Hai sentito dire che un amico può celebrare il rito civile di matrimonio, ma come funziona?
Quali sono i requisiti? Come deve prepararsi?
Eccomi qui a rispondere a tutte queste domande e darti utili consigli per rendere la tua cerimonia nuziale davvero indimenticabile.
Iniziamo dai requisiti. Non è sempre possibile affidare la celebrazione a un amico, esistono delle prescrizioni di legge che vanno rispettate e delle raccomandazioni relative al carattere dell’officiante in questione.
Ti faccio un breve riepilogo di cosa devi controllare.
1- La location deve essere casa comunale
Se vuoi che il rito sia legalmente valido, deve avvenire in una casa comunale, cioè in municipio oppure in una struttura che è stata certificata come sede distaccata del Comune. Attenzione! Molti ristoranti e sale ricevimenti ti diranno che la loro struttura è autorizzata anche se non lo è, fai SEMPRE una telefonata di controllo al Comune.
Questo è un parametro generale. Se la location non è casa comunale nemmeno il sindaco può celebrare un matrimonio valido.
N.B. Le autorizzazioni non sono eterne. Una location che è casa comunale quest’anno potrebbe non esserlo più l’anno prossimo.
2- Il sindaco deve essere disposto a concedere la delega
Il tuo amico può ottenere la delega e sposarti legalmente, ma è a completa discrezione del sindaco. Alcuni sindaci danno la delega praticamente a tutti, altri non la danno a nessuno, altri la concedono solo agli assessori o agli impiegati del Comune.
Paradossalmente, se il sindaco decidesse che vuole dare la delega solo alle persone con i capelli rossi, alte più di 1,90 m e con gli occhiali, sarebbe nel suo pieno diritto. Quindi contatta il Comune (quello in cui si trova la location, non il tuo Comune di residenza) e chiedi come la pensa il loro sindaco.
N.B. I sindaci cambiano. Magari ci sono elezioni in programma e il giorno del tuo matrimonio ci potrebbe essere un altro sindaco, con idee diverse. Fai bene i tuoi ragionamenti!
3- Il tuo amico deve essere in possesso di alcuni semplici requisiti
Una volta risolti i punti precedenti, possiamo finalmente parlare di requisiti. Sono molto semplici e sono certa che nella tua cerchia di amicizie ci sia più di una persona con queste caratteristiche. L’officiante, in parole povere, deve essere:
- cittadino italiano;
- maggiorenne;
- in possesso del diritto di voto.
Fin qui ti ho spiegato tutto quello che devi considerare per assicurarti che il tuo amico possa sposarti legalmente.
4- Importante: il comune deve essere tuo complice, non tuo nemico!
Fin qui ti ho indicato le disposizioni di legge, ma non sono sufficienti a creare una bella cerimonia. Molti comuni infatti costringono gli sposi (e i loro amici celebranti) a usare una struttura della cerimonia completamente insensata.
Pretendono cioè che venga svolto prima il rito civile e poi tutto il resto. In questo modo loro “si tolgono il pensiero” perché tutti gli obblighi di legge sono stati completati.
Di fatto però SABOTANO la tua cerimonia in modo irreparabile.
Pensaci un attimo, comunque tu te lo sia immaginato, il tuo rito dei sogni prevede una conclusione con la proclamazione. Probabilmente immagini che alla fine qualcuno dirà “Vi dichiaro marito e moglie” (o qualcosa di simile).
Che succede se invece questa frase viene detta all’inizio? Nei primi 2 minuti di cerimonia?
Semplice, per te e per tutti quelli che stanno ascoltando la cerimonia sarà finita. Tutto quello che dirai o farai dopo avrà un’importanza relativa.
Non solo, sarai sposata prima ancora che tu abbia avuto tempo di realizzare che cosa sta succedendo. Hai appena fatto il tuo ingresso, ti sei appena seduta, sei nel pieno dell’ansia e dell’emozione. Quindi non ti godrai nemmeno quel passaggio importantissimo, non ti renderai conto che sei legalmente sposata.
