Oggi voglio affrontare un argomento delicato, che spesso viene sottovalutato quando si organizza un rito civile o simbolico. L’accompagnamento musicale. Probabilmente il tuo primo pensiero sarà che sei in una botte di ferro, perché non stai trascurando questo aspetto. Infatti sicuramente sai bene che la musica per il rito civile o simbolico è fondamentale. Crea l’atmosfera giusta, comunica serenità e allegria, rende tutto più coinvolgente e romantico.
Facciamo un passo indietro però, perché essere coscienti dell’importanza della musica è ben diverso da essere in grado di sceglierla nel modo giusto. E, intendiamoci, non c’è niente di male se non sai come si fa. Se è la prima volta che ti sposi (ma anche se stai organizzando le tue seconde nozze) non hai esperienza di cerimonie. Ecco perché sono qui a darti il mio aiuto.
Premetto che non sono una musicista, anche se ho studiato pianoforte per 6 anni quando ero ragazza, sono un’appassionata di musica da cerimonia. La mia esperienza però, come celebrante professionista, mi da la possibilità di regalarti alcuni consigli, da un punto di vista che va ad integrarsi con quello del dj o del gruppo musicale.
Consigli per scegliere la musica per il rito civile o simbolico
Ho preparato un video per illustrarti questo argomento, lo trovi qui
Questa invece è la trascrizione del video.
Oggi voglio parlarti di un argomento molto delicato: la musica per la tua cerimonia nuziale.
Te ne parlerò ovviamente dal punto di vista della celebrante, ma ricorda che tutti brani vanno comunque concordati con i musicisti, il dj o in generale con chi si occuperà materialmente di attuare questo accompagnamento musicale.
Dico che è un argomento delicato, perché spesso si pensa che per ottenere una cerimonia civile o simbolica emozionante siano necessari due ingredienti: qualche bella poesia e qualche bella canzone. Questo però non è sufficiente per creare una cerimonia efficace nel raccontare la storia d’amore degli sposi.
La musica comunica tantissimo, questo è vero, così come è vero che le parole sono fondamentali, ma occorre tenere presenti alcune regole imprescindibili per integrare le due cose nel modo migliore.
La prima di queste regole parte da un presupposto che se vuoi è scontato, ma troppo spesso sottovalutato. E cioè che la musica dal punto di vista della cerimonia si divide in due grandi categorie: i brani solo strumentali e i brani cantati. Hanno una funzione estremamente diversa, infatti anche se ha un volume molto basso una musica cantata non può fare da sottofondo ad una parte in cui si parla.
Quindi per esempio se hai previsto un momento della lettura delle promesse, oppure un momento dedicato alle letture, in cui ci sono dei brani letti da tuoi amici o parenti, non puoi mettere in sottofondo una musica cantata.
Quindi la prima regola è: quando si parla ci vuole solo un sottofondo strumentale, mentre nei momenti in cui si agisce ci può essere un brano cantato.
Questa regola va estesa anche ai brani molto famosi, in cui anche la versione solo strumentale potrebbe portare i presenti a cantare la canzone nella loro testa, senza riuscire a seguire quello che viene detto durante la cerimonia. Ti faccio un esempio, per me è molto difficile non cantare nella mia testa le canzoni de la bella e la bestia, quindi anche se la canzone del ballo è molto romantica e potrebbe funzionare come sottofondo alle promesse in versione strumentale, non è detto che sia efficace.
La seconda regola riguarda la lunghezza. Forse hai una canzone del cuore, un brano che è vostro e vi ricorda un momento della vostra storia. Mi capita spesso che le coppie vogliono inserire la loro canzone nella cerimonia, fermando il rito per farla ascoltare a tutti.
E spesso pensano che vada bene, perché dura pochi minuti. Diciamo 3-4 minuti, una canzone di media lunghezza.
