Uno dei problemi principali delle coppie quando iniziano a creare la loro cerimonia nuziale è il non riuscire a immaginare come funziona. Non essendoti mai sposata probabilmente non hai idea di come si crea un rito efficace e allo stesso tempo non riesci a valutare le differenze tra i diversi tipi di cerimonia possibile.
Cos’è meglio per te? Un rito civile standard? Un rito scritto da te mettendo insieme le idee che trovi su internet? Un rito personalizzato? Un rito esclusivo e unico? Hai letto online le opinioni di centinaia di spose e ognuna difende la sua scelta come se fosse l’unica possibile. Non ti è ancora chiaro però quale sia la strada che porta a quello che vuoi TU.
Il dubbio è tutt’altro che banale, perché dalla risposta a queste domande dipendono il successo della tua cerimonia e la tua felicità. Quindi ho deciso di darti qualche dritta per orientarti.
Da amante della buona tavola quale sono, spesso faccio esempi legati alla gastronomia per spiegare in modo semplice concetti complessi legati alle cerimonie. Per esempio, mi avrai sentito dire che il testo della cerimonia è l’equivalente degli ingredienti per una ricetta.
Se dai un ottimo testo a un celebrante alle prime armi ne potrà tirar fuori un ottimo rito, avrà bisogno solo di alcune indicazioni tecniche per non fare disastri. Se invece dai un testo scadente al miglior celebrante del mondo, non potrà farne niente di buono. Anche uno chef esperto non può cucinare un piatto gustoso con ingredienti marci.
Oggi voglio usare un’altra similitudine culinaria per spiegarti perché molte spose si dichiarano soddisfatte delle loro cerimonie anche se dal tuo punto di vista sono state inadeguate. Ti sarà capitato infatti di partecipare a riti civili o simbolici terribili. Squallidi, banali, disorganizzati, confusionari…
Tu e gli altri invitati avreste preferito gettarvi in un vulcano piuttosto che continuare ad assistere a quello scempio, ma gli sposi si vantano ancora del loro fantastico matrimonio.
Oppure avrai visto online degli esempi di cerimonia da far rabbrividire, presentati come opere d’arte e con tanto di commenti entusiasti di sposinepancine in deliquio: “Oooh, che meraviglia!”, “Sto piangendo”, “Non ho mai letto niente di più bello!”.
E tu lì, con un sopracciglio alzato, che pensi: “No, ciccia. Tu evidentemente non hai mai letto NIENTE nella tua vita, perché questo rito non ha nè capo nè coda e non c’è un congiuntivo corretto nemmeno a pagarlo!”
Com’è possibile? Sono davvero tutti così ciechi? Sono masochisti? Si divertono a fare una figuraccia? Non esattamente. Certo, non essere analfabeti funzionali e avere un po’ di cultura aiuta, ma non è questo il punto.
Dipende tutto dalle aspettative e dalle emozioni che sei abituata a vivere e che vuoi provare. Dipende anche dall’immagine di cerimonia che hai nella tua testa.
Vado con la metafora gastronomica eh? Tieniti forte!
1. Rito civile standard, per chi vuole solo sopravvivere
Una persona che non ha da mangiare e che soffre davvero la fame, considera pane e acqua un pasto da farsi venire l’acquolina in bocca. Passare da morire di fame a mettere qualcosa nello stomaco è un miglioramento indescrivibile. Così, per chi ha come unico desiderio firmare un documento ufficiale per unirsi in matrimonio con la persona amata, il rito civile nudo e crudo è una cerimonia da sogno. Quei tre minuti di burocrazia sono quanto di meglio possa immaginare. Non può desiderare qualcosa di più perché non sa nemmeno che esista.
2. Rito civile o simbolico fai da te, creatività “alternativa”
Allo stesso modo, chi mangia pane e acqua tutti i giorni probabilmente si sente svenire dalla gioia all’idea di poter mangiare un piatto da studente fuorisede che non ha fatto la spesa. Che so, biscotti con tonno e marmellata. È la stessa situazione che vive chi vuole allungare il rito civile e si dedica al faidate, mettendo insieme spunti rubacchiati chissà dove. In confronto al rito standard, qualunque aggiunta è fantastica, almeno ai suoi occhi. Sono solo due poesie già sentite e qualche frase banale sull’amore trovata su internet e appiccicata a casaccio? Non se ne accorgerà nemmeno.
3. Rito personalizzato, vuol dire tutto e non vuol dire niente
Ancora, chi ha passato gli anni dell’università a ingurgitare “ricette” improbabili preparate con gli scarti che ormai camminano da soli nel frigorifero, non sta più nella pelle all’idea di mangiare un pasto decente. Questa, a dirti la verità, è la situazione più comune al giorno d’oggi. È il punto di “maturazione” a cui è arrivata la massa.
Gli sposi non vogliono solo un rito civile o simbolico in stile insalata mista, ma una cerimonia coerente e personalizzata.
Bene. Ottimo. Evviva!
C’è solo un piccolo problema…
La maggior parte delle coppie non riesce a vedere le molte strade diverse che si diramano dalla decisione di scegliere una cerimonia curata in poi. Questo è abbastanza comprensibile, visto che nella nostra cultura il rito religioso è ancora considerato quello “normale”. Ci vorrà un’altra decina d’anni prima che le cerimonie laiche entrino di diritto nella consuetudine.
