Ieri ho fatto una lunga telefonata con Marta, una futura sposa che mi ha contattato in preda al panico. E per un ottimo motivo! Non si trattava infatti di una delle mille paure che le ragazze hanno prima del loro matrimonio, non parliamo del colore di un nastrino o della sfumatura di un fiore, no…
Il problema di Marta è decisamente GROSSO. È stata mollata.
No, non dal suo fidanzato.
Dalla sua celebrante. A 34 giorni dalle nozze.
Immagina il panico! Dopo aver fatto tanti sacrifici per organizzare un bel matrimonio, scoprire che la parte più importante (e che consideravi ormai completata) manca del tutto. Marta era comprensibilmente agitata e preoccupata, mi è dispiaciuto davvero molto per lei.
“Una vera sfortuna, ma può capitare!” Dirai tu…
Non proprio.
Ci ho pensato su, e secondo me l’abbandono della celebrante si poteva prevedere.
Marta ha fatto alcuni errori di valutazione. Comprensibili, certo, perché non è esperta dell’argomento, ma non per questo meno gravi.
E questi errori potresti farli anche tu.
Quindi voglio prendere come esempio la sua storia, per aiutarti a fare un check dei tuoi preparativi.
Adesso. Prima di trovarti in una situazione simile.
Guardare la vicenda con l’occhio di un professionista ti servirà ad avere quel distacco che spesso ad una sposa manca, durante l’organizzazione del matrimonio.
Come farsi mollare dalla celebrante a pochi giorni dalle nozze.
Te la racconto come me l’ha raccontata lei. Per farti capire meglio come è andata.
Marta si era rivolta ad una conoscente che fa la wedding planner. Questa persona avrebbe dovuto occuparsi di varie cose per il suo matrimonio. Tutti gli aspetti organizzativi. Tutti i dettagli stilistici. E di scrivere il testo della cerimonia.
Già a questo punto del racconto, dovresti sentire puzza di bruciato. E se non la senti, ti spiego io perché dovresti.
Una wedding planner può fare anche la celebrante?
Lo so cosa stai pensando: che è strano che io tiri fuori questo argomento, visto che anche io sono una celebrante E wedding planner. Ma voglio cogliere l’occasione per spiegarti la differenza.
Nel mio caso, ho intrapreso le due professioni praticamente INSIEME. Come wedding planner, mi sono sempre dedicata alle coppie non convenzionali e sin dal mio primo matrimonio sono stata anche l’officiante. Sin dall’inizio mi sono formata in entrambi i campi.
Del resto, quando ho iniziato io, la figura del celebrante in Italia quasi non esisteva. I professionisti si contavano sulle dita di una mano e nessuno di loro era interessato alle coppie italiane, perché si dedicavano per lo più agli stranieri. Quindi ho dovuto tracciare io quel solco in cui tanti ora camminano (…o strisciano).
Proprio per questo, in questi anni di attività (dal 2009 ad oggi) ho sviluppato il mio metodo integrando le competenze delle due professioni. C’è invece una categoria di wedding planner che ha semplicemente aggiunto questa voce ad un elenco infinito di altri servizi, per reagire alla crisi del settore, senza nessuna formazione o competenza in materia.
Il principio che governa questa categoria (non me ne vogliano le colleghe) è “se lo fanno gli altri, posso farlo anch’io”. Ci si dimentica troppo spesso che non è così.
- Gli allestimenti floreali? È lavoro del fiorista, che sa farlo certamente meglio.
- La grafica? È lavoro del grafico, che sa farlo molto meglio.
- La cerimonia? È lavoro del celebrante. Eccetera.
Dal voler fare troppe cose, inseguendo la tendenza che tira di più, non nasce niente di buono. Solo confusione e danno per i clienti.
Per esempio, io non mi occupo degli aspetti stilistici. Allestimenti floreali, grafica, decorazioni, bomboniere ecc… non fanno parte del mio lavoro.