Per questo è fondamentale chiedere PRIMA al comune come vogliono gestire il rito. Dovrebbero darti ALMENO 30 minuti di tempo PRIMA del rito civile per dare spazio alla parte personale della tua cerimonia.
Se il comune non ti garantisce questo tempo, le soluzioni sono due: chiedi a un altro comune fino a quando non ne troverai uno più disponibile, oppure separa le due cerimonie. Andrai un giorno al comune a fare il rito civile e un altro giorno farai la cerimonia simbolica (NON una replica del rito civile) nella location.
Chiarito questo punto cruciale, torniamo all’amico che celebra. Avere i requisiti di legge infatti non basta, ci sono delle caratteristiche caratteriali che ti consiglio di considerare nella scelta della persona a cui affidare questo ruolo (anche se dovessi optare per la cerimonia simbolica).
5- Come scegliere la persona giusta
L’affetto nei vostri confronti è un ottimo punto di partenza, ma non tutte le persone che vi vogliono bene possono svolgere al meglio il ruolo di officiante.
Ti consiglio di scegliere una persona non troppo ansiosa e con un po’ di esperienza nel parlare in pubblico. Inoltre, ti raccomando di escludere dalla rosa dei candidati quelle persone che hanno una personalità accentratrice e modi da “primadonna”. Se la parola preferita del tuo amico è “io”, probabilmente non è la persona adatta.
Il primo compito dell’officiante è far sì che gli sposi siano protagonisti della cerimonia, e non puoi ottenere questo risultato con qualcuno che desidera essere al centro dell’attenzione.
Te lo dico perché negli anni mi è capitato di conosce tanti amici degli sposi che sulla carta avevano un “curriculum” impeccabile. Una dizione perfetta, una grande capacità di esposizione, una bellissima voce… però non erano capaci di rinunciare ai riflettori, per regalare agli sposi il giorno speciale che meritavano.
5- Cosa deve fare l’amico officiante?
Per creare una cerimonia davvero emozionante, non basta leggere un testo da un foglio. L’officiante ha un ruolo di rilievo, deve effettuare tutti i controlli pre-cerimonia, istruire i co-protagonisti, gestire la situazione (inclusi eventuali imprevisti) ed essere il punto di riferimento della comunità.
Per questo è importante che sia ben preparato al suo ruolo, che si sia esercitato e che abbia ben chiaro ogni passaggio del rito. Così sarà sereno e non si farà prendere dall’ansia da prestazione.
Questo è uno degli ambiti in cui posso esserti utile, visto che ho ideato un programma specifico di formazione dedicato ai celebranti non professionisti. È uno dei servizi più apprezzati dai miei clienti, insieme ovviamente alla celebrazione professionale e alla stesura del testo.
6- E il testo?
Ma parliamo appunto del testo, il grande scoglio di qualsiasi cerimonia.
Non puoi aspettarti che il tuo amico carichi sulle sue spalle l’onere della scrittura della cerimonia. Si tratta dell’aspetto più delicato, servono competenze specifiche e tanto lavoro.
Il testo devi darglielo tu, lui al massimo aggiungerà un suo discorso personale.
Ovviamente anche scriverlo da sola è difficile, anche se a scuola avevi ottimi voti in italiano. È una scrittura molto tecnica e per esperienza posso dirti che le spose che si avventurano senza una guida in questa impresa, presto o tardi si rendono conto di aver fatto un errore.
Anche gli esempi che puoi trovare su internet sono insulsi, pieni di frasi fatte e senza capo né coda.
Il mio consiglio è quindi quello di farti scrivere un testo professionale, esclusivo per te. Una cerimonia che possa rispecchiare la tua essenza e i tuoi desideri al 100%.
E poi consegnarlo al tuo amico, insieme all’opportunità di ricevere una formazione mirata per fare una splendida figura.
Non mi resta che invitarti, se desideri maggiori informazioni, a compilare il modulo qui sotto.
Sono a tua disposizione per aiutare te, la persona che ami e il tuo amico a dar vita a una cerimonia ancora più bella che nei tuoi sogni.
A presto
❤❤❤ Claudia
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Immagine di copertina creata con DALL-E