Probabilmente anche tu sei qui perché cerchi una cerimonia personalizzata, ma non sai bene come funziona. E qui devo darti una cattiva notizia.
La parola “personalizzato” purtroppo non significa più niente nel mondo delle cerimonie. Anzi, è il termine più abusato in assoluto in tutto ciò che riguarda il matrimonio.
È come dire “cibo cotto”. Ok, ma CHE cibo e cotto COME???
Chi propone sempre lo stesso testo trito e ritrito, cambiando solo i nomi degli sposi, parla di “cerimonia personalizzata”, allo stesso modo di chi come me scrive i testi da zero insieme agli sposi con un metodo totalmente sartoriale, unico e coinvolgente.
Nella “cerimonia personalizzata” rientra tutto e il contrario di tutto, devi essere tu a imparare a distinguere e decidere cosa vuoi per il giorno più bello della tua vita. Un trancio di pizza dal chioschetto all’angolo o un piatto squisito e ricercato, creato in base al tuo gusto?
È evidente che io abbia una spiccata preferenza per le soluzioni su misura (nonostante io abbia in catalogo anche testi personalizzati non esclusivi, per chi non può permettersi il servizio completo), non per niente sono stata la prima a creare un metodo per trasferire la vera essenza della coppia nel testo della cerimonia, ma in tutta sincerità conta quello che vuoi tu.
Dipende dalle tue aspettative. Se fai parte della massa probabilmente ti basterà una cerimonia qualunque, purché non ti faccia fare una figura troppo imbarazzante quel giorno. Se invece hai deciso di regalarti un’emozione unica da portare nel cuore per sempre con orgoglio, il discorso cambia.
Come fare a capire che cosa è meglio per te, se hai le idee confuse?
Ci sono due modi.
Il primo è pensare al tuo rapporto di coppia. Che tipi siete? Avete alle spalle una storia emozionante? Volete sentirvi al settimo cielo durante la cerimonia? Volete condividere i vostri valori e progetti con tutte le persone che amate di più al mondo?
Oppure non siete interessati a questo aspetto, vi basta semplicemente sposarvi più velocemente possibile e poi andare a festeggiare, e non ha molta importanza quello che provate mentre vi unite per la vita?
Nel primo caso la soluzione giusta per voi è un rito esclusivo e sartoriale, nel secondo caso un testo con piccole personalizzazioni andrà benissimo.
Il secondo è riflettere su quello che stai organizzando per il tuo grande giorno. Hai curato tutto nel dettaglio, scelto i migliori professionisti, investito una cifra consistente perché tutto sia perfetto? In questo caso non puoi “cadere” proprio sulla cerimonia, che è ciò che determina la buona riuscita del tuo matrimonio.
Ti serve qualcosa di più di un semplice testo uguale a tutti gli altri in cui sono stati cambiati i nomi degli sposi e due o tre righe qua e là.
Se invece stai facendo tutto in economia, stai affidando servizi come foto, fiori, musica ecc a tuoi amici per privilegiare il risparmio e hai un certo amore per il rischio (o comunque non ti importa molto di come sarà quel giorno), un testo standard con minime aggiunte è sufficiente.
Tutte le risposte sono valide. Per tornare alla nostra metafora, andrebbe bene anche se tu preferissi pane e acqua, ma devi essere consapevole di cosa compri perché non cambia solo il costo. Non è semplicemente “cibo”, che tra poche ore avrai digerito, ma il sogno di una vita e devi assicurarti che non ti pentirai della tua scelta.
Perché il problema nasce dopo.
Quando le tue aspettative sono state tradite da qualcuno che ti dice “Non ti preoccupare, il testo sarà super personalizzato!” e non è vero. Quando scopri che quello che ti sembrava un pasto da Re è tutt’altro. Quando capisci che avresti potuto emozionarti di più, fare più bella figura, sentirti più sicura di te e più felice, esprimere meglio quello che hai dentro… ma ormai è troppo tardi.
La scelta è tua. Quello che io posso dirti è che, se vuoi tutta l’emozione possibile, se desideri coinvolgere i presenti in un’atmosfera unica, se ci tieni che il tuo rito nuziale sia davvero personalizzato, io posso aiutarti.
Se dovessi definire il mio progetto Cerimonia VIP® restando nell’ambito del cibo ti direi che è l’equivalente di ciò che potresti mangiare in un ristorante stellato in cui però lo chef è tua nonna e ha creato quel menù con amore appositamente per te.
Hai insieme il massimo della perizia tecnica e il massimo della personalizzazione e dell’emozione, perché il testo viene scritto da zero, per te e con te. È in assoluto il top delle cerimonie in Italia. L’unico rito nuziale che nasce dalla personalità degli sposi e che è così completo e solido da poter essere celebrato anche da un amico senza problemi.
Non lo dico io, ma le centinaia di recensioni che puoi leggere qui.
Ovviamente non costa quanto il kebabbaro sotto casa, ma questo dovrebbe essere superfluo dirlo.
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