Mi occupo solo di un ristretto ambito d’azione, in cui posso dare il massimo. Che riguarda la cerimonia e ALCUNI aspetti organizzativi in cui sono specializzata. E anche così facendo, ho una squadra che mi supporta e che lavora con me. Non potrei mai sentirmi a mio agio proponendo, come fanno in molti, una sfilza di servizi senza coerenza. Non avrei la possibilità di formarmi, aggiornarmi e dare il massimo e non riesco a concepire come si possa lavorare senza la giusta preparazione.
Quindi secondo me il dubbio dovrebbe nascere prima. Se qualcuno ti propone di fornirti servizi di organizzazione, design e ANCHE di servizi da celebrante (o di qualunque altro tipo) dovresti insospettirti. Perché nessuno, NESSUNO può fare da solo e bene tante professioni diverse.
Ma diciamo pure che sono io malpensante. Non devi credermi per fede, ma farti la tua opinione. Solo così potrai analizzare i preparativi per il il tuo matrimonio e rimediare ai tuoi errori di valutazione, se ne hai fatti. Non perché te lo dico io, ma perché ne sei convinta tu.
Ipotizziamo quindi che la wedding planner di Marta sia una reincarnazione di Michelangelo, una persona piena di talenti e interessi, che è brava in ogni campo.
Il secondo step del racconto di Marta è ancora più significativo. Essendo amiche, non hanno firmato un contratto. Tra amiche non serve, e poi era l’occasione di risparmiare un po’… (ahiahiahi, le tasse!)
E qui oltre alla puzza di bruciato dovresti iniziare a vedere anche il fumo…
Che garanzie ti offre il tuo celebrante?
Si tratta di un passaggio critico in Italia. Tanti fornitori di settore lavorano senza contratti, senza fatture, senza niente di scritto.
E quando ci si trova in questa situazione, anche un genio come Michelangelo sarebbe nel torto.
Certo, la pressione fiscale in Italia è pazzesca. I costi per il matrimonio sono esorbitanti. Credimi, lo so bene. Anche io, come tanti altri imprenditori, non faccio i salti di gioia quando arrivano gli F24 delle tasse da pagare.
Ma, mentre tu credi così di fare un buon affare, perché non devi pagare l’IVA, stai costruendo il tuo matrimonio sulla sabbia. Senza solide fondamenta, al minimo scossone può crollare tutto.
Devi pretendere dai tuoi fornitori (non solo il celebrante, ma tutti) di impegnarsi per iscritto. Devi controllare che si tratti di aziende vere, con regolare partita IVA. Devi sempre chiedere fattura.
E non per pagare di più, ma perché un contratto ti TUTELA. Il professionista si impegna per iscritto a svolgere quel lavoro per te e a farlo a regola d’arte. I contratti, le fatture, i documenti, sono tutte PROVE del suo impegno.
Ci sono delle domande che nel tuo interesse non devi dimenticare di fare. Per esempio: che succede in caso di malattia del celebrante? E se ci fossero delle incomprensioni tali da farvi interrompere la collaborazione? E che succede se per qualche motivo il matrimonio viene annullato e rimandato?
Per tutte queste (e altre domande) non basta un generico “non ti preoccupare” detto a voce. Serve un contratto. Tutto deve essere messo nero su bianco. Anche con gli amici.
È di vitale importanza per la buona riuscita del tuo matrimonio.
Prendi il caso di Marta. Lei ha versato un acconto. La sua wedding planner l’ha mollata. E l’acconto NON gliel’ha restituito. E lei non può fare niente, perché non c’è nessuna prova dell’accordo né dell’acquisto. Anche volendo seguire la via più costosa e complicata e andare in tribunale, Marta non può dimostrare di averle dato quei soldi e nemmeno che lei non abbia svolto il lavoro per cui era stata pagata.
Bella fregatura, eh?
Risparmiare sulla cerimonia non è risparmiare
Sembra un’affermazione senza senso, ma pensaci un attimo. La parte più importante del matrimonio è la cerimonia. Senza, sarebbe solo una grande mangiata. Come in tutte le altre feste della tua vita.
Cosa rende il matrimonio diverso da una festa di compleanno?
La cerimonia.
Quindi è assurdo fare investimenti massicci in TUTTI gli altri ambiti della giornata (banchetto, vestito, fiori, foto) e poi risparmiare sulla cerimonia.
