Se pensiamo ad una cerimonia nuziale e ci concentriamo sul momento dell’ingresso della sposa, ci verrà probabilmente in mente un’immagine specifica. La protagonista della giornata, vestita di bianco, che arriva al braccio del padre.
Questo perché la nostra cultura occidentale ha ormai inglobato questa immagine nella sua iconografia legata al matrimonio. Nell’immaginario di tutti la sposa entra con il papà, punto.
Che succede però se tu non vuoi o non puoi fare l’ingresso insieme a tuo padre?
Succede che devi organizzare un’entrata diversa, ma che mantenga quella stessa emozione che hai sognato da bambina. Allo stesso tempo, che dia importanza ai tuoi sentimenti e gusti, quelli della donna che sei oggi.
Alternative per l’ingresso della sposa
Ecco quindi una carrellata, non esaustiva, di vari ingressi possibili che ho sperimentato nelle mie cerimonie e che hanno avuto successo. Poi ti spiegherò anche perché hanno avuto successo. Ma procediamo con ordine.
1- L’entrata con il fratello o un rappresentante maschio della famiglia
Questa è una soluzione molto praticata quando il papà è venuto a mancare oppure quando non ci sono buoni rapporti con lui. Viene semplicemente sostituito da un altro parente maschio. Un fratello, il patrigno, il nonno, uno zio.
Questa entrata ha un’immagine iconografica molto tradizionale e va quasi sempre liscia, perché non c’è niente di strano per nessuno.
2- L’ingresso con la mamma
Un’alternativa molto dolce è invece quella di farsi accompagnare dalla mamma. Rivoluzionaria, se ci pensi, perché l’ingresso diventa tutto al femminile.
È un modo per dare alla mamma un ruolo d’onore nel matrimonio. Per dirle grazie per tutte le volte in cui si è presa cura di te. Ovviamente può trattarsi anche di un’altra figura femminile. La nonna, una sorella, una zia speciale ecc.
3- L’arrivo con i figli
Se avete già dei figli potresti sentire che l’entrata tradizionale con il papà non è appropriata. Insomma, se dobbiamo guardare ai simbolismi, significherebbe che tuo padre ti sta “consegnando” al tuo futuro marito. È un rituale antico che è legato al passaggio della sposa dalla potestà del padre a quella del marito.
Ovviamente può sembrare anacronistico, visto che già avete costruito la vostra famiglia. Per questo potrebbe essere molto commovente e tenero se tu entrassi accompagnata dai tuoi figli. Qui non conta il numero. Puoi scegliere il maggiore/la maggiore oppure tutti insieme, per un ingresso allegro e nonconvenzionale.
4- Entrare insieme
Questa è una scelta molto comune tra le coppie che convivono. Sempre per lo stesso ragionamento di prima. Siete già una famiglia, avete già superato quella fase in cui bisogna chiedere il permesso ai genitori per costruire una vita insieme.
Quindi potete arrivare alla cerimonia insieme. Mano nella mano. Non ti scandalizzare, è un’entrata suggerita anche da molti sacerdoti (quelli con la mentalità più aperta) durante le cerimonie cattoliche.
Ovviamente viene meno il momento della sorpresa. Arrivando insieme, non ci sarà quel momento in cui lui ti aspetta all’altare e ti vede arrivare. Ma il problema si risolve facilmente facendo un “first look” prima della cerimonia. Cioè un servizio fotografico in cui gli sposi si incontrano da soli prima del rito e si vedono per la prima volta vestiti con gli abiti “da matrimonio”.
5- L’ingresso con il cane
Sempre più desiderato è l’ingresso con il cane. Se hai un “figlio peloso” potresti desiderare lui (o lei) al tuo fianco al momento dell’entrata. E nessun altro. Beh, sai che ti dico? Per me si può fare senza problemi. Se ritieni che il tuo cane non si spaventerà, né agiterà troppo (sarebbe veramente una brutta giornata per lui/lei) perché no?
Ovviamente avrai l’accortezza di scegliere una persona di fiducia per stargli vicino durante il rito, quando tu sarai impegnata a fare altro.
