare per ore. Io ho cercato, in pochi minuti, di darti gli input indispensabili. Per maggiori informazioni compila il form qui sotto, verrai ricontattata al più presto.
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A presto
Claudia