Allora ti invito adesso a mettere in pausa il video e aspettare tre minuti e vedrai che ti sembreranno interminabili. Durante una cerimonia non puoi interrompere per tutto questo tempo il rito perché inevitabilmente l’attenzione dei presenti si abbasserà moltissimo e inizierà la noia. Questo è uno dei motivi per cui i momenti musicali in chiesa, suonati o cantati durante le cerimonie cattoliche sono pesanti. Anche se la musica è bellissima ed
eseguita alla perfezione.
Partecipano soltanto le persone che cantano in chiesa. Gli altri attendono con pazienza, qualche volta con pochissima pazienza, che la cerimonia ricominci. Nel tuo caso non hai dalla tua parte la possibilità che i tuoi invitati cantino durante il rito. È improbabile che lo facciano, si tratta di una cerimonia insolita, di un’esperienza nuova per loro, quindi non prenderanno da soli questa iniziativa. Quindi nel caso della tua cerimonia simbolica o
civile, si tratterà di un momento di stallo per tutti.
Ci sono delle strategie per evitare che accada questo. Una di queste è abbinare la canzone ad alcuni gesti da fare, quindi durante il brano i partecipanti alla cerimonia hanno qualcosa da guardare e da seguire. Immagina per esempio di mettere la vostra canzone quando c’è l’arrivo del corteo nuziale. Tutti sono impegnati a guardare i paggetti, le damigelle, la sposa che arriva. Quindi non si annoieranno. Questa è una possibilità troppo spesso sottovalutata, anzi di solito si mette in questo momento una classica marcia nuziale, quando invece si potrebbe inserire un brano più significativo e cantato.
Questa scelta dipende da te, dipende da quanti elementi della tradizione ci sono nel tuo sogno, ma è sicuramente una opzione da valutare.
L’altra possibile strategia è quella di utilizzare una canzone inedita, scritta per voi, con un testo inedito, che parla di voi e ovviamente deve essere nella lingua parlata e compresa dagli invitati. In questo caso i vostri invitati vorranno ascoltare la canzone per sentire cosa dice di voi.
La terza regola è quella più difficile da applicare, per chi come te non è esperto di cerimonie. Come ti dicevo prima infatti non basta abbinare belle parole con bella musica.
Bisogna equilibrare il testo con la musica, perché devi fare in modo che l’uno esalti l’altro. Devono rafforzarsi a vicenda e non è soltanto una questione di stile, per esempio non basta abbinare un testo romantico a una canzone romantica. Vanno considerati il tono, l’atmosfera, il tempo, insomma è un lavoro che richiede uno studio accurato, che di solito io come celebrante faccio insieme ai musicisti.
In ogni caso tu per avvicinarti ad un buon risultato cerca di fare tante prove di lettura, leggi la cerimonia a ripetizione ascoltando la musica che hai scelto in abbinamento alle parole.
Cerca di mettere da parte l’emozione che ti dà l’idea di sposarti e cerca di fare delle valutazioni oggettive, come se fosse la cerimonia di qualcun altro. È il metodo empirico che puoi utilizzare per cercare di sopperire alla tua mancanza di esperienza. Fammi sapere come va.
Se poi desideri delle indicazioni sulla scaletta musicale più adatta tieni presente che testo e musica devono integrarsi perfettamente, in modo da creare un tutto armonioso ed efficace nel trasmettere la forza e l’unicità della tua storia d’amore.
Per questo l’ideale sarebbe partire dalla stesura di un testo unico e personalizzato per te.
Io ho ideato un metodo molto particolare per farlo, che è un metodo immersivo. Nel senso che lavoriamo insieme alla tua cerimonia, tu sei parte integrante del processo creativo. Ed è la tua unicità, insieme alla mia esperienza nella stesura di testi per cerimonie, a rendere il tuo rito nuziale esclusivo ed irripetibile.
Per maggiori informazioni contattami compilando il form in basso. Ti risponderò tramite email in tempo record per rispondere a tutte le tue domande e perplessità
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A presto
Claudia