Non è un vero risparmio, significa mandare a monte tutti gli sforzi fatti. Se la giornata inizia con un rito banale, squallido, noioso e poco coinvolgente è finita. L’umore generale è compromesso, la percezione di tutto quello che viene dopo è distorta.
Il rito nuziale è il primo e più importante momento della giornata.
Risparmiando sulla cerimonia non hai risparmiato, hai solo buttato via il tuo denaro, il tuo impegno e i tuoi sogni. Hai reso inutile l’investimento fatto in TUTTI gli altri ambiti del matrimonio.
Marta si è trovata in questa situazione. A pochi giorni dalle sue nozze, con un budget limitatissimo e il GROSSO problema di non avere il rito.
La cifra totale che aveva pattuito con la sua amica (per organizzazione, design E cerimonia) era insufficiente persino ad acquistare un buon testo.
E qui dovresti vedere ormai anche le fiamme di questo incendio.
Per carità, ci sta che i miei prezzi siano più alti della media. Del resto se l’ho chiamata Cerimonia VIP c’è un motivo. Ci sono altri professionisti che propongono servizi non esclusivi e quindi più economici.
Ma se qualcuno ti propone un prezzo troppo basso ti DEVI insospettire. La qualità a basso costo semplicemente NON esiste.
Se ti trovi in una ragnatela di sconti, offerte e ribassi, quando stai pensando che sei proprio brava a far quadrare tutto e a spuntare i prezzi migliori, ricorda una cosa. Tu sei la mosca, non il ragno.
E non è una questione di budget. Sposarsi è praticamente gratis, basta andare in comune, pagare una marca da bollo ed è fatta. Quello che costa è assecondare la tua voglia di festeggiare e di sentirti speciale per un giorno.
Ed è sacrosanto che tu voglia farlo, intendiamoci. Ma proprio perché stai facendo un regalo a te stessa, prima ancora che agli altri, non ci sono imposizioni e regole. Quello che vuoi o puoi spendere lo decidi tu. Ma qualunque cosa scegli di acquistare, non devi accontentarti di niente di meno dell’eccellenza. Se no che regalo a te stessa è?
Regaleresti mai ad una persona che ami un dono scadente? Perché vuoi trattarti peggio di come tratti le persone a cui vuoi bene?
Meglio una cena in un fantastico ristorante con la tua top 10 (le dieci persone più importanti per te) che un pasto che costa tanto e vale poco per 200 invitati che non vedi mai. Meglio una cerimonia indimenticabile nel giardino di casa tua, che un rito civile freddo e insipido in un castello.
Sei tu a stabilire la lista di priorità, NON le convenzioni o quello che credi di DOVER fare solo perché gli altri fanno così.
Visioni diverse
Sui motivi che hanno provocato la rottura tra Marta e la sua wedding planner, non mi pronuncio. Sono questioni private tra due amiche e riguardano loro. Posso dire solo che, da quello che Marta mi ha raccontato, avevano due visioni diverse.
Una interpretazione opposta del matrimonio e della cerimonia.
E anche questo, poteva venire fuori prima. È molto importante, per un ambito così delicato come il rito nuziale, affidarti a qualcuno che ha il tuo stesso modo di guardare il matrimonio.
Questo è uno dei motivi per cui scrivo tanti articoli, faccio tanti video, ho creato il gruppo facebook.
Così puoi conoscermi, con i miei pregi e i miei difetti (che certamente sono tanti) e capire se siamo compatibili. Se la vediamo allo stesso modo. Se posso essere io la persona giusta per te. Magari no, ed è certamente meglio saperlo PRIMA.
Ho scritto questo lungo articolo per te, anche per spiegarti come la penso su tante cose che riguardano il matrimonio. Sono certa che avrai trovato diversi spunti di riflessione e spero tu abbia scoperto anche più cose di me.
Se pensi che io possa essere la persona giusta per scrivere e celebrare la tua cerimonia, sono a tua disposizione. Compila il form che trovi qui sotto per richiedere maggiori informazioni e verificare che la tua data sia ancora libera.
A presto
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