6- Entrate miste
Ovviamente non devi considerare questi esempi come uno alternativo all’altro. Si possono mischiare. Puoi entrare per esempio con la mamma e il papà. Oppure potete fare il vostro ingresso insieme, voi due con i vostri figli. O ancora puoi scegliere di farti accompagnare da entrambi i nonni, e così via.
Ti ho voluto dare solo alcuni spunti per dimostrarti che la tua cerimonia può iniziare in tanti modi diversi. Non c’è un vero e proprio modo giusto e un modo completamente sbagliato. La differenza sta in altro.
Ti avevo promesso però di spiegarti anche questo aspetto. Cioè come mai questi ingressi diversi possono funzionare bene, e come devi fare a far andare tutto liscio.
Come far funzionare la tua cerimonia
Come ti accennavo prima, in Italia abbiamo un problema con la tradizione. Per noi più che qualcosa di prezioso da conservare, è spesso un motivo per criticare e giudicare.
Questo probabilmente l’hai già scoperto quando hai annunciato che hai scelto un rito civile o rito simbolico. Qualcuno ci è rimasto male, altri ti hanno detto che dovresti sposarti in chiesa, oppure che il tuo matrimonio non sarà altrettanto “vero”, “emozionante”, “solenne”, scegli tu il termine più adatto a descrivere il loro pregiudizio.
Il distaccamento dalla tradizione potrebbe portare con s’è giudizi sulla location, sulla cerimonia, sulle tue promesse, sulle musiche ecc e ovviamente anche sul tuo ingresso.
Allora come fare?
Non è facile demolire questo muro di diffidenze e preconcetti, creati in secoli di matrimoni tutti uguali. Non fare però l’errore di pensare che sia un colpo di fortuna. Che sarà il destino a decidere se la tua cerimonia conquisterà tutti oppure se le loro frecciatine si trasformeranno in tanti velenosi “te l’avevo detto”.
Per risolvere il problema bisogna unire all’emozione e alla spontaneità di un rito autentico, che celebra il tuo amore, con una ferrea tecnica. C’è un metodo ben preciso che consente di rintuzzare questi attacchi con successo e prenderti la tua rivincita su chi è invidioso e vorrebbe soltanto vedere il tuo matrimonio andare male.
- Si parte da un percorso fatto dagli sposi, che acquisiscono consapevolezza sul loro modo di vivere e interpretare il matrimonio. E su tutte le fasi della cerimonia, il loro scopo e il loro funzionamento.
- Poi si elabora un testo personalizzato, che parte proprio dalla personalità degli sposi e da un’analisi meticolosa delle loro famiglie. Si studia prima la mentalità dei presenti e il loro atteggiamento nei confronti delle novità.
- Successivamente il testo, una volta pronto, viene completato con alcuni elementi strategici. Riti simbolici, promesse, letture, musiche. Tanti tasselli di completamento che creano un’atmosfera di partecipazione ed emozione
- Infine, il rito viene celebrato con una speciale tecnica empatica, che permette di variare la cerimonia in base alle reazioni dell’assemblea, per condurre tutti per mano (gli sposi per primi) verso un’esperienza indimenticabile.
Se si seguono tutti questi passaggi è facile individuare l’ingresso più appropriato per te, che ti farà sentire una Regina e allo stesso tempo ti farà sentire autenticamente te stessa e non quella che gli altri vorrebbero che fossi.
Il metodo di cui ti ho parlato, il primo metodo in Italia per la creazione di cerimonie nuziali (civili e simboliche) personalizzate ed emozionanti si chiama Cerimonia VIP. L’ho creato io in molti anni di studi e approfondimenti.
Sarei felice di mettere tutto quello che so al tuo servizio per rendere il tuo matrimonio indimenticabile.
Per maggiori informazioni compila il form che trovi qui sotto. Verrai ricontattata al più presto per una consulenza preliminare e un’analisi del tuo rito nuziale e dei tuoi desideri.
"*" indicates required fields
A presto!
Claudia